Linguaggio e opposizione: «È in un’epoca tanto inedita, imprevedibile e contraddittoria, che la poesia dovrà più che mai essere vigile e profonda, dimessa e in movimento. Non dovrà tentare di imprigionare, ma di seguire le cose, dovrà evitare di fossilizzarsi nei dogmi, ed essere invece ambigua e assurda, aperta a una pluralità di significati e aliena dalle conclusioni per rivelare mediante un’estrema aderenza l’inafferrabile e il mutevole della vita».
"Ambigua e assurda, è tutto quello che penso, tutto ambiguo e assurdo io ci vivo dentro"
questo pezzetto l'ho rubato dal sito di Derive Approdi, qui
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