"Il vero problema è che a partire dagli anni ‘80 l’industria editoriale ha iniziato a farsi guidare dal reparto vendite. E oggi ogni strategia viene impostata come se si dovessero vendere dei detersivi. Ma non è così. I libri sono un prodotto particolare. Un po’ come la moda. Sono rivolti a persone che hanno un certo livello di educazione e che leggono. Non ci sono molte persone che leggono. La maggior parte della gente se ne va in giro e litiga e cerca di fare dei soldi. Noi vendiamo libri. È un settore che ha dei limiti naturali. L’editoria non deve essere necessariamente supermarkettizzata".
sabato 30 novembre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento