Partendo dall'allarmante presupposto per il quale Nessuna parola è quella giusta, Filippo Balestra legge le sue poesie normali che sono normali quanto basta per arrivare a chiedersi che cosa è normale e poi, subito dopo, stupirsi nel non riuscire a trovare risposta.
Un reading tentennante dove il paradosso e la paranoia sono temi fondanti e dove vengono surrealmente trattati anche argomenti come gli orsi e i panda, le navi giganti e i labirinti sbagliati, i deserti del niente e gli shampoo, tutti i troppi shampoo della nostra società.
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