Ok, noi della Casa Editrice Gigante siamo pazzi e mettiamo questa poesia di Guido Catalano con
il link al blog di Guido Catalano. Però voi assidui lettori del blog di Casa Editrice Gigante non è che poi vi affezionate a lui e non tornate più a vedere il nostro blog??? No eh? Che qui la redazione vive a seconda di come va il traffico web. Che rischio.
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l’ultima sigaretta
(poesia di Gianni Valpolcevera, non è vero, è di Guido Catalano)
ieri
mentre sperimentavo gli effetti dell’assideramento
sul mio corpo pingue
seduto su una panchina
aspettando la morosa
in una piazzettina
ho guardato una sigaretta consumarsi dall’inizio alla fine
ho fatto un solo tiro
e poi
l’ho osservata consumarsi piano piano
la carta che lenta si bruciava
ed il cilindro di cenere grigia che se ci stai attento regge
non si sfalda
bellissimo il cilindro di cenere
e poi il fumo
che fa tutte quelle evoluzioni misteriose
sempre diverse
e se un raggio di luce lo prende, il fumo
crea effetti strepitosi di bellezza
poi c’è chi sa fare gli anelli
io no
ma chi li sa fare
è uno sballo
ho letto da qualche parte che
i ciechi non amano fumare
perché gli manca il gusto visivo della sigaretta
non vedono la brace
non vedono il fumo
non vedono la cenere
non so se sia vero
forse è una cazzata
non ho ricordo di ciechi fumanti
ma non frequento ciechi
in effetti
ho fatto delle prove a proposito
ho provato a fumarmene una al buio totale
ma è bello assai
che vedi la brace rossissima
e se agiti la sigaretta
si creano giochi di luce
tipo come strisce luminose nella notte
hai presente?
puoi fare i cerchi
allora ho provato a fumare bendato
ma ho smesso subito
che mi sembrava di essere il condannato
a morte
che si fuma l’ultima sigaretta
anche se non so se il condannato a morte
prima di esser fucilato
l’ultima sigaretta se la fuma bendato
o la benda gliela mettono dopo
secondo me dopo
sarebbe meglio dopo
sarebbe meglio non esser fucilato
sarebbe meglio non fumare
sarebbe meglio non morire