Volevo fare tre post per far vedere che sono molto attivo nel blog e far vedere che sono uno che mette tre post in pochissimo tempo che si dà molto da fare.
Invece alla fine ho deciso che ne metto uno, per comodità e per non confondermi, ché io sono uno che sa confondersi anche da solo e anche se a un certo punto ho tutto ben chiaro quel che s'ha da fare, basta poco, un filo che mi esce dalla maglietta, un'unghia sporca che non capisco, basta poco che alla fine son di nuovo confuso come prima... ma questo non c'entra perché son qui non per svergognarmi bensì per scrivere delle cose che riguardano i programmi prossimi di questo futuro così ferocemente mio, questo futuro che mi riguarda a me e che intanto vi metto qui per proporvelo, sottoporvelo un pochino, questo mio futuro, alla vostra attenzione, ovviamente, umilmente, sempre vostro, etc:
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La Poethree Slam.
Qui andiamo a Galbiate, in provincia di Lecco, attaccato a Lecco, è un paesino sul lago di Como che è anche lago di Lecco e lago di Garlate. Fossi in voi non ci capirei niente, di qual è questo lago, fossi in voi ma soprattutto fossi in me, che di laghi son proprio inesperto, mi fan più paura i laghi che, ad esempio, uno tsunami, nonostante che ultimamente sogno spesso quest'ondona che porta via tutto, vabbé.
Andremo all'Herba Monstrum Pub e faremo una poetry slam a tre, come ne abbiamo già fatte in passato, di solito ne vien fuori una proprio bella serata e in questo casa ci sono Paolo Agrati, Mario Frighi e ScartyDoc, e insomma, dovrebbe infatti venirne fuori una bella serata di poesia piuttosto spintarella.
Per me chiamarlo Poethree Slam è un'idea di ScartyDoc che effettivamente ha spesso di queste idee.
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Il giorno dopo ci sarà un incontrone all'Università d Genova, con Umberto Fiori che affronterà questo tema che a me piace tantissimo e son curioso proprio di ascoltare: il tema è Capire male, lo metto in grassetto perché mi pare ne valga proprio la pena. Poi noi dopo leggeremo delle nostre poesie dimostrando al mondo in che modo noi non abbiamo capito, come abbiamo fatto a non capire e consigliamo gli studenti, li indirizziamo verso la giusta strada della malacomprensione, del tutto sbagliato, del farlo apposta involontariamente, (quest'ultima non so se c'entra). Dico "noi" che leggeremo e con noi intendo Cecilia De Angelis e Jacopo Ramonda. E son contento proprio, devo dire.
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Il giorno dopo ancora, e siamo a sabato 23, ci sarà al Buridda, il centro sociale di Genova che è stato sgomberato da una parte ma che adesso è da un'altra parte e son contento, ci sarà una cosa che non so se è mai stata fatta prima. Questa cosa si chiama Pugni e Poesia.
In pratica succede che ogni anno le palestre popolari di boxe si radunano per scontrarsi un pochino e per stare insieme e quest'anno è la Pim Pum Pam Social Boxe di Genova a organizzare il raduno (e dal nome direi che è gente molto seria che ama lo sgorgare del sangue sulle guance in generale e sui volti di tutti possibilmente molto spesso).
Mi sa che è il primo anno che Genova ospita le altre palestre (da Milano, Bergamo, Bologna, Torino e Saint Étienne di sicuro, altre anche mi pare, ma bene non so, scusate) e comunque si è deciso di buttare i poeti in pasto al pubblico della pugilato: ancora si deve ben stabilire ma in pratica succederà che ogni tot incontri due poeti saliranno sul ring e si sfideranno. Riuscite a immaginare cosa potrebbe succedere? Io no, per questo non vedo l'ora di partecipare e vedere come va a finire, con tutto quel sangue.
Quest'evento si svolgerà all'nterno di un altro eventone che è l'ArtCore2015#3, un DIY Fest organizzato dal Buridda dove si potranno trovare un sacco di cose, autoproduzioni varie e pazzescherie tipiche...
Non so se ho mai scritto così tanto per un post solo, di solito a un certo punto faccio dei bei copiaincolla collaudati, invece in questo caso ho proprio scritto tutto e così tanto che adesso andrò a dormire per sei anni, mi metto a sognare un probabile romanzo imminente di qualcun altro.
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E invece un'ultima cosa che volevo dire, anche guardando le altre cose che succedono in giro per l'Italie, è che nonostante il momentaccio storico che stiamo attraversando, e forse proprio grazie a questo momentaccio, forse alla fine un minimo di rivoluzione culturale ce la stiamo facendo a farla. Magari una rivoluzione culturale fatta male, di quelle che poi dici sì vabbé, una rivoluzione culturale che comunque poi quando spegni la luce non si vede niente, illuminati poco, illuminati male con un neon fastidioso e rumoroso che non rimane bene acceso, ma alla fine un minimo di rivoluzione culturale, per me...
e a volte mi viene da pensare che dovremmo tutti ringraziare la televisione che negli ultimi anni fa talmente schifo che molte persone sono riuscite ad accorgersene, che la televisione fa schifo, e molte persone alla fine escono di casa e vogliono un po' vedere alla fine che cosa fanno gli altri esseri umani, insomma non lo so, dobbiamo ringraziare la televisione.
Ma forse sono io che sono ottimista. Forse dovrei guardare più televisione.