Vivere tra i trapani e vedere come ci si sta, se bene o male.
Una competizione di trapani ed esserne arbitro involontario lì in mezzo senza volerlo. Dare i voti da uno a dieci ai trapani che nemmeno si interessano all'esito della gara perché intenti a trapanare continuamente a perforare i muri e la giornata.
L'ordine del giorno era una parola: spontaneismo. Poi sono arrivati i trapani e l'ordine del giorno è diventato un'altra parola, una: gioia e paranoia.
Poi c'era la questione delle miniere, andare a scavare per l'idea di scavare e vedere cosa succede e vivere in questo arrembaggio da cercatore, nel precipizio ininterrotto di qualcosa che non necessariamente ci è dato di sapere.
Può, un precipizio, essere un posto dove stare?
Una competizione di trapani ed esserne arbitro involontario lì in mezzo senza volerlo. Dare i voti da uno a dieci ai trapani che nemmeno si interessano all'esito della gara perché intenti a trapanare continuamente a perforare i muri e la giornata.
L'ordine del giorno era una parola: spontaneismo. Poi sono arrivati i trapani e l'ordine del giorno è diventato un'altra parola, una: gioia e paranoia.
Poi c'era la questione delle miniere, andare a scavare per l'idea di scavare e vedere cosa succede e vivere in questo arrembaggio da cercatore, nel precipizio ininterrotto di qualcosa che non necessariamente ci è dato di sapere.
Può, un precipizio, essere un posto dove stare?
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