Il nuovo numero di Banlieue comincia così:
venerdì 29 marzo 2013
mercoledì 27 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
Per una buona ricetta di cucina
Io sono arrivato all’ultimo:
c’erano delle fragole tagliate a spicchi,
e le ho messe sopra la torta.
Lei mi ha detto no,
le fragole vanno messe dopo,
allora le ho tolte,
alcune le ho tolte
mentre altre,
di nascosto,
le ho mangiate.
Quindi,
ha acceso il forno a 180 gradi
e ha infilato la torta dentro,
l’abbiamo guardata da fuori,
e ci siamo abbracciati,
avevamo preparato una torta buona,
simbolo del nostro amore,
ci siamo abbracciati forte,
come dire che eravamo stati bravi
e che eravamo belli.
Non so dov’è stato l’errore,
forse avremmo dovuto metterci a leggere il giornale
invece che abbracciarci,
magari dare una pulita a qualcuno di quei ripiani in cucina,
invece che abbracciarci,
avremmo dovuto ancor meglio
forse,
finire quel pezzetto di cruciverba
rimasto dalla sera prima,
invece che abbracciarci.
Avremmo dovuto,
non lo so,
bagnare i fiori,
lavare un piatto,
passare uno straccio,
spruzzare un po’ di quel multiuso da qualche parte,
invece,
ci siamo abbracciati.
Come adamo ed eva,
ma più vestiti
ci siamo abbracciati.
O forse no,
loro non c’entrano niente,
ma noi sì,
e ci siamo abbracciati forte,
e le ho preso il fianco
e mi ha preso il collo
e poi non so bene com’è andata
ma siamo corsi di là
e abbiamo fatto l’amore,
come adamo ed eva,
ma più nudi
o forse no.
Comunque,
alla fine eravamo sdraiati
e le accarezzavo i capelli
ed era bellissimo
però a un certo punto
mi ha guardato con gli occhi enormi,
occhi più grandi dei suoi occhi,
'la torta',
abbiamo detto insieme
e siamo corsi in cucina.
C’era un gran fumo,
la torta era bruciata,
e noi eravamo ancora nudi,
allora abbiamo preso le fragole
e siamo tornati a letto.
Per una buona ricetta di cucina
bisogna aspettare prima di far l’amore
o almeno
preparare delle fragole già tagliate
da portarsi a letto
dopo aver fatto l’amore.
c’erano delle fragole tagliate a spicchi,
e le ho messe sopra la torta.
Lei mi ha detto no,
le fragole vanno messe dopo,
allora le ho tolte,
alcune le ho tolte
mentre altre,
di nascosto,
le ho mangiate.
Quindi,
ha acceso il forno a 180 gradi
e ha infilato la torta dentro,
l’abbiamo guardata da fuori,
e ci siamo abbracciati,
avevamo preparato una torta buona,
simbolo del nostro amore,
ci siamo abbracciati forte,
come dire che eravamo stati bravi
e che eravamo belli.
Non so dov’è stato l’errore,
forse avremmo dovuto metterci a leggere il giornale
invece che abbracciarci,
magari dare una pulita a qualcuno di quei ripiani in cucina,
invece che abbracciarci,
avremmo dovuto ancor meglio
forse,
finire quel pezzetto di cruciverba
rimasto dalla sera prima,
invece che abbracciarci.
Avremmo dovuto,
non lo so,
bagnare i fiori,
lavare un piatto,
passare uno straccio,
spruzzare un po’ di quel multiuso da qualche parte,
invece,
ci siamo abbracciati.
Come adamo ed eva,
ma più vestiti
ci siamo abbracciati.
O forse no,
loro non c’entrano niente,
ma noi sì,
e ci siamo abbracciati forte,
e le ho preso il fianco
e mi ha preso il collo
e poi non so bene com’è andata
ma siamo corsi di là
e abbiamo fatto l’amore,
come adamo ed eva,
ma più nudi
o forse no.
Comunque,
alla fine eravamo sdraiati
e le accarezzavo i capelli
ed era bellissimo
però a un certo punto
mi ha guardato con gli occhi enormi,
occhi più grandi dei suoi occhi,
'la torta',
abbiamo detto insieme
e siamo corsi in cucina.
C’era un gran fumo,
la torta era bruciata,
e noi eravamo ancora nudi,
allora abbiamo preso le fragole
e siamo tornati a letto.
Per una buona ricetta di cucina
bisogna aspettare prima di far l’amore
o almeno
preparare delle fragole già tagliate
da portarsi a letto
dopo aver fatto l’amore.
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giovedì 21 marzo 2013
mercoledì 20 marzo 2013
Nicola Lagioia sul lavoro come Boris Vian
C'è il precedente post pezzetto su "La schiuma dei giorni" di Boris Vian.
C'è anche questa interessante riflessione di Nicola Lagioia.
Ci piace accostarle anche se entrambe a loro modo datate: una datata sui libri e l'altra datata via internet. Facciamo la solita attualità relativa.
C'è anche questa interessante riflessione di Nicola Lagioia.
Ci piace accostarle anche se entrambe a loro modo datate: una datata sui libri e l'altra datata via internet. Facciamo la solita attualità relativa.
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lunedì 18 marzo 2013
Douglas Adams da Roberto Mandracchia
"(...) Sul loro mondo, gli abitanti sono esseri umani come noi. I leader invece sono lucertole. Il popolo odia le lucertole e le lucertole governano il popolo.
- Strano - disse Arthur - mi pareva che avessi detto che la loro è una democrazia.
- L'ho detto - disse Ford - perché in effetti è così.
- Allora - disse Arthur augurandosi di non sembrare troppo idiota - perché il popolo non si libera delle lucertole?
- Non gli passa neanche per l'anticamera del cervello - disse Ford - Tutti quanti hanno il diritto di voto, quindi pensano che il governo che hanno eletto sia grosso modo il governo che volevano.
- Intendi dire che di fatto votano per le lucertole?
- Sì, certo - disse Ford, scrollando le spalle.
- Ma... - disse Arthur, preparandosi di nuovo a fare una domanda importante - perché?
- Perché se non votassero per una lucertola - disse Ford - potrebbe essere eletta la lucertola sbagliata."
(Douglas Adams, "Addio, e grazie per tutto il pesce", trad. di Laura Serra)
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domenica 17 marzo 2013
Racconto breve +
TITOLO:
L'uomo che non riusciva a respirare e a parlare contemporaneamente.
L'uomo che non riusciva a respirare e a parlare contemporaneamente preferiva comunque stare zitto.
L'uomo che non riusciva a respirare e a parlare contemporaneamente.
L'uomo che non riusciva a respirare e a parlare contemporaneamente preferiva comunque stare zitto.
martedì 12 marzo 2013
sabato 9 marzo 2013
William
Questo pezzetto l'abbiam preso da uno di quei libri che sembrano introvabili ma introvabili non sono soprattutto alla Stazione Del Treno Di Genova Piazza Principe. Il libro (Sugarco Ed.) si chiama Sterminatore (il titolo è) e l'autore si chiama William Burroughs (consiglio: per ricordarsi per sempre come si scrive Burroughs, basta ricordarsi che bisogna prima scrivere Burro, dopo l'eterea 'h' vien da sola).
Comincia qui sotto (il titolo del racconto è L'AVVENTO DEL PURPUREO MIGLIORE ma credo che sia una traduzione mancata di qualcosa di più comunicativo):
Comincia qui sotto (il titolo del racconto è L'AVVENTO DEL PURPUREO MIGLIORE ma credo che sia una traduzione mancata di qualcosa di più comunicativo):
4. La nostra polizia e il nostro sistema giudiziario: Che cosa succederebbe se tutte le leggi idiote, repressive, zeppe di Bibbia approvate da legislatori statali fradici di whisky fossero effettivamente applicate assieme a tutte le leggi federali e comunali? Se tutti gli uomini d'affari che hanno ritoccato anche di un solo dollaro le loro dichiarazioni sui redditi fossero pizzicati e schiaffati in galera? Se tutti i contravventori dei divieti sulla droga fossero pizzicati e schiaffati in galera? Se tutti i violatori di tutte le leggi che penalizzano atti sessuali fra adulti consenzienti in privato fossero pizzicati e schiaffati in galera? Quanta gente sarebbe in galera? Io credo che il numero di 30 milioni sarebbe una cifra molto bassa. E quanti poliziotti occorrerebbero per individuare e arrestare questi criminali? E quante guardie per tenerli in custodia? E quanti giudici funzionari addetti alla sorveglianza dei liberati su parola e personale giudiziario per processarli? Quanti soldi costerebbe tutto questo?
Pensate a 30 milioni di criminali in sterminati campi d'internamento tutti uniti a urlare con l'inflessibile autorità di un'unica immensa bocca "vogliamo palestre! Biblioteche! Piscine! vogliamo campi da golf! Circoli sportivi! Teatri"
E a ogni concessione urlano NON CI BASTA! DATECI DI PIù! ANCORA DI PIù!
"Oggi durante una riunione con il Presidente la delegazione degli internati ha chiesto come condizione essenziale preliminare a qualsiasi conversazione 'l'allontanamento immediato e incondizionato dei cosiddetti sorveglianti.' "
Al Senato il Senatore Bradly si è alzato e ha preso la parola per mettere in discussione l'opportunità di costituire quello che egli ha definito "uno stato separato di dubbia fedeltà nel cuore stesso della nostra nazione."
"Vogliamo carri armati! Aerei! Sommergibili!"
"Un'atmosfera sinistra aleggiava oggi sulla capitale quando le conversazioni di pace con la delegazione degli internati si è fermata a un punto morto."
"Vogliamo un programma spaziale! Vogliamo una bomba atomica."
"Il numero degli internati sta aumentando paurosamente... quaranta milioni... cinquanta milioni... sessanta milioni... L'America è un guscio sottile intorno a un nucleo pulsante di criminali insoddisfatti"
"Il numero degli internati sta aumentando paurosamente... quaranta milioni... cinquanta milioni... sessanta milioni... L'America è un guscio sottile intorno a un nucleo pulsante di criminali insoddisfatti"
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venerdì 1 marzo 2013
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