SULL’ARRESTO DI MIKE WELLS
28.04.2012 - London
I fatti sono confusi e concitati, oltre alla difficoltà linguistica di seguire un caso in tribunale.
Mike era Leyton Marshes, come spesso ultimamente, in cerca di immagini per un film d’inchiesta dal titolo “Olympics make me sad”.
Leyton marshes è un parco, non lontano da Stratford, centro delle olimpiadi, dove stanno costruendo un campo da basket, un campo d’allenamento.
Voci dicono che sia un campo d’addestramento dedicato alla nazionale USA di Basket (Nba).
La demolizione del verde pubblico è il motivo delle proteste in quest’area, portate avanti in larga scala dagli abitanti della zona e da certe aree del movimento Occupy, oltre che monitorate da giornalisti.
Dopo un insulto, ci sarebbe stata una rissa, e la polizia avrebbe portato via Mike dopo averlo arrestato.
Nella giornata di Venerdi si cercano notizie per capire dove sia detenuto, il suo telefono suona, ma non risponde a nessuno.
Leyton Police Station, e la vicina custodia, un edificio dove ci rechiamo insieme a Julian, nel tardo pomeriggio e dove incontriamo Sacha Andrews, un’altra giornalista, che riesce a ottenere informazioni sul tribunale dove Mike Wells avrà il primo giudizio in tribunale.
Thames Majesty Court in Bow Road, su mile end, la mattina del sabato.
Entra in aula il giudice, prima di Mike, assistiamo a una serie di imputati per reati minori:
stalking su un ex marito, prostituzione, spaccio di droga, furto di un Iphone, furto di 2 bottiglie di
whisky da un supermercato Tesco, frode nei confronti di un ospedale.
All’ingresso di Mike in aula, che si dichiara non – colpevole, il giudice trova da ridire con la compilazione della pratica da parte dell’avvocato, dice che mancano informazioni nella parte dei testimoni, e rimanda Mike “downstairs”, facendo passare avanti altri casi.
Entrano un altro paio di imputati che non richiedono grandi spiegazioni.
Mike Wells viene di nuovo chiamato in aula. L’avvocato definito “Solicitor” non sembra conoscere al meglio la situazione. Pertanto il giudice decide seccamente di rinviare di una settimana il caso, ascoltando anche un'altra figura, che pare appartenere alla parte dello stato e che solleva per Mike il reato di insulto, assalto e passate partecipazioni a manifestazioni.
Il fatto che un professionista, un essere umano, un giornalista, residente nell’area, venga arrestato e tenuto in custodia per 8 notti, è un fatto inaudito e inaccettabile in una democrazia occidentale.
È il momento di scoprire quali sono le legislazioni speciali approntate per le olimpiadi, e svelare al mondo i meccanismi dello stato autoritario che proclama la felicità in base agli sponsor.
Enrico Masi
www.Caucaso.info
www.thegoldentemple.info
28.04.2012 - London
I fatti sono confusi e concitati, oltre alla difficoltà linguistica di seguire un caso in tribunale.
Mike era Leyton Marshes, come spesso ultimamente, in cerca di immagini per un film d’inchiesta dal titolo “Olympics make me sad”.
Leyton marshes è un parco, non lontano da Stratford, centro delle olimpiadi, dove stanno costruendo un campo da basket, un campo d’allenamento.
Voci dicono che sia un campo d’addestramento dedicato alla nazionale USA di Basket (Nba).
La demolizione del verde pubblico è il motivo delle proteste in quest’area, portate avanti in larga scala dagli abitanti della zona e da certe aree del movimento Occupy, oltre che monitorate da giornalisti.
Dopo un insulto, ci sarebbe stata una rissa, e la polizia avrebbe portato via Mike dopo averlo arrestato.
Nella giornata di Venerdi si cercano notizie per capire dove sia detenuto, il suo telefono suona, ma non risponde a nessuno.
Leyton Police Station, e la vicina custodia, un edificio dove ci rechiamo insieme a Julian, nel tardo pomeriggio e dove incontriamo Sacha Andrews, un’altra giornalista, che riesce a ottenere informazioni sul tribunale dove Mike Wells avrà il primo giudizio in tribunale.
Thames Majesty Court in Bow Road, su mile end, la mattina del sabato.
Entra in aula il giudice, prima di Mike, assistiamo a una serie di imputati per reati minori:
stalking su un ex marito, prostituzione, spaccio di droga, furto di un Iphone, furto di 2 bottiglie di
whisky da un supermercato Tesco, frode nei confronti di un ospedale.
All’ingresso di Mike in aula, che si dichiara non – colpevole, il giudice trova da ridire con la compilazione della pratica da parte dell’avvocato, dice che mancano informazioni nella parte dei testimoni, e rimanda Mike “downstairs”, facendo passare avanti altri casi.
Entrano un altro paio di imputati che non richiedono grandi spiegazioni.
Mike Wells viene di nuovo chiamato in aula. L’avvocato definito “Solicitor” non sembra conoscere al meglio la situazione. Pertanto il giudice decide seccamente di rinviare di una settimana il caso, ascoltando anche un'altra figura, che pare appartenere alla parte dello stato e che solleva per Mike il reato di insulto, assalto e passate partecipazioni a manifestazioni.
Il fatto che un professionista, un essere umano, un giornalista, residente nell’area, venga arrestato e tenuto in custodia per 8 notti, è un fatto inaudito e inaccettabile in una democrazia occidentale.
È il momento di scoprire quali sono le legislazioni speciali approntate per le olimpiadi, e svelare al mondo i meccanismi dello stato autoritario che proclama la felicità in base agli sponsor.
Enrico Masi
www.Caucaso.info
www.thegoldentemple.info