La Casa Editrice Gigante non festeggia niente per questioni di etica e morale e altre cose di cui non si vuole interessare tantomeno il capodanno. Però una questione lecita salta fuori al di fuori delle cose di tutti là fuori:
Lui guida nel 1999
Lei fa l'artistico e glielo dice: approfitterò di questo vetro appannato per disegnarti un topolino di Walt Disney sul finestrino.
Rapidamente traccia una faccia che non gli si può dire niente, è Topolino. Lo si riconosce fino.
L' altro nel posto di dietro dice che Allora io disegno ken shiro, anzi no, non lo dice.
E lo fa: due tratti, forse tre, ma c'eran le sette stelle, gli addominali e si vedeva anco la tuta strappata.
E tra una portiera e l'altra l'esplicito silenzio conosceva le sorti di una gara già finita, mai cominciata, o almeno insomma, non si erano mica organizzati per fare una cosa di quelle che poi se ne parla sui giornali per dichiarare qualcosa.
Lui guida nel 1999
Lei fa l'artistico e glielo dice: approfitterò di questo vetro appannato per disegnarti un topolino di Walt Disney sul finestrino.
Rapidamente traccia una faccia che non gli si può dire niente, è Topolino. Lo si riconosce fino.
L' altro nel posto di dietro dice che Allora io disegno ken shiro, anzi no, non lo dice.
E lo fa: due tratti, forse tre, ma c'eran le sette stelle, gli addominali e si vedeva anco la tuta strappata.
E tra una portiera e l'altra l'esplicito silenzio conosceva le sorti di una gara già finita, mai cominciata, o almeno insomma, non si erano mica organizzati per fare una cosa di quelle che poi se ne parla sui giornali per dichiarare qualcosa.
come cacchio fate ad essere così tanto innovativi?
RispondiEliminacon rispetto.