mercoledì 26 gennaio 2011

Carlos Fuentes Sporcaccione

Fuentes guarda all'Italia stupefatto.
 Sempre.
Poi a volte attonito, spesso.
Dall'introduzione di "Geografia del romanzo" di Carlos Fuentes (1993):

"Oggi, nelle baracche dello stato di Veracruz abbondano le antenne paraboliche che offrono al più umile dei contadini la libertà di scegliere fra ottanta programmi televisivi in tutto il mondo e un campionario femminile che va dalla signora Tatcher a Cicciolina. Non mi soffermerò a discutere se questo fatto sia positivo o negativo per il tagliatore di canna di Veracruz che ha spesso il televisore ma non ha l'acqua potabile. Vorrei mettere a confronto, rapidamente, la facilità e l'abbondanza dell'informazione e la miseria della vita con l'ignoranza diffusa che separa le culture nei paesi della prospera e unita Comunità Europea: gli inglesi disprezzano la cultura in vigore in Francia, i francesi ignorano la cultura spagnola, gli spagnoli disconoscono la cultura scandinava e gli scandinavi poco sanno dei movimenti della cultura italiana, escludendo, forse, quelli della pornodeputata summenzionata."

Ci chiediamo cosa intendesse questo Fuentes con "movimenti della cultura italiana"

In foto: un'altra delle inarrestabili donne nude (o in procinto di spogliarsi).

martedì 25 gennaio 2011

Concorsi letterari, finalmente!

Casa Editrice Gigante, da sempre attenta agli autori emergenti, da sempre attenta alla letteratura della scrittura, da sempre attenta alla scrittura deduttiva, allo spontaneismo calmierato ha delegato a chi di dovere l’istituzione della COLLANA DEI CONCORSI scritto però più grande qui sotto:

COLLANA DEI CONCORSI

Collana dei concorsi si propone di dare la possibilità a chi fa della scrittura la propria scrittura, a chi intende ancora la possibilità come concreta, possibile, a chi non è che è finito a pensare che vabbè.
Dare la possibilità, dicevo, di essere valutati da un team di esperti e fare parte della nostra Antologia Di racconti di prossima Pubblicazione “ Antologia Di Pubblicazione”.

Il progetto si srotola lungo diversi concorsi per elaborati scritti di durata mensile: concorsi per grafomani, insomma.
Il tema del concorso non è libero e non  verrà comunicato, gli elaborati fuori tema non saranno presi in considerazione né restituiti: non vi rimandiamo indietro il file, che ve ne fareste?
La lunghezza di ogni elaborato dev’essere compresa tra la frase di senso compiuto e il numero di battute che la bontà del testo invoglia a leggere.
I testi devono essere inviati senza titolo né motto né tantomeno breve presentazione dell’autore: il testo deve, da solo, fare tutto: un buon testo è in grado di camminare con le proprie gambe, senza sì, no, sì.
Il testo deve avere le gambe.
Il concorso dura un mese, ciascuno, premiazione inclusa.
Fate presto e aspettate il prossimo

domenica 23 gennaio 2011

Trilussa ~ La gente ~ L'omo finto


Dice che un giorno un Passero innocente
giranno intorno a un vecchio Spauracchio
lo prese per un Omo veramente;
e disse: - Finarmente
potrò conosce a fonno
er padrone der monno! -
Je beccò la capoccia, ma s'accorse
ch'era piena de stracci e de giornali.
Questi - pensò - saranno l'ideali,
le convinzioni, forse:
o li ricordi de le cose vecchie
che se ficca nell'occhi e ne l'orecchie.

Vedemo un po' che diavolo cià in core...
Uh! quanta paja! Apposta pija foco
per così poco, quanno fa l'amore!
E indove sta la fede?
e indove sta l'onore?
e questo è un omo? Nun ce posso crede...
Certe vorte, però, lo rappresento,
disse lo Spauracchio - e nun permetto
che un ucello me manchi de rispetto
cór criticamme quello che ciò drento.
Devi considerà che se domani
ognuno se mettesse a fa' un'inchiesta
su quello che cià in core e che cià in testa,
resteno più pupazzi che cristiani.

giovedì 20 gennaio 2011

Voici La Bombe al Bartleby

Domenica 23 Gennaio verso le 19.00 al Bartleby

Viaggio attraverso l'evoluzione di dieci anni di case editrici clandestine fra Roma, Bologna e Livorno.
Smith & Laforgue, Ifiglibelli, Biblioteca Clandestina Errabonda e Libera Stamperia Wang.
Presentazione del progetto VOICI LA BOMBE - pratica urbana per la diffusione gratuita della poesia - a metà strada fra street art e Free Press. Interviene Alessandro Ansuini e saranno presenti altri autori di Voici la Bombe.
Expo Fotografica + Installazione video di Alessandro Ansuini

http://voicilabombe.altervista.org/

venerdì 14 gennaio 2011

Corso di Scrittura Creativa di Charles Bukowski

Era da mesi che il nostro inviato ma sprovveduto cercava di riuscire ad arrivare a casa di Bukowski per farsi fare un bel corso accelerato di scrittura creativa. Infatti arriva. E cosa vede? Bukowski in giardino che taglia le rose con una delicatezza inappropriata, o almeno inappropriata se ti aspetti di vedere uno che si rotola nel suo vomito.

- Signor Bukowski, buongiorno.
- Buongiorno ragazzo. Desidera?
- L'ho contattata per chiederle un breve corso di scrittura creativa ricorda? Mi ha dato appuntamento per oggi.
- Ah bene, ricordo benissimo. Beh allora entriamo, cercherò di esserle utile, per quanto posso.
- Mi scusi ma lei non è ubriaco?
- Oh, quelle son tutte robacce per i miei libri, io mi sono sbronzato una volta, a 15 anni, poi a 16 ho preso la patente e, sai com'è! Ma vieni entra, che parliamo di letteratura.
- Non so se me la sento.
- Suvvia, non si faccia pregare, ho proprio voglia di fare una bella chiacchierata!
- No guardi, proprio non me la sento, che poi credo che arrivare fin qui e scrivere "Bukowski" sia già stato sufficiente per guadagnare un po' di traffico per il blog. Addio signor Bukowski.

Quindi il nostro inviato ma sprovveduto si allontana, pensa a tutti i chilometri percorsi per arrivare fin lì e prendersi una così grande delusione, che delusione, Bukowski sobrio da anni, tutte palle, tutte palle... e da lontano l'ultima voce di Charles che urla:

- Kerouac non è mai uscito di casaaaaaaaaa

sabato 8 gennaio 2011

Stavamo andando a fare un capodanno

La Casa Editrice Gigante non festeggia niente per questioni di etica e morale e altre cose di cui non si vuole interessare tantomeno il capodanno. Però una questione lecita salta fuori al di fuori delle cose di tutti là fuori:

Lui guida nel 1999

Lei fa l'artistico e glielo dice: approfitterò di questo vetro appannato per disegnarti un topolino di Walt Disney sul finestrino.
Rapidamente traccia una faccia che non gli si può dire niente, è Topolino. Lo si riconosce fino.
L' altro nel posto di dietro dice che Allora io disegno ken shiro, anzi no, non lo dice.
E lo fa: due tratti, forse tre, ma c'eran le sette stelle, gli addominali e si vedeva anco la tuta strappata.

E tra una portiera e l'altra l'esplicito silenzio conosceva le sorti di una gara già finita, mai cominciata, o almeno insomma, non si erano mica organizzati per fare una cosa di quelle che poi se ne parla sui giornali per dichiarare qualcosa.

Aurel Klimt nel '99

Pad - Aurel Klimt (1999) from veri_jr on Vimeo.

giovedì 6 gennaio 2011

Era Teflon

Attenzione Attenzione: Via MilanoRomaTrani era Teflon sarà Tupolev,

domenica 2 gennaio 2011

Critico vs Idraulico

Doveva in pratica scrivere qualcosa di bello su quel libro che gli avevano dato da leggere ma proprio no, non gli piaceva, non gli piaceva soprattutto perché non era riuscito a leggerlo visto che il lavandino perdeva acqua non dal buco dal quale doveva uscire acqua ma dal quel buco in quel punto in cui non avrebbe dovuto esserci un buco.
Fece poi l'errore di cercare un idraulico sull'elenco telefonico e farsi convincere da "Simone Idraulico Pasticcione" che pensava fosse un nome dato per scherzo e invece Simone arriva e gli smonta la porta di casa perché cigola, gli dice, poi si gira e rapidamente aggiunge una tenda alla finestra, per dare un tono all'ambiente, dice, poi si gira e fa un ulteriore buco ad un tubo preso a casaccio in modo da far uscire meno acqua da quell'altro buco, dice.
5476 Euro, dice Simone al critico e nel frattempo vede il libro appoggiato lì, quello che il critico non aveva letto; "opera dai risvolti ineccepibili si contraddistingue dalle ultime pubblicazioni dell'autore per la transumanza inusitata talvolta recondita talvolta sopraelevata. La lettura è piacevole con un pizzico di pinzimonio ma se la sottraessimo all'essenza di tutte quelle s l'autore tornerebbe comunque alla pusillanimità consueta dello stile j'accuse, tipico di questo inizio millenio. Tre stelline" dice Simone Idraulico Pasticcione.
Quindi il critico copia parola per parola ma invece di tre mette cinque stelline perché doveva comunque essere una critica positiva.

In foto: La sopracitata sopraelevata