lunedì 28 maggio 2012

B.I.R.R.A. statistiche


La maggior parte dei membri della Casa Editrice Gigante perdeva tempo a inventarsi malattie stagionali ma nella stagione sbagliata perdendo quindi, oltre al tempo, anche credibilità riguardante la capacità dell'uso del calendario.
Quindi non abbiamo potuto partecipare o presentarci al B.I.R.R.A. ma possiamo comunque godere di queste belle statistiche, belle anche da guardare, dalle quali si evince, si evince bene, che l'anno prossimo speriamo di tornare con la nostra Costola, com'è stato bello per l'anno 2011 (sempre dopo Cristo, sempre secondo i calendari).
Cliccate sull'immagine per vedere benino:

C'è da dire però, che quelli del Bartleby sono bravi!

martedì 22 maggio 2012

Atti Impuri 4 - presentazione a Milano


Friday, May 25, 2012

Libreria Popolare - Via Tadino 18, Milano

Presentazione a cura del collettivo letterario torinese Sparajurij
Interventi e reading degli autori: Andrea Tarabbia, Stefano Massaron, Giorgio Falco, Marco Rossari, Matilde Quarti, Elena Mearini.

Dopo il successo del blog (www.attimpuri.it) e delle prime tre uscite cartacee, No Reply è lieta di invitarvi alla presentazione del quarto numero del periodico letterario Atti Impuri, a cura del collettivo torinese Spara Jurij. Questa quarta uscita raccoglie opere di prosa e poesia di scrittori italiani noti ed emergenti, una panoramica della letteratura iberica, nonché testi dell'autore francese Julien Thèves, del russo-siberiano Vadim Mesjac e un lungo poemetto di John Giorno. L'incontro sarà moderato dagli autori del collettivo letterario Sparajurij e saranno presenti con letture e interventi gli autori: Giorgio Falco, Andrea Tarabbia, Marco Rossari, Stefano Massaron, Matilde Quarti, Elena Mearini.
Un'occasione per conoscere un progetto che getta uno sguardo nuovo e particolare sulla letteratura italiana e mondiale.

lunedì 21 maggio 2012

Pulp - Bukowski - Lo sai

   Nessuno aveva bussato alla mia porta con nuovi lavori da fare. Andava bene. Era il momento di tirare le somme, di fare una valutazione. In definitiva avevo fatto quasi tutto quello che avevo avuto intenzione di fare, nella vita. Avevo compiuto qualche buona mossa. Di notte non dormivo per la strada. Certo, c'era moltissima brava gente che ci dormiva. Non è che fossero degli scemi, solo non si adattavano al macchinario di cui c'era bisogno al momento. E quei bisogni continuavano a modificarsi. Era un quadro a fosche tinte, e se di notte ti ritrovavi a dormire nel tuo letto già quella era un bella vittoria sulle costrizioni. Ero stato fortunato, ma alcune delle mosse che avevo compiuto non erano state del tutto immediate. Ma in definitiva il mondo era piuttosto orribile e spesso mi sentivo triste per la maggior parte della gente che ci viveva.
   Be', al diavolo tutto. Tirai fuori la vodka e ne bevvi un sorso.
   Spesso le parti migliori della vita erano quando non facevi assolutamente niente, stavi solo a rimuginare, a riflettere. Voglio dire, mettiamola così: voi immaginate che niente abbia senso, ma non può essere che tutto sia così, perché vi rendete conto che non ha senso e questa vostra consapevolezza gli dà quasi un senso. Avete capito quello che intendo? Un pessimismo ottimistico.

venerdì 18 maggio 2012

Brian Dettmer

Questo ragazzo continuava a usare i libri in modo sbagliato e la maestra gli diceva Uè, sei distratto, guarda che i libri non si usano così, ma lui niente, continuava a usare i libri in modo sbagliato e la maestra tornava lì e gli diceva Ué, sei distratto, guarda che i libri non si usano così, ma lui niente e continuava a usare i libri in modo sbagliato e la maestra ogni tanto passava a tentare di spiegare un ulteriore qualcosa ma lui non aveva mai ascoltato e si chiedeva perché mai avrebbe dovuto cominciare ad ascoltare proprio in quel momento, che invece era concentratissimo a fare quell'altra cosa

mercoledì 16 maggio 2012

Darsi da fare / Farsi da dare

Ciao Paolo, scusa se ti ho preso il post per farci un post!



pubblicazione - davanti
pubblicazione - dentro
pubblicazione - dietro

venerdì 4 maggio 2012

Elementari

"la mutazione metafisica operata dalla scienza moderna si porta dietro l'individuazione, la vanità, l'odio e il desiderio. Di per sé il desiderio - contrariamente al piacere - è fonte di sofferenza, di odio, e di infelicità. E, questo, tutti i filosofi - non solo i buddisti, non solo i cristiani, ma tutti  i filosofi degni di questo nome - l'hanno capito e insegnato. La soluzione di utopisti - da Platone a Huxley passando per Fourier - consiste nell'annientare il desiderio, e le sofferenze connesse, organizzandone l'immediata soddisfazione. All'opposto, la società erotico-pubblicitaria in cui viviamo si accanisce a organizzare il desiderio, a svilupparlo fino a dimensioni inaudite, al tempo stesso controllandone la soddisfazione nel campo della sfera privata. Affinché la suddetta società funzioni, affinché la competizione continui, occorre che il desiderio cresca, si allarghi e divori la vita degli uomini". Si asciugò la fronte, sfinito; non aveva toccato cibo. [...] "In realtà, annientata dall'evidenza della morte materiale ogni speranza di fusione, la vanità e la crudeltà, non possono non svilupparsi. In compenso," concluse bizzarramente, "possiamo dire altrettanto dell'amore.

Da "Le particelle elementari" di Michel Houellebecq.

giovedì 3 maggio 2012

Duchamp ladro, ladro come duchamp


"Marcel."
"Spegni la luce mamma..."
"C'è un cesso in sala."
"Come come?"
"Ho detto che c'è un cesso in sala."
"Strano."
"Cosa vuol dire 'Strano'?"
"Beh, dovrebbe essere nel cesso, il cesso."
"Dice papà che l'hai portato tu 'stanotte."
"Ah,"
"Lo butto via, fa schifo."
"No no aspetta, forse volevo farci qualcosa."
"Lo butto via."
"Nooo, parliamone più tardi, adesso vorrei dormire ancora un po'..."
"..."
"Mamma,"
"Dimmi."
"Che ore sono?"
"Hai perso un'altra volta l'orologio?"
"No, te lo giuro, questa volta, te lo giuro, si è sciolto."
"Quello è Dalì, cretino."
"Scusa mamma..."