sabato 13 maggio 2023

L'altro giorno poi a Firenze / post dopo slam con copincolla del post facebook prima dello slam ma che mi piace perché c'è Bohumil Hrabal

qui in foto mi sa che eravamo sul fil di sapere chi avrebbe vinto lo slam

Sto leggendo "Ho servito il re d'Inghilterra", di Hrabal, che ridere che fa, e che scrittura.
Ieri ero alle poste e il lavoratore allo sportello mi ha chiesto cosa stessi leggendo e se lo è segnato su un foglietto e così, che bello, siamo fuoriusciti dalla zona da lavoratore di lui funzionario funzionale che doveva servire me e io richiedente autorizzato che chiedevo servizi terziari a lui, e adesso chissà se lo leggerà, per me sì, comunque in un attimo ci siamo scambiati un minimo della nostra umanità.

Poi oggi dallo stesso libro/romanzo leggo questo passo che è un po' un classico di tante letterature e forse pensieri anche banali soprattutto nella verità inaccettabile della frase iniziale:

"All'albergo Tichota capii anche che quelli che si erano inventati che il lavoro nobilita l'uomo erano gli stessi che stavano qui tutta la notte a mangiare e a bere con delle belle signorine sulle ginocchia [...] e ogni volta, in mezzo a quell'allegria, all'improvviso uno chiedeva all'altro se non avesse bisogno di un vagone di maiali ungheresi, o magari due, o di un treno intero. E poi quell'altro a sua volta, guardando il nostro domestico che tagliava la legna, bisogna infatti dire che quei ricchi avevano spesso la sensazione che quel domestico fosse la persona più felice su questa terra, per cui guardavano trasognati quel lavoro che elogiavano senza però mai farlo, e se avessero dovuto farlo, allora sarebbero stati infelici e sarebbe stata la fine della loro felicità, e così, all'improvviso, quell'altro chiedeva, io ad Amburgo avrei una nave di pelli di vacca del Congo, sapresti mica cosa farne?"

Questo per dire che la letteratura ti viene incontro anche quando non sai bene cosa stai cercando, e domani, a Firenze, grazie ai Ripescati Dalla Piena, insieme a una folta bellezza di poete from tutt'italia, sarò ospite del Working Class Poetry Slam, e si parlerà del diritto al lavoro e di quella sfumatura neanche troppo lieve che fa mutare il lavoro in sfruttamento, e parleremo anche forse del sorvolare di certe dirigenze, di come certi movimenti di capitali, certe movimentazioni, non sembrano tenere conto delle persone che coinvolgono, e invece alcune volte sono costrette a tenere conto, ad esempio grazie alla forza e la coscienza (di classe) di un'occupazione di fabbrica come quella del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze.
A domani, al Circolo Arci Progresso Firenze

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