Attendendo il ritorno dello scrittore, il cane decide di abbozzare a mente un potenziale racconto omnicomprensivo.
Sarebbe, non ancora in forma definitiva, la storia dello scrittore che decide di scrivere un racconto omnicomprensivo.
Dentro al racconto dovrebbero starci autostrade interplanetarie e fili di lana che tendono al gomitolo; formicai grattacieli e formichieri esperti di edilizia; sigarette che si fumano da spente e lucertole annoiate che fumano sigarette accese.
Il cane intuisce che insieme a tutti i dettagli del mondo dentro al racconto dev’esserci lo scrittore con tutti i suoi dettagli.
Vista la presumibile ma incommensurabile mole di perniciosi particolari, il cane comprende di dover prender penna e cominciare a stilare un elenco dei possibili dettagli del racconto omnicomprensivo in corso d’opera. Il cane scrive molto. L’elenco tocca terra. Il cane continua a stilare. L’elenco si srotola alle zampe del cane diventando cuccia. Il cane decide di riposarcisi dentro. Il cane sogna ma non lo sa.
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