Il contabile ritenute acconti si fermò dal contare e guardò la finestra. La maniglia, il vetro. Immaginò che fuori da quella, probabilmente, doveva esserci una Via Roma 13 o una piazza Cavour 43 o un'altra ancor più probabile, inevitabilmente incrociata da inevitabili incroci stradali.
Per questo infilò lo sguardo nella grata dell'impianto di condizionamento dell'aria. È lì che cercava quel di cui lui si era sentito parlare.
Alberi con le radici in testa e mattoni senza muri attorno. Api operaie amanti della mazurka ed edifici costruiti sbadatamente da uomini di passaggio.
Si girò di scatto.
- Siamo tutti di passaggio - si permise di dire ad alta voce.
Dunque continuò a contare.
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