"Il vero problema è che a partire dagli anni ‘80 l’industria editoriale ha iniziato a farsi guidare dal reparto vendite. E oggi ogni strategia viene impostata come se si dovessero vendere dei detersivi. Ma non è così. I libri sono un prodotto particolare. Un po’ come la moda. Sono rivolti a persone che hanno un certo livello di educazione e che leggono. Non ci sono molte persone che leggono. La maggior parte della gente se ne va in giro e litiga e cerca di fare dei soldi. Noi vendiamo libri. È un settore che ha dei limiti naturali. L’editoria non deve essere necessariamente supermarkettizzata".
sabato 30 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
Diego Fontana sugli infedeli
IO AMO GLI INFEDELI, GLI INFEDELI NON TRADISCONO MAI
Al catechismo ci insegnano a essere fedeli, impariamo presto ad amare i
cani perché sono fedeli, i genitori e la scuola ci insegnano il valore
della fedeltà, il tradimento è peccato, il tradimento è male, il
tradimento è un grave errore, gli impianti stereo devono essere fedeli,
bisogna essere fedeli alla linea e collezionare punti fedeltà e i
benzinai ci canticchiano che dobbiamo esser loro fedeli, la fedeltà
premia sempre, anche al cinema e al supermercato e se siamo bravi e
buoni e fedeli andiamo nel paradiso degli sconti. Ma io, ecco, io credo
che dovremo educarci al valore dell'infedeltà. Ci vuole coraggio a
essere infedeli e come la libertà, l'infedeltà richiede determinazione e
presenza a se stessi. Se imparassimo a essere infedeli compreremmo un
prodotto perché ci convince, non perché "è di marca", e non compreremmo
il cubo solo perché c'è una mela sopra, dal momento che il cubo è
oggettivamente un pessimo computer. Infedele è chi si è educato a
distinguere il contenuto dal contenitore, fedele è chi accetta un
contenuto perché è dentro a un contenitore. Infedele è chi ammette che
un referente del partito che ha votato e di cui possiede la tessera, è
in torto marcio, se pensa che sia in torto marcio. Infedele è il gatto,
che se è arrabbiato con te se ne va di casa anche per settimane,
consapevole di mettere a rischio la propria esistenza. Infedele vuole
provare, prima di allinearsi a un parere. Fedele è chi va a vedere un
film perché lo ha girato quel regista, infedele è chi va a vedere un
film che gli sembra interessante e poi scopre che lo ha girato quel
regista. Fedele è chi tradisce, perché il tradimento è l'altra faccia
della fedeltà. L'infedele no, l'infedele non tradisce mai. Non esiste il
concetto del tradimento per un infedele. Se un infedele sceglie di
vivere con una persona, significa che l'ha scelta con presenza a se
stesso, evitando di scambiare le forme per i contenuti, evitando di
allinearsi al parere comune. Non c'è persona di cui aver più fiducia,
che un infedele.
IO AMO GLI INFEDELI, GLI INFEDELI NON TRADISCONO MAI
Al catechismo ci insegnano a essere fedeli, impariamo presto ad amare i
cani perché sono fedeli, i genitori e la scuola ci insegnano il valore
della fedeltà, il tradimento è peccato, il tradimento è male, il
tradimento è un grave errore, gli impianti stereo devono essere fedeli,
bisogna essere fedeli alla linea e collezionare punti fedeltà e i
benzinai ci canticchiano che dobbiamo esser loro fedeli, la fedeltà
premia sempre, anche al cinema e al supermercato e se siamo bravi e
buoni e fedeli andiamo nel paradiso degli sconti. Ma io, ecco, io credo
che dovremo educarci al valore dell'infedeltà. Ci vuole coraggio a
essere infedeli e come la libertà, l'infedeltà richiede determinazione e
presenza a se stessi. Se imparassimo a essere infedeli compreremmo un
prodotto perché ci convince, non perché "è di marca", e non compreremmo
il cubo solo perché c'è una mela sopra, dal momento che il cubo è
oggettivamente un pessimo computer. Infedele è chi si è educato a
distinguere il contenuto dal contenitore, fedele è chi accetta un
contenuto perché è dentro a un contenitore. Infedele è chi ammette che
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in torto marcio, se pensa che sia in torto marcio. Infedele è il gatto,
che se è arrabbiato con te se ne va di casa anche per settimane,
consapevole di mettere a rischio la propria esistenza. Infedele vuole
provare, prima di allinearsi a un parere. Fedele è chi va a vedere un
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stesso, evitando di scambiare le forme per i contenuti, evitando di
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che un infedele.
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lunedì 25 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
domenica 17 novembre 2013
SCANNER
3 giorni di presentazioni di autoproduzioni scatenate.
Ci siamo andati con Costola, che si legge là sotto.
Bello.
Veramente.
Abbiamo anche parlato di scelta.
questo secolo
e il precedente
e il precedente
tutto gira intorno alla scelta
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via Pietro Fedele 54, 00179 Roma
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giovedì 14 novembre 2013
Intervista a me stesso
Cosa prevede la metodologia, la deontologia, l'etica giornalistica per benino quando si parla d'interviste?
1- conoscere la storia e il pensiero dell'intervistato
2- ottenere un appuntamento con l'intervistato per intervistarlo
Per questo io, con tutta una mia deontologia, ho deciso di aggirare questi due aspetti affaticanti del mestiere e rivolgere l'intervista a me stesso - da seduto e senza nemmeno un registratore.
INTERVISTATORE: buongiorno?
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): buongiorno
INTERVISTATORE: ho sete?
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): ho sete
INTERVISTATORE: che ore sono?
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): boh
INTERVISTATORE: andiamo a casa?
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): siamo già a casa
INTERVISTATORE: ho sonno
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): dormiamo
INTERVISTATORE: aspetta! ci metto una foto?
INTERVISTATO (CHE POI SON SEMPRE IO): dopo
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lunedì 11 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Poesie normali all'HulaHoop
Non so cos'è la cosa giusta questioni di tempistica questioni di saggistica questioni di marketing nella punteggiatura. Non so bene cosa convenga cosa non convenga. Una virgola ad esempio?,
Nel senso:
è forse troppo tardi per scrivere che domani ci sarà una lettura e presentazione e reading and presentation all'HulaHoop Club al Pigneto?
è forse troppo tardi per scrivere che il Pigneto è a Roma?
E che Via De Magistris è all'HulaHoop Club?
E come, in che modo, quanto, c'è da dire bravi all'HulaHoop Club compreso quel Carlo Sperduti? Sicuramente tanto, ma tanto quanto?
Cosa bisogna fare per essere chiari e precisi e inediti e puliti?
La lambada sicuramente no.
Quel che avremmo dovuto dire molto tempo fa è che il nostro plurale è esagerato e che questo blog è prevalentemente gestito perlopiù la maggiorparte delle volte sempre dalla stessa persona che è poi la persona di cui si potrà leggere qui sotto ed è la stessa persona che ha stampato un libricino di poesie e che lo porta in giro e lo legge pure ad alta voce.
Questa è la copertina quasi tutta bianca del libricino da cui si può pure leggere il nome dell'autore
Qui c'è l'evento facebook ma non ho voglia di capire se cliccandoci sopra poi chiunque nel mondo può andare a vedere oppure solo io:
E visto che non ho voglia di capire riporto copincollato l'evento facebook che ci fa paura da dire ad alta voce:
Dopo innumerevoli successi nel settore alberghiero, con parsimoniosa esagerazione, è finalmente tornato Filippo Balestra che, avvalendosi del suo noto maldischiena, ci leggerà le poesie normali.
Ecco,
in pratica è una lettura di poesie che però comincia così:
--- --- ---
Le poesie non lo decide nessuno cosa sono le poesie:
qualcuno mi ha detto
ehi,
questa è una poesia.
Qualcun altro mi ha detto
ehi,
questa non è una poesia.
Io non so
cosa poesia è
forse
l'importante
è andare a capo molto spesso.
--- --- ---
Thursday
Partly Cloudy 72°F / 57°FQuesta sopra invece è la data e la temperatura esterna che oscilla tra i 72 e i 57 e a me sinceramente sembrava un po' esagerato ma poi ho capito che erano non centigradi.E poi inoltre mi viene da dire un'ultima cosa riguardante la logica del buon giornalismo e la vecchia regola delle 5 W (cinque doppia v) che dice che nelle prime righe bisogna dire tutto e bene WHO WHERE WHAT WHY e un'altra W. Ecco, nemmeno stavolta ci son riuscito, ho scritto troppe cose all'inizio e cose scritte un po' male e che nemmeno si capisce cosa intendevo poi dire, c'ho messo pure la lambada, mi dispiace, la lambada non c'entra e non è nemmeno un riferimento interno ("umorismo domestico" diceva un mio amico e qui parte il riferimento vero che farà ridere una persona) lanciato a qualcuno con cui rido sempre a proposito della lambada, no, ho scritto lambada a caso per poi dilungarmi ulteriormente alla fine, ecco, quel che c'è da dire è che questo post non farà scuola di buon post se mai esisterà in futuro, e spero di no, una scuola de posts blogs.Come al solitoQuindiScusateUn post così lungo per una cosa così mi sembra un'esagerazione controproducente. Sì.Però poi la lettura dovrebbe venir bellina, quindi, se potete, venite, ecco, questo sì.
Comunque poi alla fine non abbiamo detto che è alle 18:30.
Ecco
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