Fuentes guarda all'Italia stupefatto. Sempre. Poi a volte attonito, spesso. |
Dall'introduzione di "Geografia del romanzo" di Carlos Fuentes (1993):
"Oggi, nelle baracche dello stato di Veracruz abbondano le antenne paraboliche che offrono al più umile dei contadini la libertà di scegliere fra ottanta programmi televisivi in tutto il mondo e un campionario femminile che va dalla signora Tatcher a Cicciolina. Non mi soffermerò a discutere se questo fatto sia positivo o negativo per il tagliatore di canna di Veracruz che ha spesso il televisore ma non ha l'acqua potabile. Vorrei mettere a confronto, rapidamente, la facilità e l'abbondanza dell'informazione e la miseria della vita con l'ignoranza diffusa che separa le culture nei paesi della prospera e unita Comunità Europea: gli inglesi disprezzano la cultura in vigore in Francia, i francesi ignorano la cultura spagnola, gli spagnoli disconoscono la cultura scandinava e gli scandinavi poco sanno dei movimenti della cultura italiana, escludendo, forse, quelli della pornodeputata summenzionata."
Ci chiediamo cosa intendesse questo Fuentes con "movimenti della cultura italiana"
In foto: un'altra delle inarrestabili donne nude (o in procinto di spogliarsi). |