Sul diario ho preso appunti facendo attenzione che le cose che scrivevo non avessero niente a che fare con me, appunti sul mondo appunti su tutto e in effetti c'era sempre qualcosa, nel mondo, nel tutto, c'era sempre un dettaglio di qualcosa che poteva essere a me ricondotto, e non va bene, dicevo, non va bene, cercavo di praticare la tecnica dell'astrazione ricorrente, astrarsi dall'astrazione per allontanarsi da essa e servirsi di una successiva astrazione impiantata sulla precedente astrazione per allontanarsi ulteriormente e ulteriormente ancora ma rimane quel dettaglio, in forma sempre più microscopica, ormai appiccicato addosso ed è fatto di parole, quel dettaglio scritto nel diario, quella parola che mi rappresenta anche se ormai è da anni che cerco di non assomigliarmi
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