Non so bene cos'è FUA ma mi piace come suona, e so che faccio male a dire che non so cos'è perché mi pare siano bravi a organizzare le cose a pensare agli eventi e addirittura a invitare le persone sospette tipo Filippo Balestra con questo Diario Involontario che chissà cosa voleva dire l'autore.
Forse parleremo anche in inglese, anzi, sicuramente parleremo in inglese.
Metto qui la locandina, in realtà da ringraziare c'è sicuramente la Libreria Gioberti Francesca Papp, psicologa fiorentina che ha visto nell'indagine del Diario Involontario, e nel suo discorso sulla scrittura, una eventuale interessante applicazione alle forme di autoterapia, o arte terapia, o poetry therapy, che sono cose che non conoscono ma mi sa tanto che potrebbero avere senso.
Ad appoggiarci c'è Max Di Mario, nostro uomo dei Ripescati dalla piena, grande collettivo fiorentino della scena poetry slam toscana, insomma mi pare che siamo in ottime mani, o no?
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