giovedì 25 febbraio 2016

COSTOLA 3 // SCANNER 3

Come se niente fosse, facendo finta di stare in silenzio, zitti zitti, tutti belli nell'ombra, muti e nascosti sotto al tappeto...
ABBIAMO FATTO IL COSTOLA 2 che volendo è anche il COSTOLA 3.
E lo andiamo a presentare questo sabato che viene, il 27 febbraio, alla libreria Scripta Manent, ore 19 circa, nel bel mezzo di quella gran bella manifestazione che è SCANNER.
Questo è un invito aperto a tutti, a questo giro però non abbiamo dei veri prodotti, abbiamo una copia sacrificale, bellissima. Per ancora un paio di ore faremo i preziosi, poi vi spalanchiamo in faccia la copertina nuova e tutto il resto. A noi questo numero piace tanto, il vecchio numero era del 2012... pensanpo'...
Ciao!


SCANNER • automatici • autoprodotti • autoalimentati
Festival delle autoproduzioni •
Libreria Scripta Manent • dal 25 al 28 febbraio
Mostra + Shop + Interventi LIVE
SCANNER 3 • Oggi si comincia:
Calendario (in progress) degli interventi LIVE
Gli orari sono suscettibili di variazioni
giovedì 25
ore 18,00 NODES
ore 19,00 WATT • Senza alternativa
venerdì 26
ore 17,30 Roberto Grossi + Tre Boschi
ore 18,30 Fabio Donalisio + nervi + ISOLA
ore 19,00 Alessandro Martoz Martorelli
ore 19,30 B comics • Fucilate a strisce + Maurizio Ceccato, Lina Monaco
ore 20,00 Night Italia + Marco Fioramanti
ore 20,30 Paolo Schneider
sabato 27
ore 18,00 Stefano Piccoli + Liska Prod.
ore 18,30 Marina Biagini
ore 19,00 Costola
ore 19,30 Pastiche
ore 20,00 Clockwork Pictures + Fabio Meschini
ore 20,30 Il Reportage
domenica 28
ore 18,00 DUDE mag
ore 18,30 Flanerì + effe
ore 19,00 Brigata RGB + Ynfidel Enrico D'Elia

venerdì 19 febbraio 2016

Gilles Deleuze - Sul puro divenire

L'altro giorno ho comprato vicino a Brignole un libro di Deleuze che si chiama "La logica del senso", un libro che parla dei paradossi e di altre cose belle. Non ci capisco praticamente niente. Leggo come fosse una specie di atto di fede, ogni tanto mi illumino mi convinco di aver capito qualcosa ed effettivamente mi pare di capire delle cose che forse non sono le cose che vorrebbe dirmi Deleuze ma forse Deleuze voleva dirmi anche questo, che posso capire un po' quel che mi pare. Ed è perfetto. Comunque la fregatura di questo libro è che inizia con questo bellissimo paradosso sull'Alice di Carroll ed è la cosa più divertente da leggere mentre poi il resto mi è un po' un casino...
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Quando dico "Alice cresce," voglio dire che diventa più grande di quanto non fosse. Ma voglio anche dire che diventa più piccola di quanto non sia ora. Senza dubbio, non è nello stesso tempo che Alice sia più grande e più piccola. Ma è nello stesso tempo che lo diventa. È più grande ora, era più piccola prima. Ma è nello stesso tempo, in una sola volta, che si diventa più grandi di quanto non si fosse prima, e che ci si fa più piccoli di quanto non si diventi. Tale è la simultaneità del divenire la cui peculiarità è schivare il presente. E, in quanto schiva il presente, il divenire non sopporta la separazione né la distinzione del prima e del dopo, del passato e del futuro. È proprio dell'essenza del divenire l'andare, lo spingere nei due sensi contemporaneamente: Alice non cresce senza rimpicciolire, e viceversa. Il buon senso è l'affermazione che, in ogni cosa, vi è un senso determinabile; ma il paradosso è l'affermazione dei due sensi nello stesso tempo.
Il paradosso è innanzitutto ciò che distrugge il buonsenso come senso unico, ma, anche, ciò che distrugge il senso comune come assegnazione di identità fisse.

martedì 16 febbraio 2016

Dire NO a chi dice NO

Fondamentale è dire NO.
Ancor meglio è dire NO a chi dice NO.
Se qualcuno dice NO noi si va lì e gli si dice NO.
Facciamo sentire il nostro NO a chi dice NO.
Dire NO è sano, dire NO a chi dice NO è giusto.

sabato 13 febbraio 2016

MICROFONO APERTO al Rosso Cinque (MI)

Sono contento perché vado a fare questa cosa qui, tra pochi giorni, il 16 febbraio, con tutta quella bella marmagliata di Tempi Diversi e littlepoints che fa un livedrawing.
Quindi è tutto very very ok ok yes!
Questa serata di grande lettura (in cui possono leggere un po' tutti e può capitare un po' di tutto) si fa al Rosso Cinque, che è un locale in via Conte Rosso, a Milano, vicinissimo alla stazione di Lambrate, e questa è una cosa ottima perché le cose sono sempre più belle se vicine alle stazioni. Credo.
Qui c'è il link all'evento facebook, se hai facebook, ok.

martedì 9 febbraio 2016

Chapeau Poetry Slam

Questo Sabato ha la esse maiuscola!!!
Esse come Sabato, esse come Slam, esse come Savona!!!
(scusate m'è venuto da fare la televendita).
Allo Chapeau, Sabato 13 febbraio
Qui evento fb con scritte le stesse cose che copincollo qui sotto
Facciamoci del bene, facciamoci del bello!
- 8 poeti
- 3 minuti ciascuno
- testi scritti di proprio pugno
- no costumi
- no oggetti di scena
- no bastonate
- sì belle metafore (volendo)

emcees della serata:
Andrea Fabiani
and
Filippo Balestra

lunedì 8 febbraio 2016

Evitare di scrivere qualcosa riferito a qualcosa (soprattutto Gianni Morandi)

Evitare di scrivere qualcosa riferito a qualcosa è difficilissimo.

Ad esempio Gianni Morandi. Ad esempio.
Se si comincia con Gianni Morandi si rischia poi di finire con Gianni Morandi passando poi per un tortuoso percorso fatto da innumerevoli altri Gianni Morandi.
E invece qua si voleva evitare di scrivere qualcosa riferito a qualcosa, volevamo scrivere qualcosa che non c'entrasse niente con niente.
Soprattutto non con Gianni Morandi.
Ma Gianni Morandi si insinua, subdolo, diventa un tutt'uno con quel che non si voleva dire e, affermando che non lo si voleva dire, lo si dice.
E non c'è niente di peggio che non voler dire niente e cascare in Gianni Morandi.
Allora bisogna prendere Gianni Morandi e tracciarvi un perimetro intorno. E non sarà sufficiente.
Bisogna infatti prendere il perimetro di Gianni Morandi e perimetrarlo ulteriormente.
Ma anche questo, quasi per certo, non basterà.
Si spenderanno energie per circoscrivere Gianni Morandi, s'innalzeranno recinzioni, muretti, muraglie tutte attorno a Gianni Morandi e, ciononostante, passeggiando là da quelle parti, lungo questa grande muraglia, si avrà la sensazione, una lieve percezione, un sentore lontano, l'impressione quasi certa, sottile e inesorabile, che Gianni Morandi sia dietro quelle mura.
Tutta questa fatica per evitare, eppure nelle nostre passeggiate perimetrali ne descriveremo la forma, la forma di un Gianni Morandi aumentato, sovrastante, un insormontabile, ineludibile Gianni Morandi.