Oggi così tanta roba non mi è successa che a ben guardare non so che farmene. Potrebbe forse definirsi insuccesso il non sapersene che fare di ciò che non è successo? O, più semplicemente, l'insuccesso è ciò che non è successo e basta? Che banalità.
L'idea del giorno riguardava il rifiutare la banalità dell'ovvio quindi l'idea che anche l'ovvio si possa approfondire e analizzare per anni di seguito l'ovvio come oggetto di studio e l'ovvio anche lo stesso soggetto studiante. L'autopercepirsi dello studiante che si dà per sccontato fin dall'inizio e dice ovvio che ci sono, son qui per studiare l'ovvio e si concentra così tanto sull'ovvio che si dimentica di esserci, lo studiante, e un'altra volta vince la banalità dell'ovvio sull'eccezionalità di ciò che c'è già e che già si sa. Anche quel che già si sa può essere eccezionale.
Quindi approfondire l'ovvio, girarsi attorno più che si può, la banalità è sempre una bugia come in fondo lo è anche l'idea di verità. Accorgersi dunque poi che la verità è vera ma l'idea che si ha di verità è sempre una bugia.
L'idea del giorno riguardava il rifiutare la banalità dell'ovvio quindi l'idea che anche l'ovvio si possa approfondire e analizzare per anni di seguito l'ovvio come oggetto di studio e l'ovvio anche lo stesso soggetto studiante. L'autopercepirsi dello studiante che si dà per sccontato fin dall'inizio e dice ovvio che ci sono, son qui per studiare l'ovvio e si concentra così tanto sull'ovvio che si dimentica di esserci, lo studiante, e un'altra volta vince la banalità dell'ovvio sull'eccezionalità di ciò che c'è già e che già si sa. Anche quel che già si sa può essere eccezionale.
Quindi approfondire l'ovvio, girarsi attorno più che si può, la banalità è sempre una bugia come in fondo lo è anche l'idea di verità. Accorgersi dunque poi che la verità è vera ma l'idea che si ha di verità è sempre una bugia.
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