Allora poi ieri alla biblioteca universitaria ho aggiunto un tassello alla mia mancanza di teoria delle cose letterarie che mi vengono da dire; il tassello di ieri era relativo a due poesie che non ho mai scritto ma che sono stato capace di dire a memoria, e sono stato impeccabile nel dirle a memoria perché non le avevo mai scritte e in quel senso fino a prova contraria sono proprio sicuro di averle dette perfettamente a memoria attenendomi al testo, proprio perché il testo non c'era è stato facile attenermici.
Ecco quindi dunque ho detto a voce senza improvvisare ma senza sapere bene cosa avrei detto ho detto a voce un discorso su una bandiera che non mi fa vedere fuori dalla finestra, una bandiera che copre il paesaggio, io mi affaccio ma non vedo niente perché c'è la bandiera davanti. E poi ho raccontato la storia vera di me che ho prestato mille lire a un amico e lui ci si è comprato un carrarmato, che lo tiene in garage ma lo sapevo prima o poi l'avrebbe usato, se ti compri un carrarmato ti dispiace tenerlo lì e non farci niente.
Sì, erano per la giornata della poesia (ringrazio Alberto Nocerino per avermi invitato insieme a Piero Cademartori della casa Editrice Zona) ed era richiesto un minimo riferimento alla guerra, poi ho letto "tranne i canadesi" e poi ho letto "gentilissimo potentissimo" che mi ero dimenticato di aver scritto, l'avevo scritta apposta per una giornata sbalorditiva a Torino, eravamo ospiti dell Unione Culturale Franco Antonicelli, c'era un sacco di bella gente, anzi adesso metto pure il link al post mio medesimo di quella giornata là.
Mi sto affezionando a questo blog, è veramente diventato piccolo archivio di cose, a volte è anche strumento per altri,
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