lunedì 29 dicembre 2014
venerdì 26 dicembre 2014
Gli schiavi per Camus
Bella casa, vero? Le due teste che vede lassù, sono di due schiavi negri. Un'insegna. La casa apparteneva a un commerciante di schiavi. Ah! si giocava a carte scoperte, a quei tempi! Le cose si prendevano di petto, si diceva: "Ecco, questa è casa mia, commercio in schiavi, vendo carne nera." Lei s'immagina qualcuno oggi annunciare pubblicamente che fa un mestiere simile? Che scandalo! Li sento di qui i miei colleghi parigini. Perché su questo argomento sono irriducibili, non esiterebbero a lanciare due o tre manifesti, forse anche più! Pensandoci bene, metterei anch'io la mia firma sotto la loro. La schiavitù, ah, no, siamo contro! Essere obbligati a impiantarla a casa propria o nelle fabbriche, bene, è nell'ordine delle cose, ma vantarsene è il colmo.
Lo so che non si può fare a meno di dominare o di essere serviti. Ognuno ha bisogno di schiavi come di aria pura. Comandare è respirare, anche lei la pensa così' Persino i più diseredati riescono a respirare. L'ultimo nella scala sociale ha ancora il coniuge o il figlio. E se è celibe, un cane. L'essenziale, insomma, è poter andare in collera senza che l'altro abbia diritto di rispondere. "Non si risponde al proprio padre", lei conosce la formula? In certo senso è singolare. A chi si risponderebbe a questo mondo se non a chi si ama? Per altro verso, è convincente. Bisogna pure che qualcuno parli per ultimo. Altrimenti a ogni ragione se ne può opporre un'altra: non si finirebbe più. Invece, il potere tronca tutto. Ci abbiamo impiegato un po' di tempo ma finalmente l'abbiamo capita. Per esempio, avrà notato, la nostra vecchia Europa filosofa finalmente nel modo giusto. Non diciamo più come gli ingenui d'un tempo: "Io la penso così. Quali sono le vostre obiezioni?" Siamo diventati lucidi. Al dialogo abbiamo sostituito il comunicato. "Questa è la verità. Potete sempre discuterla, la cosa non ci interessa, ma fra qualche anno sarà la polizia a dimostrarvi che ho ragione io."
Ah! Che caro pianeta! Tutto è chiaro adesso. Ci conosciamo, sappiamo di che siamo capaci. Guardi, per cambiare esempio se non argomento, io ho sempre voluto essere servito con un sorriso. Se la domestica aveva l'aria triste, mi avvelenava la giornata. Certo, aveva diritto di non essere allegra, ma fra me e me dicevo che era meglio per lei fare il suo lavoro ridendo piuttosto che piangendo. In realtà, era meglio per me. Però, senza volermi insuperbire, il mio ragionamento non era completamente stupido Perciò rifiutavo sempre di mangiare nei ristoranti cinesi. Perché? Perché gli Asiatici, quando tacciono e davanti ai bianchi, hanno spesso un'aria sprezzante. Naturalmente quell'aria la conservano servendo! E allora, come godersi il pollo laccato e soprattutto come pensare, guardandoli, che si ha ragione?
Ah! Che caro pianeta! Tutto è chiaro adesso. Ci conosciamo, sappiamo di che siamo capaci. Guardi, per cambiare esempio se non argomento, io ho sempre voluto essere servito con un sorriso. Se la domestica aveva l'aria triste, mi avvelenava la giornata. Certo, aveva diritto di non essere allegra, ma fra me e me dicevo che era meglio per lei fare il suo lavoro ridendo piuttosto che piangendo. In realtà, era meglio per me. Però, senza volermi insuperbire, il mio ragionamento non era completamente stupido Perciò rifiutavo sempre di mangiare nei ristoranti cinesi. Perché? Perché gli Asiatici, quando tacciono e davanti ai bianchi, hanno spesso un'aria sprezzante. Naturalmente quell'aria la conservano servendo! E allora, come godersi il pollo laccato e soprattutto come pensare, guardandoli, che si ha ragione?
Resti fra noi: la servitù, preferibilmente sorridente, è inevitabile. Ma non dobbiamo ammetterlo. Chi non può fare a meno d'aver schiavi, non è meglio che li chiami uomini liberi? Intanto per principio, e poi per non togliere la speranza. È una compensazione dovuta, non le pare? Così continueranno a sorridere e noi conserveremo la coscienza tranquilla. Altrimenti saremmo costretti a ricrederci su noi stessi, impazziremmo dal dolore, o magari diventeremmo modesti, c'è da temere qualsiasi cosa. Perciò niente insegne, e quella lassù è scandalosa. D'altronde, se tutti confessassero o ostentassero il loro vero mestiere, la loro identità, non si saprebbe più dove battere il capo! Immagini dei biglietti da visita: Dupont, filosofo pauroso, o proprietario cristiano, o umanista adultero, c'è davvero una bella scelta. Ma sarebbe un inferno! Sì, l'inferno dev'essere così: strade con insegne e non c'è modo di dar spiegazioni. Si è classificati una volta per tutte.
Da "La caduta", Albert Camus, 1956
Io ho un Bompiani tradotto da Sergio Morando e regalatomi da Andrea
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lunedì 22 dicembre 2014
Il traduttore infingardo di Casa Editrice Gigante
Pronti ad aprirci a nuovi e inesplorati mercati, spalancare le nostre inossidabili porte all'oriente e all'occidente contemporaneamente, abbiamo deciso di affittare gratis un traduttore che potesse tracciare nuove linee, scavalcare nuovi muri, conquistare nuovi continenti.
Affidandoci alle competenze inenarrabili del nostro traduttore, che un curriculum non ce l'ha, ci siamo visti consegnare dei bei plichi di romanzi bellissimi e commoventi e perfettamente tradotti in un perfetto italiano, la nostra lingua principale.
Romanzi di autori provenienti dall'Uzbekistan dal Kirghizistan dal Tagikistan e altri posti così, posti un po' troppo sconosciuti.
- Questi posti sono un po' troppo sconosciuti, non hanno mercato adesso, trovaci romanzi provenienti da altri posti, posti più accattivanti, gli abbiam detto.
- Sì, ha detto lui.
Il giorno dopo è arrivato con gli stessi romanzi del giorno prima ma questa volta erano provenienti dalle isole Hawaii, da Dubai e da una piccola comunità sul monte Sinai.
- Questi romanzi son gli stessi di ieri, gli abbiam detto, non capiamo il tuo modo di operare.
- Questi romanzi me li sono inventati, ci ha risposto.
- Non li hai tradotti? gli abbiam chiesto.
- Non so tradurre, ci ha risposto.
- Va bene, gli abbiam risposto, questi romanzi sono belli, dobbiamo solo stabilire da dove farli arrivare. Tu sei licenziato, gratis, ma continua a inventarne altri. Ok?
- Ok.
- Grazie.
- Grazie a voi.
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giovedì 18 dicembre 2014
Agrati, Bravuomo, Sandron. (Catalano no)
Non so se si può parlare di grande stagione, di grande letteratura, di grande cambiamenti, di sprizzanti (nel senso di spritz) novità di un qualche panorama qualsiasi da contemplare.
Qui c'è da leggere ma anche da contemplare.
Qui faccio la pubblicità a delle persone che conosco, è una pubblicità deviata di conoscenze dirette, il solito giro di amichetti e di autoreferenzialità e, a dirla tutta, mi sento fortunato ad averci questi amichetti qui, di potermi permettere questo tipo di autoreferenzialità.
Quindi con gioia consiglio questi tre volumi usciti tutti da poco, tutti bellissimi e lucenti di poesia che finalmente:
Guido Catalano invece non lo consiglio perché c'ha già una potenza addosso, di smuovere tutto, dalle folle alle foglie, volendo, che non ci casco in questa trappola di fargli la pubblicità negativa. Oggigiorno lo sanno tutti che la pubblicità negativa poi funziona al contrario, che se ne parli bene o che se ne parli male, basta che se ne parli. E allora io non parlo di Guido Catalano ma di Sharon Stone, in quella scena di quel film lì, presente?:
lunedì 15 dicembre 2014
venerdì 12 dicembre 2014
Costola al Flying Circus Smallpress Temporary Bookstore di Bari
A Bari, i ragazzi e le ragazze del Flying Circus Smallpress Temporary Bookstore hanno tirato su una superselezione di editoria di altissima qualità, grandiose illustrazioni, grandiose riviste e fumetti from Italy and dall'estero pure.
Ieri abbiamo presentato la nostra Costola e ne siamo fieri, ne abbiamo anche parlato con i ragazzi di RadioLuogoComune e ne siamo fieri.
Dobbiamo ricordare che purtroppo il Smallpress Bookstore è Temporary, ma rimane aperto ancora per un po', fino a quasi fine dicembre... accorreteci dentro!
Ieri abbiamo presentato la nostra Costola e ne siamo fieri, ne abbiamo anche parlato con i ragazzi di RadioLuogoComune e ne siamo fieri.
Dobbiamo ricordare che purtroppo il Smallpress Bookstore è Temporary, ma rimane aperto ancora per un po', fino a quasi fine dicembre... accorreteci dentro!
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lunedì 8 dicembre 2014
giovedì 4 dicembre 2014
mercoledì 3 dicembre 2014
Tre cose Tra poco (Fiorano, Ferrara, Carpi)
Son cose difficili.
Sto cercando di capire come fare con il marketing.
Cosa fare con il marketing?
Lo imparo?
Lo imparo senza accorgermene?
L'ho già imparato e nessuno me l'ha detto?
Metto qui il testo dell'evento Facebook che ho da poco scritto, il testo, dell'evento, ho scritto.
Nel frattempo spero stiate tutti bene.
Io sono stanco, ci pensavo adesso che un giornalista, ad esempio, non potrebbe scrivere nell'articolo da pubblicare la notte stessa nelle fumose redazioni redazionali newyorkesi, ad esempio, un giornalista non potrebbe scrivere nel bel mezzo dell'articolo "sono stanco". Io adesso lo scrivo perché non ho un codice e una deontologia e cose così. Sono contento di non avere quelle cose lì. Cerco di comportarmi bene e basta. Senza chiedermi cosa penserebbero quelli della deontologia.
Però sono stanco.
Vabbé, ho sonno.
Metto qui il testo che dicevo, poi metto altri tre post ma che appariranno sul blog quando io non ci sarò, magicamente loro appaiono fluttuanti come comparizioni magiche. Si dice programmare. Sono post programmati che appaiono quando io non ci sono. Ci metterò le tre locandine degli eventi che ho scritto e ho detto che ho fatto qui sotto dicevo dirò adesso con il potere dell'incolla del copiaincolla
Praticamente vado a trovare degli amici a Bologna e sono contentissimo perché è da un sacco che non li vedevo e sapete voi quant'è bello andare a trovare gli amici che non si vedono da tanto tempo.
Però, visto che ho pure quest'impellenza che mi viene proprio da dentro tipo furore di fuoco etc., sono anche contentissimo perché ne ho approfittato per organizzare dei giri poetici sparsi, come mi piace fare, lo sapete.
Lo sapete?
Sì, ho questa cosa che mi piace fare i giri poetici sparsi.
Leggo le poesie normali.
Ecco, allora vi metto qui le tre date trovate intorno a Bologna.
Domenica 7 dicembre vado a Fiorano Modenese, leggo di sera nella Biblioteca BLA.
Lunedì 8 dicembre a Ferrara, al Centro Sociale La Resistenza Ferrara, appunto.
Mercoledì 10 a Carpi, al Circolo Arci Mattatoyo.
Sono tutti appuntamenti serali, sono tutti più o meno alla stessa ora, sempre intorno alle ore 21.
All'inizio volevo scrivere proprio un comunicato stampa rigoroso ma devo ancora leggere il manuale per scrivere bene i comunicati stampa e poi è così bello sentirsi tutti amici qui dentro, tutti amici tutti belli tutti bravi e sorridenti e anche a volte no, con tutte le nostre passioni sfrenate e indignazioni e altre volte sì, con tutte le nostre cose belle private e belle sbandierate, mi piace, i like, ad esempio adesso scrivo qui, molto sbandierato, che tra poco (appena finito di invitare tutti a questo evento) vado a mangiare, non vi dico cosa per lasciare il mistero, se venite alle serate indicate qui sopra vi dico cosa sto per mangiare adesso questa sera che attualmente è il 2 dicembre.
Ecco.
Scrivo troppo ma mi piace
molti saluti abbondanti
con sincero affetto e stima reciproca
sempre vostro
con gaudio
malizia
un pizzico di pizzicorii
tarantelle
altre cose
cose belle
etc
etc
etc
ciao
pippo
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