lunedì 26 febbraio 2024

TROPPO - Tipografia Helvetica

Io alle nuove generazioni vorrei dire che non sanno non possono immaginare com'era il mondo prima del copincolla. Copincollo questo che è un post facebook di vera pubblica presentazione del libro Troppo, edito da Tipografia Helvetica, casa editrice che porta avanti ragionamenti ben ben anomali, a cominciare da questo Troppo, che non si capisce come usarlo, se come parola o se come titolo di un libro. Sul post facebook, per contegno, ho scritto che sono contento, per contegno, qui scrivo che sono felicissimo, sempre sapendo che rimarrà tra noi lievi lettori e lettrici di questo blog semisegreto
HO PUBBLICATO UN ALTRO LIBRO (GIALLO),
non lo avevo ancora dichiarato ufficialmente ma prima o poi bisognava dirla questa cosa - gli dedicherò anche un post instagram.
Edito dalla silentemente ribelle e senza pagina facebook Tipografia Helvetica, sita in Capolago, a sud del Lago di Lugano (andate vi prego a vedere la storia della tipografia), il titolo è "Troppo" ed è - in prosa - l'espansione estenuantemente ridondante sfiancante vorticosa e dunque inaccettabile della mia poesia Troppi Shampoo.
È un libro forse illeggibile ma anche forse quasi quasi divertente nel suo tentare, per 75 pagine, un'analisi del troppo sempre attorno al troppo e soprattutto attorno alla parola "troppo", come fosse un'indagine che vuole arrivare alla sorgente del male ossia dell'ipercapitalismo che ci schiaccia attanagliandoci.
Si parla di maiali (400 maiali) e della Vodafone, ma soprattutto si parla del troppo in tutto e per tutto.
Nella linea della mia personale scrittura - dai racconti pazzi alle poesie normali, con la guida su Genova fino al Diario Involontario - mi sembra che tutto prenda una piega di coerenza inaspettata, una coerenza che non ho veramente ricercato io ma che mi si manifesta davanti e rende all'improvviso tutto abbastanza sensato.
Quindi sono contento.
Costa 15 euro, questo ultimo libro, che forse son tanti soldi, per me chi li può spendere e vuole comprarlo fa bene a comprarlo e anche le librerie potrebbero azzardarsi a ordinarlo, non ne sono state stampate moltissime copie, in questo senso è un libro già raro, oltre a essere assurdo, ma chissà che nel leggerlo venga fuori qualcosa, perlomeno un ragionamento, un altro, sul linguaggio.
Ecco, speriamo vada bene

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