lunedì 27 febbraio 2017

MITILANZA #1 || La Spezia 25 - 26 febbraio




☞ La Spezia, il 25 e il 26 febbraio 2017, si trasforma e, per un fine settimana, diventa il cuore pulsante della poesia che vuole farsi ascoltare, vedere, riconoscere e diffondere.

☞ Cento poeti, ognuno con il suo bagaglio d'esperienze, la raggiungeranno per dare vita a un dialogo intergenerazionale, per parlare di poesia di strada, poesia e voce e nuove forme dell'editoria. Sono infatti questi gli argomenti delle quattro tavole rotonde che si terranno al Centro Allende, Viale G. Mazzini, 2.

☞ La sera di sabato 25, grazie al sostegno di numerosi locali, avranno luogo in simultaneità delle letture. Per una deflagrazione poetica che riguarderà l'intero abitato, coinvolgendo ogni varietà di pubblico. 

☞ Il collettivo di fotografi Agorà produce, con un suo set, di ognuno dei convocati e degli inneschi , un ritratto - questo materiale sarà messo a disposizione online nel periodo che seguirà la due giorni.

☞ Le affissioni 70X100 che promuovono l'iniziativa, contengono un'area 40X40 bianca, all'apice compare la seguente scritta "scrivi qui le tue urgenze, scrivi quello che ami. Dimostraci che questo è il golfo dei poeti. Questo spazio lo abbiamo preparato per te." in questo modo, su tutto il territorio spezzino, ogni persona dispone di una superficie dove può dichiarare il suo pensiero. Prima della loro rimozione I 70X100 saranno fotografati; anche l'archivio di questi scatti sarà reso disponibile in rete.

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Programma:

Sabato 25 febbraio
14.00 - Benvenuto
15.00 - Saluto delle autorità
15.30 - Le direzioni della poesia, generazioni a confronto con Nanni Balestrini
Inneschi: Maria Borio, Nanni Balestrini, Davide Castiglione, Marcello Frixione, Matteo Marchesini, Michele Ortore, Lello Voce. Moderano: Francesco Terzago, Tommaso Di Dio
17.15 - Pillola 1: tre convocati leggono
17.45 - Poesia per la voce
Inneschi: Lello Voce, Gabriele Stera, Tommaso Ottonieri. Moderano: Andrea Bonomi, Alfonso Pierro, Julian Zhara
18.45 - Pillola 2: tre convocati leggono
19.45 - Cena sociale
21.30 - Per una notte: dovunque. (letture poetiche in città)
Bacchus, Distrò, Frame, Loggia De' Banchi, La Rosa Blu, Origami, Minestrone da Tiffany, La Dolce Vita, Trei Canti, König Istanbul, altri.

Domenica 26 febbraio
10.30 - Poesia esposta Inneschi: Francesco Zorzi, Luca Borriello, Ivan Tresoldi
Moderano: Alfonso Pierro, Francesco Terzago
11.30 - Pillola 3: tre convocati leggono, 6 minuti ognuno
12.00 - Editoria, al di là dell’editoria
Inneschi: Maria Borio, Davide Castiglione, Luca Rizzatello, Emilio Risso. Moderano: Andrea Fabiani, Filippo Lubrano
13.00 - Pillola 4: tre convocati leggono
13.30 - Chiusura e saluti autorità

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Tutti i poeti che saranno alla Spezia!
Paolo Agrati, Angelo Jr. Avelli, Aliche Bachmann, Filippo Balestra, Lorenzo Bartolini, Roberto Batisti, Andrea Betti, Anita Bianco, Marco Bini, Arsenio Bravuomo, Dome Bulfaro, Alessandro Burbank, Chiara Cantagalli, Sonia Caporossi, Andrea Cati, Stefano Cavedoni, Paolo Cerruto, Fabio Chiusi, Nicolas Cunial, Franca D’Agnano, Alfredo D'Alessandro, Gabriel Dal Sarto, Francesco Deiana, Tommaso Di Dio, Matteo Di Genova, Eva Di Palma, Fabio Ferrari, Giovanne Frene, Davide Galipò, Guido Mattia Gallerani, Eugenia Galli, Tommaso Galvani, Sergio Garau, Toi Giordani, Gaia Ginevra Giorgi, Francesca Gironi, Valerio Grutt, Silvia Lazzaris, M.E.P., Ma Rea, Lorenzo Mari, Marko Miladinovic, Simone Molinaroli, Luca Mozzachiodi, Giuseppe Nibali, Antonio Pacello, Bernardo Pacini, Davide Passoni, Francesca Pels, Alfonso Maria Petrosino, Lorenzo Picarazzi, Moreno Pisto, Morgane Quere, Poesie Pop Corn, Davide Romagnoli, Carolina Rossi, Dimitri Ruggeri, Francesco Salmeri, Silvia Salvagnini, Francesco Salvini, Giacomo Sandron, Simone Savogin, Gianmarco Tricarico, Andrea Viecelli, Julian Zhara.

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Per ulteriori informazioni visita: https://mitilanza.blogspot.it/

martedì 14 febbraio 2017

ESPERIMENTO DI SCRITTURA DEL NIENTE

Esperimento di scrittura del niente
Niente ma anche qualcosa

Adesso faccio un esperimento e provo a non scrivere niente smuovendo il niente a ondate di niente. Riempio il niente di niente continuamente con questo esperimento che non è fatto di parole bensì di niente. Il più possibile vicino al niente. Nemmeno mi prendo la briga di metterci una descrizione del niente. Solamente mi esercito e m’impegno con questo bel gioco di niente divertente fino a un certo punto. Niente può durare a lungo. Qualsiasi esperimento prima o poi deve fermarsi a constatare qualcosa. Un esperimento sul niente poi, quanto può durare? Un lasso di tempo pari a niente è più che sufficiente per la durata di un esperimento sul niente. Considerando poi che se aggiungiamo niente in abbondanza, anche in questo caso, rimane niente, cioè: se si aggiunge qualcosa al niente abbiamo qualcosa, se al niente ci si aggiunge niente rimane niente e, banalmente, rimane niente anche se non ci si aggiunge niente.

Provo allora a rimanere indifferente al niente, senza concentrarmi sulla presenza costante e pervasiva del niente, mi accorgo che così il niente acquista rilevanza. Se non do valore al niente è come se lo lasciassi incustodito e in questo il modo il niente, sentendosi inosservato, s'espande, diventa cangiante e multiforme e acquisisce le sfumature di ciò che inavvertitamente, tipo camaleonte, gli si sovrappone. Il niente può cambiare da come lo si ricordava e quando si decide di tornare a controllare, per continuare il precedente esperimento sul niente, potrebbe capitare di non accorgersi che il niente con cui si ha nuovamente a che fare non è lo stesso niente di prima. Si continua a strutturare il niente senza sapere che non è più lo stesso niente. In questo modo il niente ci ha fregati e non sappiamo nemmeno se ci ha fregati prima o se ci ha fregati dopo.

E allora viene il dubbio che sia necessario tenere il niente sempre sott’occhio. Continuare costante l’esperimento e scrivere il niente facendo attenzione che rimanga sempre lo stesso niente. A volte uno è convinto di essersi occupato di niente continuamente e invece al niente basta un attimo per mutare e quando lo si riguarda, passati pochi secondi, il niente rischia di non essere già più lo stesso niente di prima, lo si guarda e non ci si accorge che quel niente è il nuovo niente che probabilmente sta imitando il niente di prima. 

Quindi il niente è sfuggevole e difficile da maneggiare, il problema dell’avere a che fare con il niente è che non si può ben sapere con che niente si ha a che fare. Perché ci sono niente innocui, niente piccolini da tenere per mano, ok, ma altri niente sono più subdoli, sono niente che potrebbero sembrare poco più di niente e invece sono molto più di niente. Uno dei problemi fondamentali, quindi, è riuscire a quantificare il niente o almeno a categorizzarlo. Tipi di niente. Sarebbe una grande conquista scrivere moltissimo di niente e in questo modo riuscire a scindere e stabilire tipi di niente diversi con cui relazionarsi. Approfondire il niente minuziosamente e finalmente ottenere qualcosa.

Ottenere qualcosa. Ecco il fine. Riuscire a ottenere qualcosa dal niente è il più grande risultato per un esperimento di scrittura del niente. Il problema ultimo, quello che rimane, è l’essere sicuri che il qualcosa che abbiamo in mano, come dicevamo, essere sicuri che poi, alla fine, sia soltanto niente o, peggio, nient'altro che niente.

lunedì 13 febbraio 2017

Domenico Starnone - Labilità - Feltrinelli

"Nabokov invece dice che la letteratura è nata il giorno che un bambino, gridando al lupo al lupo, uscì di corsa dalla valle di Neandertal e dietro di lui non c'era nessun lupo."
Pesante silenzio.
"Non lo sapevo."
"Dice anche, esplicitamente, che lo scrittore è un imbroglione."
Silenzio lunghissimo.
"Il bambino non imbrogliava" disse infine come se avesse male alla bocca e parlare lo facesse soffrire.
"In che senso scusa?"
"Ogni volta che gridava al lupo al lupo, il lupo c'era."
"La storia non dice così."
"Dice così."
Silenzio imbarazzato, sia mio che suo
"Non c'è imbroglio , dunque, nella letteratura?" gli chiesi.
"Mai"

mercoledì 1 febbraio 2017