In questi giorni il personale tutto di CasaEditriceGigante è stato coinvolto in due faccende a dir poco disdicevoli:
1 - essere licenziato
2 - pensare continuamente a quel motivetto di una canzone di cui vorrebbe ricordare il titolo. Quella canzone che fa così: para paràppa pa pa parapparappà pa pa... Non la trovano neanche su google.
in compenso si è deciso di postare e contemporaneamente inaugurare la famosissima sezione Video
questo bello sotto è "L'emploi" Di Santiago Bou Grasso (il suo blog), è un cartone animato non parlante che ha vinto migliaia di premi, più premi dei festival esistenti.
http://www.arte.tv/fr/mouvement-de-cinema/Court-circuit-le-magazine-du-court-metrage/2697848.html
sabato 31 ottobre 2009
martedì 27 ottobre 2009
Una parola ai furbi
Ecco l'incoraggiante inizio di un saggio del nostro Burroughs "Una parola ai furbi" raccolto nel bel libro "La scrittura creativa" edito da Sugarco Edizioni e prestatomi dal bel Paolo.
In questo caso Burroughs ha idee molto vicine a quelle di mio padre:
"""""Dopo aver tenuto un corso di Scrittura Creativa alcuni anni or sono, i miei propri poteri creativi ebbero una caduta totale [...]. Scoprii anche che l'immagine di "William Bourroghs" nelle menti dei miei studenti aveva poco a che fare con i fatti. Erano delusi perchè durante le lezioni avevo giacca e cravatta; si aspettavano di vedermi comparire nudo con un cazzo finto, credo. Insomma un'esperienza demoralizzante.
Cosa diavolo stavo veramente insegnando? "Scrittura creativa" - mio dio, cosa vuol dire? Mi sarebbe piaciuto tenerli tutti lontani dalla carriera dello scrittore. Diventa un idraulico piuttosto - mi veniva voglia di gridare - e fatti il tuo fottuto king-size frigidaire pieno di salsicce viennese, acquavite ghiacciata e acqua minerale Malvern, e guarda la tua tv a colori con i comandi a distanza e cullati in grembo un .30-.30, aspettando la stagione della caccia al cervo quando tutti i cittadini sensati se ne staranno nelle loro cantine con i sacchetti di sabbia accatastati intorno. Oppure fa' il dottore porca miseria - una volta che ti affermi come il miglior dottore del buco del culo che si possa trovare, non avrai da preoccuparti che non ci siano più buchi del culo da operare l'anno prossimo. Ma magari l'anno prossimo nessun buco del culo comprerà i miei libri..."""""
Comunque, non è che noialtri della casa editrice gigante siamo fissati con Burroughs, anzi, quando leggevamo il pasto nudo ci incazzavamo con l'autore e con 'sta tecnica del cut-up. Però, per adesso è quel che ci capita sottomano, quindi se volete lamentarvi potete pure farlo inviando una mail qui.
oh
In questo caso Burroughs ha idee molto vicine a quelle di mio padre:
"""""Dopo aver tenuto un corso di Scrittura Creativa alcuni anni or sono, i miei propri poteri creativi ebbero una caduta totale [...]. Scoprii anche che l'immagine di "William Bourroghs" nelle menti dei miei studenti aveva poco a che fare con i fatti. Erano delusi perchè durante le lezioni avevo giacca e cravatta; si aspettavano di vedermi comparire nudo con un cazzo finto, credo. Insomma un'esperienza demoralizzante.
Cosa diavolo stavo veramente insegnando? "Scrittura creativa" - mio dio, cosa vuol dire? Mi sarebbe piaciuto tenerli tutti lontani dalla carriera dello scrittore. Diventa un idraulico piuttosto - mi veniva voglia di gridare - e fatti il tuo fottuto king-size frigidaire pieno di salsicce viennese, acquavite ghiacciata e acqua minerale Malvern, e guarda la tua tv a colori con i comandi a distanza e cullati in grembo un .30-.30, aspettando la stagione della caccia al cervo quando tutti i cittadini sensati se ne staranno nelle loro cantine con i sacchetti di sabbia accatastati intorno. Oppure fa' il dottore porca miseria - una volta che ti affermi come il miglior dottore del buco del culo che si possa trovare, non avrai da preoccuparti che non ci siano più buchi del culo da operare l'anno prossimo. Ma magari l'anno prossimo nessun buco del culo comprerà i miei libri..."""""
Comunque, non è che noialtri della casa editrice gigante siamo fissati con Burroughs, anzi, quando leggevamo il pasto nudo ci incazzavamo con l'autore e con 'sta tecnica del cut-up. Però, per adesso è quel che ci capita sottomano, quindi se volete lamentarvi potete pure farlo inviando una mail qui.
oh
sabato 24 ottobre 2009
Il comandante lento
Il comandante della "Super Nave Petroliera Che Affonda Spesso" era sempre l'ultimo ad abbandonare la nave non in quanto comandante bensì perché era lentissimo ad allacciarsi le scarpe negli spogliatoi dopo la partita e sua madre lo aspettava fuori arrabbiata che la nave era già quasi affondata del tutto.
In foto: il comandante che deve ancora abbottonarsi la camicia mentre è pronto a tavola e gli si sta freddando la solita minestra riscaldata.
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venerdì 23 ottobre 2009
Giornalismi cose serie
Già lo si era detto, anche una casaeditricegigante come questa deve un po' badare a quel che accade intorno ad essa stessa medesima. Per questo, anche grazie all'aiuto del nostro grafico, ecco la rubrica senza periodicità:
Gi0rnalismi
Su nuovasocietà.it c'è questo articolo sul processo di Bolzaneto. è veramente un articolo serio e ben scritto dal nostro amico Fabrizio Dentini.
Effettivamente ce ne sarebbero di cose serie da pubblicare ma se uno è amico lo si pubblica ancor più volentieri o, ben venga.
Gi0rnalismi
Su nuovasocietà.it c'è questo articolo sul processo di Bolzaneto. è veramente un articolo serio e ben scritto dal nostro amico Fabrizio Dentini.
Effettivamente ce ne sarebbero di cose serie da pubblicare ma se uno è amico lo si pubblica ancor più volentieri o, ben venga.
giovedì 22 ottobre 2009
Lutetia e Patrizio Pinna
Oggi il nostro grande direttore di casa editrice gigante ha imparato e scoperto molte cose. Ecco di seguito un elenco:
1 - Togliere acqua da un garage pieno d'acqua con macchina dentro e acqua dentro la macchina.
2 - Scoprire con grande piacere di essere già stato a Lutetia
3 - Ancora affascinarsi per la bellezza dell'effetto elenco
5 - Ancora affascinarsi per la bellezza del non rispettare le regole (in questo caso consistente nel saltare il numero 4 dell'elenco)
Ma la cosa da dire è che domani (oggi, 22 ottobre alle ore 18)Patrizio Pinna presenterà il suo nuovo libro, The Book Of Cool, nella libreria book in the casba, in via pre 137 (a Genova, sciocchi).
In ogni caso, portate da bere.
1 - Togliere acqua da un garage pieno d'acqua con macchina dentro e acqua dentro la macchina.
2 - Scoprire con grande piacere di essere già stato a Lutetia
3 - Ancora affascinarsi per la bellezza dell'effetto elenco
5 - Ancora affascinarsi per la bellezza del non rispettare le regole (in questo caso consistente nel saltare il numero 4 dell'elenco)
Ma la cosa da dire è che domani (oggi, 22 ottobre alle ore 18)Patrizio Pinna presenterà il suo nuovo libro, The Book Of Cool, nella libreria book in the casba, in via pre 137 (a Genova, sciocchi).
In ogni caso, portate da bere.
martedì 20 ottobre 2009
Wislawa Szymborska
Un solido rappresentante di Casaeditricegigante era ben seduto al sms studio di recco (più che altro di Robbe) quando all'improvviso un libro sopraggiunge dalle sopraffine mani del sopraddetto:
- Leggiti queste che son fighe, mi dice Robbe, son da mettere nel blog.
E c'aveva ragione c'aveva. Perfette per il blog perchè divertenti, intelligenti e corte così uno non se la mena a leggere e trascrivere, leggere e trascrivere. Io pensavo fosse ok, poi ho visto il nome di questa poetessa a me sconosciuta e ho fatto un capitombolo: un nome difficilissimo da leggere e trascrivere.
Mi sono così affidato al "forse cercavi" google e copiaincolla ecco il nome della polacca poetessa (premio nobel letteratura '96, cioè) Wislawa Szymborska tradotta su quel librino adelphi giallino piccolo carino. Ma lasciamole dire quel c'ha da dire:
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ABC
Ormai non saprò più
cosa ne pensasse di me A.
Se B. fino all'ultimo non mi abbia perdonato.
Perché C. fingesse che fosse tutto a posto.
Che parte avesse D. nel silenzio di E.
Cosa si aspettasse F., sempre che si aspettasse qualcosa.
Perchè G. facesse finta, benché sapesse bene.
Cosa avesse da nascondere H.
Cosa volesse aggiungere I.
Se il fatto che io c'ero, lì accanto,
avesse un qualunque significato per J. per K. e il restante alfabeto.
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Questa poi è geniale:
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IL GIORNO DOPO-SENZA DI NOI
La mattinata si preannuncia fredda e nebbiosa.
In arrivo da ovest
nuvole cariche di pioggia.
Prevista scarsa visibilità.
Fondo stradale scivoloso.
Gradualmente, durante la giornata,
per effetto di un carico d'alta pressione da nord
sono possibili schiarite locali.
Tuttavia con vento forte e d'intensità variabile
potranno verificarsi temporali.
Nel corso della notte
rasserenamento su quasi tutto il paese,
solo a sud-est non sono escluse precipitazioni.
Temperatura in notevole diminuzione,
pressione atmosferica in aumento.
La giornata seguente si preannuncia soleggiata,
anche se a quelli che sono ancora vivi
continuerà a essere utile l'ombrello
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Brava Wislawa, poi ti pubblicheremo. E non faremo più post così lunghi ma non potevamo non scrivere "capitombolo".
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lunedì 19 ottobre 2009
Perdonaci Nacci
Sempre di Jacopo Nacci questo pezzetto di libro come dicevamo poc'anzi io e la casaeditricegigante in completo... il comitato di redazione si è imbattuto in diversi passaggi belli da pubblicare solamente che troppo lunghi e la casa editrice gigante non c'ha mica voglia di mettersi lì, leggere, trascrivere, leggere, trascrivere, che poi ti girano le palle degli occhi.
Insomma, tutta questo per farvi leggere il pezzettino a seguire in ottemperanza agli articoli " il","la", e "inconsupertrafa".
Ti ricordi Lucrezia? Dicevamo con fare rivolubanale, "non ce ne frega di quello che pensano loro". Ok. Ma non l'avevamo ancora capito che ciò che ci fa secchi non è quello che loro pensano, ma quello che fanno pensare a chi ci sta intorno?
Insomma, tutta questo per farvi leggere il pezzettino a seguire in ottemperanza agli articoli " il","la", e "inconsupertrafa".
Ti ricordi Lucrezia? Dicevamo con fare rivolubanale, "non ce ne frega di quello che pensano loro". Ok. Ma non l'avevamo ancora capito che ciò che ci fa secchi non è quello che loro pensano, ma quello che fanno pensare a chi ci sta intorno?
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domenica 18 ottobre 2009
Foucault oggi.
La Casa Editrice Gigante ha buoni intenti divulgatori. Ad esempio si chiede come mai "Sorvegliare e punire" di Michel Foucault non sia un best seller mondiale in italia. Dopo attente analisi di mercato, eseguite da un gatto laureato in Poliestere, siamo giunti alla conclusione che effettivamente il problema consista nella copertina: vi sembra che Feltrinelli invogli a comprare questo libro?
Sicuramente no, con quei grigi tizi tutti in fila.
Per questo, visti i tempi beceri, CasaEditriceGigante ha deciso di ristampare questo grande saggio ma in una nuova veste grafica accattivante, che saprà attirare l'attenzione di tutti e che definitivamente invogli all'acquisto.
Qui di seguito la nuova copertina creata da uno dei nostri migliori grafici:
Sicuramente no, con quei grigi tizi tutti in fila.
Per questo, visti i tempi beceri, CasaEditriceGigante ha deciso di ristampare questo grande saggio ma in una nuova veste grafica accattivante, che saprà attirare l'attenzione di tutti e che definitivamente invogli all'acquisto.
Qui di seguito la nuova copertina creata da uno dei nostri migliori grafici:
giovedì 15 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
Quasi pubblicati
Casa Editrice Gigante stava per pubblicare l'interessante storia di uno (TIZIO1) che voleva fregare un altro (TIZIO2) adottando uno stratagemma visto in un film la sera prima in tv solo che anche quell'altro (TIZIO2) la sera prima aveva visto lo stesso film in tv quindi quello (TIZIO1) non è riuscito a fregare l'altro (TIZIO2) e quindi abbiamo ritenuto inopportuno pubblicare la storia di quello (TIZIO1) che voleva fregare l'altro (TIZIO2) visto che poi non c'è riuscito.
Ci sono due morali:
1)Non bisogna guardare lattivvù
2)Bisogna guardare film che non ha visto nessuno ed essere contenti di non aver visto un film che hanno visto tutti.
Noi ad esempio non abbiamo ancora visto Guerre Stellari.
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martedì 13 ottobre 2009
Servizio Pocografico Repubblica//Inchiesta Pesa
L'amico Jerro (anche qui), mi da spunto per questo post che parla di zoo e incursioni israeliane, di asini che non si capisce se sono zebre o viceversa o se gli asini siano in sciopero e i tizi dello zoo sono quindi costretti a usare delle zebre o se addirittura un bombardamento israeliano a gennaio abbia ucciso gli ultimi asini rimasti e abbiano dovuto mettere delle zebre.
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lunedì 12 ottobre 2009
Psicologi al mercato
Un'amica della casaeditricegigante, studentessa di psicologia, ha riferito durante una riunione di marketing informalaziendaleconbirra, che il 70% dei frequentatori di psicologi sono psicologi anch'essi.
E' quindi più che normale chiedersi se il 70% dei lettori di libri siano scrittori anch'essi. E sospettare che il 70% di gente a cui si buca la gomma siano gommisti.
E i muratori? Pieni di case?
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sabato 10 ottobre 2009
Ramario ovvero differenza tra baffi e sopracciglia
Ramario è uno che s'incazza facile ed è enorme.
L'altro invece è un giustamente curioso.
Ramario cammina con la faccia insanguinata sulla faccia.
- Ehi Ramario.
- Dimmi, o rischi che ti ammazzo.
- Scusa. Sotto il sangue hai dei baffi strani, sono a senso unico.
- Non sono baffi. E' il sopracciglio di uno che faceva strane domande sui miei baffi. L'ho ammazzato.
- Questo non basta come prova. Sei sicuro che quelli non siano baffi a senso unico?
- Ti ho detto di no. Questo è sangue, questo è un pezzo di cuore ancor pulsante. E questi non sono baffi ma sopracciglia di uno che faceva domande continuamente.
- Ma sei proprio sicuro?
Inutile stare a spiegare la morale in una storia come questa.
E pure una comunicazione disservizio di una cosa che c'è e chissà magari pure bella:
giovedì 8 ottobre 2009
Riunione
In data approssimativa, dalle ore otto a dopo quanto basta.
RESOCONTO GENERALE DEL MARKETING EMOZIONALAZIENDALE 2006/ definito in 4 punti fondamentali:
1) Non fa così freddo per essere novembre
2) Siamo ad ottobre
3) Diffidare dalle persone che quando ti incontrano dicono "Allora?"
4) Diffidare dalle persone che in tal caso rispondono "60 minuti"
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martedì 6 ottobre 2009
Cose serie + Vecchie che cadono
Mi sembra giusto che anche una casa editrice gigante si prenda delle responsabilità. Ci sono delle cose là fuori che succedono. Chiudi gli occhi tappi il naso e loro zitte finta di niente continuano a succedere. Quindi mettere un link a una cosa seria di Fabrizio Dentini credo sia scelta giusta da parte di ormai istituzione quale tale casaeditrice in tal caso noialtri, chettedevodì, sia giusto fare.
Qui invece un pezzo del bel Charms che stiamo valutando. Uomo probabilmente antipatico, da riesumare per vedere se era davvero antipatico. Certo però che se riesumassero uno per chiedergli se era antipatico quello poi è ovvio che diventa antipatico.
VECCHIE CHE CADONO
"Una vecchia, per la troppa curiosità, s’è ribaltata dalla finestra, è caduta e s’è sfracellata.
Dalla finestra s’è sporta un’altra vecchia, e ha cominciato a guardare in giù quella che si era sfracellata ma, per la troppa curiosità, s’è ribaltata anche lei dalla finestra, è caduta e s’è sfracellata.
Poi dalla finestra s’è ribaltata una terza vecchia, poi una quarta, poi una quinta.
Quando s’è ribaltata la sesta vecchia mi sono stancato di guardarle, sono andato al mercato Mal’cevskij, dove, dicevano, a un vecchio cieco avevano regalato uno scialle fatto a mano".
Lassù in alto: foto di persona antipatica che dice che non faccio un cazzo dalla mattina alla sera e produciproduciproduci.
venerdì 2 ottobre 2009
Pezzi di Nacci (Jacopo)
La foto della copertina (illustrata da Alessandro Baronciani) è piccola ma ce n'è una gigante come la nostra casa editrice qua (in realtà c'è quasi tutto il libro).
Jacopo Nacci
Ho una copia di "Tutti Carini" edito da Donzelli. L'ho comprato da poco a Ultra, il nuovissimissimo festival della letteratura di Firenze. Sono molto contento perchè è una prima edizione e credo che abbia pure preso dell'umidità in qualcuno di quei magazzini dell'oblio dove gli scaffali hanno i nomi come le vie delle città. Inoltre è un bel libro veramente, a parte l'umidità.
Nacci si fa prendere da diversi stili quindi è difficile scegliere un brano che possa dirsi rappresentativo. Qui uno bello, tra i tanti altri che avrei potuto proporre:
"Quelli che ce la fanno, siamo. Si urla qua, la sera, tra noi, da una Parete all'altra del ghetto; per chiamarci e risponderci, per sentire se ci siamo, noi che ne stiamo fuori e non apponiamo crocette. Si urla tra noi per darci coraggio, latrando come cagnacci privi di catena da una Parete all'altra del ghetto, ci si scambia messaggi in codice e poesie d'amore e peana guerrieri. La popolazione ignara a letto, dopo giornate di lavoro, e fantasmi ognuno i suoi, e mai due terzi del giorno per sé come noi, sente gli ululati, ogni notte, diffida di un linguaggio che non sa cogliere. Un buon oratore non parla mai per tutti. La casta degli oziosi recita incomprensibili sermoni. Ma poi il silenzio torna, improvviso: noi smettiamo di gracidare. Magari aspettando un'altra notte."
Bello vero?
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Basta capitalismo
Non è possibile che per ogni riunione aziendale debba esserci un'azienda di mezzo.
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