mercoledì 30 settembre 2009

Baudelaire


Come diceva Baudelaire:

"Ehi, io non dicevo così".

In foto: Baudelaire mentre si arrampica.

lunedì 28 settembre 2009

Palazzi

Ho pensato che la casaeditricegigante è un palazzo gigante che contiene altri palazzi. E quando varchi una porta d'ingresso ti rendi conto che potrebbe essere un'uscita di sicurezza. E non capisci se per la tua sicurezza conviene stare dentro o stare fuori. Quel che è certo è che il cielo non si vede.

E qui ci vorrebbe una foto di un cielo che non si vede. Mmm. Pensarci.

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Ho trovato una foto che non si vede. Perfetto.

domenica 27 settembre 2009

Dedicato a mia madre

- Mamma, ho perso il blog.
- Il blog? E cos'è?
- Quella cosa su cui scrivo.
- Ah, te l'ho messo su un altro server. Lì mi dava fastidio.
- Ma mamma, che problemi ti dava?
- Non lo so. Sei tu che lasci sempre le cose a mezzo.

venerdì 25 settembre 2009

Caucaso Experience



giovedì 1 – venerdì 2 – sabato 3 OTTOBRE

VIA CAPO DI LUCCA 12/a

RETROSPETTIVA CAUCASO – LAND\TERRITORIO

ansuini – bianchi – bontà – brochendors bros. – corsini – cremonini – croci – di maria – gemmi – leoni – marmiroli – masi – massari – migliore – tarantino

ingresso libero

mercoledì 23 settembre 2009

In viaggio

Tutto lo staff della casaeditricegigante è adesso in viaggio verso la toscana. verso quel posto che ho messo nel post

adesso non c'è tempo per la storia dell'uomo che stava per starnutire.

lunedì 21 settembre 2009

Manganelli per tutti



Questo è il numero 83 dei cento racconti in Centuria, di Giorgio Manganelli, scrittore che stimo molto e che credo non sia ancora morto. Se passasse di qua gli direi: grande Giorgio, mi piace come scrivi. Consiglio a tutti di comprare 'sto libro. Il mio è edito da Adelphi, non so se ne esistono altre edizioni più economiche di questa (25 Euro belin).
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I due amici sono legati da una particolare forma di complicità: il primo crede di essere un maniaco sessuale, il secondo di essere affetto da mania omicida. Questa condizione, di per sé tutto fuorché noiosa, è complicata dal fatto che entrambi si giudicano degli esteti e quindi dei contemplatori della propria mania. Ne deriva che il maniaco sessuale è di una singolare castità, e il maniaco omicida di una innaturale ma elegante mitezza. Infatti, ciascuno dei due ha delegato all'altro il compito di perseguire la propria mania: per cui tocca al maniaco sessuale soddisfare la mania omicida dell'amico, e al maniaco omicida di vivere la mania sessuale del compagno.
Naturalmente il maniaco omicida nella veste di maniaco sessuale è del tutto inetto, cosa che l'amico sa perfettamente; allo stesso modo il maniaco sessuale non sarebbe capace di compiere il più modesto e ovvio degli omicidi. Pertanto, essi han deciso di farsi credito: il maniaco sessuale chiede al maniaco omicida di compiere una qualche efferatezza, ed egli acconsente; nel giro di ventiquattròre torna a rapporto, raccontando di stupri, orge, giovinette umiliate: naturalmente egli non ha fatto nulla di tutto ciò, solo l'idea gli fa orrore, e se vedesse una dama minacciata da un bruto accorrerebbe in sua difesa come un cavaliere; ma per l'affetto che lo lega all'amico, egli è disposto a fingersi abbietto delinquente; in cambio, il maniaco sessuale uno dei prossimi giorni gli descriverà minutamente un terribile e ingegnoso delitto, compiuto in circostante talmente sottili e fantasiose, oltre che improbabili, che nessun giornale ne recherà notizia, se non con anni di ritardo. In tal modo, il maniaco omicida passa alcuni giorni di perfetta letizia, e fa la carità ai poveri e offerte alla parrocchia, in ringraziamento per aver incontrato un così caro amico. In realtà, ciascuno sa che l'amico è del tutto innocente, ma si rende conto che una amicizia tra due innocenti non sarebbe adeguata dagli abissi della loro anima; pertanto essi hanno deciso, segretamente, che ciascuno dei due sarà l'anima nera dell'altro, giacché solo in questo modo essi possono coltivare una delicata, sollecita, attenta amicizia.
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Comunque Manganelli è morto. Mi dispiace. Anche a Calvino dispiacerebbe, se fosse vivo.

domenica 20 settembre 2009

Domenica

Arriva questo in Casa Editrice Gigante. Noi si faceva un brainstorming sui brainstorming.
Arriva questo, fuori piove, lui tutto bagnato. Ci dice che ha un manoscritto. Scritto non a mano. E ci dice che è molto interessante la storia di 'stoquì.
Ci dice che è un romanzo d'amore. Ci dice che è un romanzo di guerra. Ci dice che è un romanzo giallo. Ci dice che è un romanzo d'attualità. Ci dice che è un romanzo storico. Ci dice che è un romanzo d'avventura lento. Ci dice che è un romanzo legal thriller. Ci dice che un romanzo da un milione di pagine vendute. Ci dice poi altre cose relative a questo romanzo.
Ma noi non lo stavamo ascoltando perchè facevamo il brainstorming.
Peccato.
E poi oggi è domenica cazzo.

sabato 19 settembre 2009

Domenica


La Casa Editrice Gigante non ha tempo di scrivere un post di domenica... di domenica bisogna riposare, bisogna oziare perchè poi lunedì si va a lavoro e quindi non si può scrivere un post se dobbiamo oziare visto che poi lunedì bisogna andare a lavoro.

Max Stirner ne "L'unico e la sua proprietà"

"Perciò il liberalismo umanitario dice: voi volevate il lavoro; benissimo, anche noi lo vogliamo, ma lo vogliamo in misura completa. Noi non lo vogliamo per guadagnare ore d'ozio ma per trovare in esso stesso ogni soddisfazione. Noi vogliamo il lavoro perchè esso è il nostro sviluppo personale"

Se ne dicono di cazzate.
Se ne postano anche.
okok me ne vado

Che poi oggi non è domenica

venerdì 18 settembre 2009

Imbarazzo Pinochet



In questo momento sono impegnato a studiare la storia di Pinochet. L'altro giorno entra Beppe e mi dice:
- Pinochet? la conosci la storia di Pinochet?
- No ma se vuoi posso dirti qualcosa sui Wu Ming, collettivo di scrittori che probabilmente parlano anche di Pinochet.
- Ok, ma Pinochet di per sé? Non sai dirmi nulla a riguardo?
- No, mi dispiace.
- Beh, allora studia Pinochet cazzo. È giusto sapere qualcosa di Pinochet ogni tanto.
Mi dispiace. In foto Ho Chi Minh.

giovedì 17 settembre 2009

Intervista a William Burroughs.



Dopo avere citato William Seward Burroughs, non posso fare altro che intervistarlo per chiedergli cosa ne pensa della recente collaborazione con la casa editrice gigante. Mi accoglie nel suo salotto di terracotta con la pipa e un metro da sarto. Io mi comporto con grazia e disinvoltura.

- Buonasera William.
- Buonasera. C'è qualcosa che non va agente?
- Dove hai lasciato la macchina ierisera?
- Purtroppo, agente, la mia risposta sarebbe un'opinione.
- Sono tua nonna, cretino.
- Nonna! Che ci fai con una sacchetto della spesa in testa? Sei tutta bagnata!
- Fuori piove cretino dove cazzo hai lasciato la macchina?

mercoledì 16 settembre 2009

I partiti di Interzona


Dopo anni e anni di blog editing sono dunque arrivato a usare i file jolly: questo è un pezzo di Burroughs, anche lui ha scritto per la casa editrice gigante ma se glielo chiedete non se lo ricorda. Se glielo chiedete lui dice che non ha mai scritto un bel niente per nessuno, credo. Comunque è morto quindi nessun problema, non potete chiederglielo.
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I partiti di Interzona – Tratto da “Pasto Nudo” di William S. Burroughs. Trad. It. Franca Cavagnoli
Una parola adesso sui partiti di Interzona...
Risulterà subito chiaro che il Partito Liquefazionista è, a eccezione di un solo uomo, interamente composto da gonzi, senza che sia chiaro fino all’assorbimento finale chi è il gonzo di chi... I Liquefazionisti sono dediti a ogni forma di perversione, specie le pratiche sadomaso...
In generale i Liquefazionisti sanno come stanno le cose. I Trasmettitori, d’altro canto, sono tristemente famosi per lal loro ignoranza della natura e dello stato terminale della trasmissione, per i loro modi barbari e ipocritamente sicuri di sè, e per l’idrofobo timore nei confronti di ogni fatto. E’ stato solo l’intervento dei Fattualisti a impedire ai Trasmettitori di far internare Einstein e distruggenrne la teoria. Si può dire che solo pochissimi Trasmettitori sanno quel che fanno e questi Trasmettitori al vertice sono gli uomini più pericolosi e crudeli sulla faccia della terra... All’inizio le Tecniche di Trasmissione erano assai grezze. Dissolvenza. Conferenza Nazionale di Elettronica di Chicago.
I Congressisti si stanno infilando il soprabito... L’oratore parla con voce piatta da commessa:
“Prima di concludere vorrei esprimere un ammonimento... L’estensione logica della ricerca encefalografica è il biocontrollo, vale a dire il controllo del movimento fisico, dei processi mentali, delle reazioni emotive e delle impressioni apparentemente sensoriali per mezzo di segnali bioelettrici iniettati nel sistema nervoso del soggetto”.
“Sempre più spassoso!” I Congressisti escono in fila indiana sollevando nugoli di polvere.
“Poco dopo la nascita un chirurgo potrebbe installare delle connessioni nel cervello. Si potrebbe inserire un radioricevitore in miniatura in modo che i Trasmettitori controllati dallo Stato possano controllarlo a loro volta”.
La polvere si posa nell’aria senza un alito di vento di un ampio atrio vuoto – odore di ferro caldo e di vapore; un radiatore canta in lontananza... L’Oratore rimescola le note e soffia via la polvere...
“L’apparato di biocontrollo è un prototipo di controllo telepatico a senso unico. E’ possibile rendere il soggetto sensibile al trasmettitore per mezzo di farmaci o altri processi senza dover installare necessariamente un apparecchio. Alla fine i Trasmettitori useranno esclusivamente la trasmissione telepatica... Avete mai cercato di capire come funzionavano i codici Maya? Io me l’immagino così: i sacerdoti – circa l’un oer cento della popolazione – realizzavano trasmissioni telepatiche a senso unico fornendo istruzioni ai lavoratori su cosa sentire e quando... Un trasmettitore telepatico deve trasmettere sempre. Non può mai ricevere perchè se lo facesse vorrebbe dire che qualcun altro con sensazioni proprie potrebbe comprometterne la continuità. Il trasmettitore deve trasmettere sempre, ma non può ricaricarsi sempre per mezzo del contatto. Prima o poi non ha più sensazioni da trasmettere. Non si possono avere sensazioni da soli. Non da soli come lo è il Trasmettitore – e, capirete, ci può essere soltanto un Trasmettitore in un unico spazio-tempo... Alla fine lo schermo si spegne... Il trasmettitore si è trasformato in un centopiedi... Così arrivano giustamente i lavoratori, gli danno fuoco ed eleggono un nuovo Trasmettitore con il consenso di tutti... I Maya erano limitati dall’isolamento... Ora un solo Trasmettitore potrebbe controllare l’intero pianeta... Come vedete il controllo non può mai essere un mezzo per perseguire un fine pratico... Non può mai essere un mezzo per perseguire qualcosa che non sia un controllo maggiore... Come la droga...”.

martedì 15 settembre 2009

Quel che volevo dire


E' che non si possono fare i blog, anche se blog di case editrici, senza mettere un link ogni tanto.
Allora ne metto uno a casaccio, tanto per fare...:


con foto, per esplorare la multimedialità

lunedì 14 settembre 2009

Casa Editrice Gigante online sul blog

Ciao.
Sono la Casa Editrice Gigante.
Spacco i culi.
Dico anche le parolacce.
Ho venduto centinaia di migliaia di libri senza pagine e con la copertina colorata.
Quel libro è ancora sulla bocca di tutti.
E anche quell'altro.
Quando decido che un libro è un best-seller quel libro diventa un best-seller. Quando decido che Peter Sellers è una ballerina, lui diventa una ballerina. Lo fa per me.
Che ho aperto il blog della casaeditricegigante che d'ora in poi dovrò trovare un'abbreviazione.
Che ho tredici scrittori morti e altrettanti vivi che devono parlare delle loro produzioni postume.
E ho altre impellenze ancora.
Tipo un blog.
O no.
O.