Il
giornalismo è stato la causa della contaminazione della letteratura.
Ormai la letteratura non esiste quasi più. Il giornalismo ha creato un
tipo frivolmente enciclopedico, dallo stile brillante, dalla pedanteria
insopportabile. È il tipo che Nietzsche detestava: il tipo “che non è
nulla, ma rappresenta quasi”. Gli specialisti sono scomparsi: oggi si
scrive per il giornale, e il giornale esige che si parli di tutto. Da
qui a trent’anni saremo tutti giornalisti, ossia, nessuno saprà nulla di
nulla. Ci limiteremo a intuire le cose, il che ha il vantaggio di far
risparmiare tempo e di non affliggere lo spirito con la malinconia delle
lunghe letture.
giovedì 17 ottobre 2013
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bah. non diamolo così scontato. di mezzo ci sono reazioni imprevedibili. e il giornalismo non può essere l'origine pure di questo male.
RispondiEliminaNon so chi ha ragione. Semplicemente pare interessante sentire certi tipo di argomentazioni da parte di qualcuno che scriveva nel 1902. Credo però che sia più facile contare i meriti che le colpe del giornalismo (nel senso che le colpe e le brutte conseguenze sono tantissime e difficili da individuare).!
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