Ci dicono della velleità, belle le velleità, e allora noi accogliamo l'idea di velleità come se fosse tutto normale e poi diciamo aspetta una ttimo aspetta una ttimo velleità in che senso? e tutto si blocca lì congelato come sopruso silenzioso quasi da far finta di niente ormai avvenuto il sopruso è avvenuto e possiamo andare avanti a testa anche alta ma non solo non soltanto alta sta questa nostra testa qua.
Ogni tanto molto spesso mi piace andare a rileggere quel che ho scritto, grande lettore di me stesso, sono, con tutte le mie velleitrà, appunto, e mi piace vedere che soprattutto per leggere quel che ho scritto devo prima avere scritto, e allora mi procuro altre cose da leggere scritte da me stesso e sono ad esempio quelle che sto scrivendo adesso, e va bene così, leggo a mente mentre scrivo quel che scrivo ed ecco che mi accorgo che mentre leggo a mente quel che scrivo mentre scrivo mi accorgo che anche scrivo a mente altre cose che non scrivo ma soltanto le penso perché nel frattempo sto scrivendo altro, sto scrivendo quel che sto scrivendo, non posso scrivere contemporaneamente due cose diverse, forse - mi viene anche in mente quel periodo storico in cui mi capitava di pensare molte parole nello stesso momento, che non stavo benissimo, se ci penso, - mentre a mente mi tengo per dopo delle cose che mi sono passate lì per lì e mi dico che divertente anche scrivere a mente che è quasi come leggere che è quasi anche come pensare ma è anche soprattutto quasi qualcosa di diverso sia dal leggere che anche diverso dal pensare veramente, e così eccomi qui che da una parte scrivo ma dall'altra parte soprattutto mi procuro son qui che mi procuro
Nessun commento:
Posta un commento