Nella nostra città, Firenze, è in moto dal 2021 una forza inarrestabile fatta di persone che inizialmente combattevano contro un’ingiustizia, una delle tante che fanno scricchiolare questo e tutti i Paesi, per poi accorgersi che la loro lotta avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più. Innanzitutto un esempio luminoso, per tutt3 quell3 che credono di essere troppo impegnati3 e stanch3 per proseguire la lotta, che da un certo punto in poi non ne valga la pena. Ma non soltanto questo: hanno capito che il modo più efficace di cambiare le cose è educare al cambiamento, promuovere la condivisione di esperienze per aumentare la consapevolezza, in altre parole: diffondere cultura. Che è esattamente quello che noi crediamo che la poesia possa e debba fare, il motivo per cui saliamo sui palchi e facciamo ciò che facciamo. Quindi capite bene fino a che punto la loro lotta, la loro visione e la loro volontà di cambiare davvero le cose ci abbiano travolti e conquistati.
Stiamo parlando del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, composto da donne e uomini che dal 9 Luglio 2021 combattono per il diritto al lavoro contro chi al contrario dà peso solamente a ciò che del lavoro è profittevole, monetizzabile. Ma il lavoro sono persone. E il lavoro è anche cultura. Istanza che il Collettivo di fabbrica ha affermato con forza, organizzando il primo Festival di Letteratura working class poco tempo fa, proprio qui a Firenze.
Con questo 𝙒𝙤𝙧𝙠𝙞𝙣𝙜 𝘾𝙡𝙖𝙨𝙨 𝙋𝙤𝙚𝙩𝙧𝙮 𝙎𝙡𝙖𝙢 noi vogliamo impegnarci a mostrare con la nostra arte e quella di altr3 grand3 poet3 da tutta Italia il nostro supporto alla lotta del Collettivo di Fabbrica GKN. Parlare del lavoro con i nostri linguaggi, mostrando che la rete di energie in gioco è sempre più fitta e che la marea che questa lotta è stata in grado di smuovere, senza retrocedere, è ogni giorno più grande.
A breve altre info sulla serata e le presentazioni dell3 poet3 partecipanti, intanto segnate la data
io personalmente ho delle cose da dire sul lavoro e sono cose che vanno nella direzione di una bella ambizione che è l'abolizione del lavoro, o l'emancipazione dal lavoro, ci proverò a dirle queste cose senza sembrare ingenuotto, che a me viene facile sembrare ingenuotto, forse magari lo sono veramente, chissà, anzi per me quasi sicuramente lo sono, ingenuotto, devo ancora capire se lo faccio apposta o no, se lo faccio apposta allora mi sto antipatico, è da antipatici fare gli ingenuotti apposta, un discorso è essere ingenuotto perché lo sei, e un discorso è essere ingenuotto perché lo fai, che è poi quella cosa lì, del ci sei o ci fai? non lo so ancora, vado a capirlo nel tempo ma in generale mi accorgo, così in generale, che mi sembra sbagliato in generale fare le cose apposta, per questo mi piace la parola involontaria e l'idea di "involontarietà"
sì, sempre attorno a quest'idea qua, sto
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