non so in che occasione, per fortuna, non m'interessa la memoria a tal punto da volermi ricordare in che occasione, l'altro giorno, un'occasione che non ricordo quale, ma insomma l'altro giorno in una qualche occasione m'è venuta fuori la parola "inesorabile" e sis ente il fuoco che avanza da questa parola viene fuori tutto ciò che non può fare altro che fuoriuscire o anche entrare dentro come una lama anch'essa inesorabile e non ricordo adesso in che occasione m'è scappata questa parola, relativa a cosa, in che momento l'ho detta, ma sonon sicuro adesso che è soprattutto all'inesorabile che dovremmo pensare più spesso, viverci dentro, svegliarsi e l'inesorabile è già lì, appena poco fuori al respiro del nostro naso, e lo salutiamo, grazie inesorabile, prego, prima tu
giovedì 28 marzo 2024
sabato 23 marzo 2024
RADIO AUT, Pavia, EDITORIA FEROCE
💥 FIERA DEL LIBRO ED EDITORIA INDIPENDENTE
Sab 23.03 - H.15:00-23:00
Dom 24.03 - H.12:00-20:00
📌 Ecco il programma della due giorni:
| Sabato |
• 15:30 Inaugurazione della mostra "Preporno: erotismo queer tra fine XIX secolo e il 1969" con @wom_edizioni
• 17:00 Laboratorio di Graphic Journalism con @beccogiallo [max 10 persone: prenotazioni su WhatsApp al 0382 172 7973]
• 18:30 Laboratorio a partire dal libro "Tecnologie conviviali" di Carlo Milani, edito da @eleuthera_libriliberi
• 20:00 Presentazione di "La Boheme", uno studio sulla figura umana e la sua iconografia, edito da @cavie_project
• 21:30 Presentazione del libro "Ucraina" di @nonmipiaci, edito da @meltemieditore
| Domenica |
• 13:00 PRANZO POPOLARE
• 15:00 Presentazione e lettura ad alta voce per bambinə, con @spaziogiocopv, del libro "Una damigella NON in pericolo!" di Bethan Stevens, tradotto da Laura Fontanella ed edito da @settenove_ed
• 16:30 Presentazione del progetto @cronacheribelli
• 18:00 Poetry Slam
📚 Case editrici:
• @beccogiallo
• @blonkeditore
• @erisedizioni
• @eleuthera_libriliberi
• @wom_edizioni
• Stella*nera
• @quaderni_di_paola
• @cronacheribelli
• @zeroincondotta_edizioni
• @cavie_project
• @inchiostro.unipv
• @birdmen.magazine
🎨 Illustratorə:
• @wagyu_kun
• @_sereno.variabile
DUE LOCANDINE DEL READUEING
Cosa ci siamo permessi di fare, con Miladinovic, tutto dato per scontato, anche l'implausibile
sono rimasti dei segni per terra,
qui metto solo le terrificanti locandine da me disegnate
giovedì 14 marzo 2024
La realtà, Christophe Tarkos da Anacronismo, Tic Edizioni, trad. Michele Zaffarano
La realtà non inventa niente, sono io che invento tutto, sono io che mi devo inventare tutto, lei non sa fare niente, sono io che devo fare tutto per lei, lei è moscia, faccio tutto io, mi devo far carico io di lei, di quello che sa fare, lei non fa niente, non sa fare niente, si lascia andare, sono obbligato io a farla riemergere, a riprenderla, a riempirla, a rimetterla in piedi, a inventare, a scoprire le sue leggi, a creare le sue leggi di sana pianta, lei non è nemmeno capace di mettere la sua firma sulla più insignificante delle sue leggi, non è capace di crearsi da sola il più insignificante aspetto, il più insignificante rilievo, il minimo suono, sono obbligato io di articolarla tutta, lei è completamente inarticolata, moscia, invertebrata, scivolosa, stupida, non ha inventiva, sono obbligato io a fare collegamenti, lei non collega, rimane ebete, e moscia, e stupida, mette il segno, ma non sa mettere il segno, sono obbligato io a mettere il segno su tutto, lei non produce niente, scivola, non si mette a parlare, non sa parlare di niente, mi metto io a parlare di tutto, mi metto io a ripetere, a formare, a costruire, a dire, a modulare, a farla piegare, lei non si piega, non inventa, non ha inventiva, non è estranea, non sa cosa sia l'estraneità, tocca dirle tutto, mi metto io a dirle tutto, io a fare tutto, a farla riemergere, a riempirla, a ripeterla, la realtà non sa da che parte andare.
lunedì 11 marzo 2024
READUEING Balestra/Miladinovic (19/03 Lugano, 20/03 Milano, 21/03 Genova)
Sono felicissimo di fare insieme a Marko Miladinovic (che ha appena pubblicato, dopo lunga gestazione, il suo Libro Massimo di Poesia per Agenzia X)
sono felicissimo di fare un piccolo tour de READUEING,
il READUEING (parola che forse sappiamo come si pronuncia forse non sappiamo come si pronuncia e nemmeno cosa voglia dire, tra l'altro, sappiamo, anche se due o tre idee ce le avremmo pure, tra il ridurre e il rifare, dicevo, dicevamo, il READUEING, chiusa parentesi,) è qualcosa di non soltanto estemporaneo, nato al Circolo Gagarin di Busto Arsizio, voluto e rievoluto dalla BUG di Genova, grazie ad Alberto Nocerino, lo riproporremo un po' rielaborato e abbastanza consolidato in questi tre giorni futuri scritti su nel titolo del post ma anche qui
- 19 marzo Spazio L'ove, Lugano
- 20 marzo Corte dei Miracoli, Milano
- 21 marzo Spazio Lomellini, Genova, feat Tommaso Rolando
Perché vengo qui a scriverlo? Per portarci avanti con i tempi, e mettere questa locandina senza data e senza luoghi, che è anche in parte una nostra potenziale e inesauribile scaletta, in parte è una locandina, volendo, in parte probabilmente ne dovremo fare un'altra, ma non è detto, a me questa piace molto, con foto fatta mentre pensavamo ad altro, sui gradini de San Lorenzo, qui a Genova, ciao
giovedì 7 marzo 2024
Al TIQU di ieri (e l'appartenenza e l'inappartenenza)
Mi veniva da fare un grande discorso sull'appartenenza, sul sentirsi di Genova, e in particolare della Maddalena, ma anche sul sentirmi di Camogli, e in particolare della Pissorella, e di come sembri incredibile il fatto che spesso ci si possa proiettare altrove, ad esempio nelle parole, parole senza segno ma giusto un filino di senso di cosa che viene fuori da dire, e mi piace anche così, senza bandiere, nella più totale inappartenenza in uno spazio bianco non semantico.
Esagero, volevo soltanto mettere le foto dell'altro giorno e dire di come a un certo punto mi sono sentito veramente DI un posto,
Grazie all'associazione AMA, della Maddalena, e al Teatro TIQU, sempre per questa doppia presentazione che con Carlo Martello (FF), è diventata anche tripla e quadrupla ben oltre al Diario Involontario e al Troppo, s'è parlato anche di tutto e di tutt'altro, giustamente, pure, metto le foto fatte da Luisa Stagi, per non perderle,
mercoledì 6 marzo 2024
Gli appunti di oggi per stasera (minimi e non condivisibili)
Un'operazione evoluzione che deriva sempre dal concetto di
CONVERSAZIONE COME SPORT ESTREMO
per poi dunque spostarsi muoversi verso una nuova direzione e cioè
LO SPORT ESTREMO DEL PENSIERO, praticarlo
quindi vivere sui bordi, sui limiti esterni estremi del pensiero
(CONOSCO I MIEI LIMITI MA NON SO COSA C'è DENTRO)
PRATICARE IL FUORIPISTA DEL PENSIERO CERCARE IL FUORIPISTA
quindi DISCESA LIBERA
quindi CADUTA LIBERA
quindi SFRACELLARSI e RICOMPORSI
SFRACELLARSI e RICOMPORSI
si diventa altro rimanendo // SEMPRE DIVERSI
TENERE A SE STESSI SENZA ATTENERSI
COERENTI, Sì, MA DOPO
VERTICALITà
(estenuarsi, perdere le forze, scrivere con le vertigini mentre si sta per svenire)
buttare via tutto
buttarsi a capofitto in quel che non si sa che si sta per scrivere/dire
MA
ORIZZONTALITà,
(per lo spazio del pensiero che si indaga)(pensiero unidirezionale ma che proviene e va tutte le parti)
lunedì 4 marzo 2024
DOPPIA PRESENTAZIONE AL TEATRO TiQu della Maddalena qui in Genova
un capolavoro dietro l'altro
ieri non mi veniva in mente mi ero dimenticato la parola che si contrappone laterale a coraggio ed era, la parola, me l'ha ricordata Andrea, era incoscienza, ecco, e questo è perché stiamo sempre costantemente dimenticando tutto, ovvio, tutto stiamo dimenticando e ci capita di ricordare solo quel che ci viene in mente.
Le emozioni invece affiorano e le opere d'arte, pensavo, scaturiscono, e i capolavori vengono fuori come respiri, un capolavoro dietro l'altro soltanto respirando, pensavo, eccola lì l'arte che si manifesta ecco un capolavoro eccone un altro, un capolavoro dietro l'altro, girando l'angolo ecco un altro capolavoro, dietro a ogni passo anche senza camminare, soltanto respirando vengono fuori capolavori dalle nostre mani dai nostri occhi mentre guardiamo il fuori vengono fuori capolavori
domenica 3 marzo 2024
CHE LE POESIE VADANO DA SOLE - "Felicità rivoluzione", Carlo Molinaro
CHE LE POESIE VADANO DA SOLE
Ieri, 2 marzo 2024, alla manifestazione in piazza Castello contro un massacro di affamati in Palestina, si è avvicinato un ragazzo:
- Tu sei Carlo, vero?
- Eh... sì.
- Non ci conosciamo, ma ieri al Kontiki abbiamo letto una tua poesia, all'incontro di Fridays for Future, una bellissima che mi piace tantissimo, "Felicità rivoluzione".
- Ah, bene...
- Niente, ti ho visto e volevo dirtelo.
Sono contento, è bello che le poesie vadano da sole in luoghi belli, è particolarmente bello per me che vivo molto in un mio mondo in disparte, non sono presenzialista né promotore né spingitore e non vorrei mai esserlo.
Ricordavo vagamente, molto vagamente, quella poesia, non ricordavo dove, come, quando l'avessi scritta, né veramente che cosa ci fosse scritto, avevo solo una vaga sensazione che esistesse. Ricordo pochissimo le mie cose.
Stamattina ho provato a cercarla e non è stato facile. Alla fine è saltata fuori, è nel libro "Una città" del 2010 (libro esaurito e l'editore si è estinto). Bene. Qualcuno ce l'aveva ieri al Kontiki, e l'ha letta. Il Kontiki è un bel circolo (via Cigliano 7, Torino) che ha preso il posto di un precedente bel circolo estinto (Il molo di Lilith) e ospita spesso iniziative ecologiste.
Eccola, fotografata dal libro.
venerdì 1 marzo 2024
sono onde le montagne d'altronde
L'abbiamo detto anche ieri sera, le montagne sono onde, il tema delle montagne è un tema ricorrente, non lo era mai stato prima, sono venuto qui a scrivere altre cose, non queste, ma le montagne sono sempre un tema ricorrente, sono onde le montagne, d'altronde, anche la parola d'altronde sembra fatta apposta per questa frase, non credo sia mai stata usata in modo più giusto azzeccato sensato acccorto accorato, la parola d'altronde, le montagne sono onde e ci stanno a spiegare che ha molto senso mettersi lì a guardarle e capire che ci siamo inventati di tutto, soprattutto le montagne se ti metti lì tra la notte e il giorno in silenzio le puoi vedere respirare, diventano grandi e diventano piccole e si spostano e se ne vanno e ti distrai un attimo e non ci sono più montagne non c'è più nessuno ma dove sono andati, ti dici,