giovedì 15 ottobre 2020

Marina Cvetaeva, sulla verità dei poeti

La verità dei poeti è la più invincibile, la più inafferrabile, la più indimostrabile e insieme convincente, una verità che vive in noi solo nell'istantaneo – e pesto – buio della percezione (che cosa è stato?) e che resta in noi come traccia di una luce o di una perdita (ma è veramente stato?). Una verità irresponsabile e priva di conseguenze, una verità che – Dio ci scampi! - non bisogna neanche cercare di inseguire, giacché anche per i poeti essa è senza ritorno. (La verità del poeta è un sentiero dove spesso le tracce vengono subito nascoste dal verde. Non lascerebbe tracce- e conseguenze – neanche lui, se potesse camminare dietro a se stesso). Egli non sa che dirà e spesso non sa neanche cosa dice. Non lo sa finché non lo dice e subito dopo averlo detto lo ha già dimenticato. Non è una tra le innumerevoli verità, ma uno degli aspetti di lei che si annullano a vicenda appena vengono confrontati.

Da (Il poeta e il tempo, Adelphi 1984, trad. Serena Vitale)

domenica 11 ottobre 2020

Usare il blog come fosse diario praticamente vero ma non proprio diario #108

Vengo qui come quasi blasfemo, come quasi a mani nude, come quasi direi semmai senza mani, in equilibrio vengo qui e mi invento:
 meno male che c'è stata una sveglia e allora avevo il cuscino sulla testa e mi sembrava di essere come sotto a delle macerie di un mondo che non mi apparteneva, poi mi sono detto che invece mi apparteneva perché erano le macerie del mondo del sonno, e se appartengo a un qualche territorio, a qualche mondo, io sento di appartenere al mondo del sonno, è da lì che vengo, e sotto quelle materie ci sto comodo, come fossero macerie morbide sulle quali sdraiarsi con piacere.
Parlavo poi di inappartenza con Ilaria, inappartenenza come senso di estenuata rappresentazione del sé, che finalmente, le dicevo, grazie all'inappartenenza mi sento parte di qualcosa, e lei mi ha risposto immanenza, che si sente parte di qualcosa grazie all'immanenza, e l'ho invidiata.
Poi pensavo oggi al dimenticarsi, al non dimenticarsi, cercare di non dimenticarsi, dimenticarsi di te di me di sé.