lunedì 29 dicembre 2014

Escatolonico

Piedi e foto e libri di Francesca F.

venerdì 26 dicembre 2014

Gli schiavi per Camus

  Bella casa, vero? Le due teste che vede lassù, sono di due schiavi negri. Un'insegna. La casa apparteneva a un commerciante di schiavi. Ah! si giocava a carte scoperte, a quei tempi! Le cose si prendevano di petto, si diceva: "Ecco, questa è casa mia, commercio in schiavi, vendo carne nera." Lei s'immagina qualcuno oggi annunciare pubblicamente che fa un mestiere simile? Che scandalo! Li sento di qui i miei colleghi parigini. Perché su questo argomento sono irriducibili, non esiterebbero a lanciare due o tre manifesti, forse anche più! Pensandoci bene, metterei anch'io la mia firma sotto la loro. La schiavitù, ah, no, siamo contro! Essere obbligati a impiantarla a casa propria o nelle fabbriche, bene, è nell'ordine delle cose, ma vantarsene è il colmo.
   Lo so che non si può fare a meno di dominare o di essere serviti. Ognuno ha bisogno di schiavi come di aria pura. Comandare è respirare, anche lei la pensa così' Persino i più diseredati riescono a respirare. L'ultimo nella scala sociale ha ancora il coniuge o il figlio. E se è celibe, un cane. L'essenziale, insomma, è poter andare in collera senza che l'altro abbia diritto di rispondere. "Non si risponde al proprio padre", lei conosce la formula? In certo senso è singolare. A chi si risponderebbe a questo mondo se non a chi si ama? Per altro verso, è convincente. Bisogna pure che qualcuno parli per ultimo. Altrimenti a ogni ragione se ne può opporre un'altra: non si finirebbe più. Invece, il potere tronca tutto. Ci abbiamo impiegato un po' di tempo ma finalmente l'abbiamo capita. Per esempio, avrà notato, la nostra vecchia Europa filosofa finalmente nel modo giusto. Non diciamo più come gli ingenui d'un tempo: "Io la penso così. Quali sono le vostre obiezioni?" Siamo diventati lucidi. Al dialogo abbiamo sostituito il comunicato. "Questa è la verità. Potete sempre discuterla, la cosa non ci interessa, ma fra qualche anno sarà la polizia a dimostrarvi che ho ragione io."
  Ah! Che caro pianeta! Tutto è chiaro adesso. Ci conosciamo, sappiamo di che siamo capaci. Guardi, per cambiare esempio se non argomento, io ho sempre voluto essere servito con un sorriso. Se la domestica aveva l'aria triste, mi avvelenava la giornata. Certo, aveva diritto di non essere allegra, ma fra me e me dicevo che era meglio per lei fare il suo lavoro ridendo piuttosto che piangendo. In realtà, era meglio per me. Però, senza volermi insuperbire, il mio ragionamento non era completamente stupido Perciò rifiutavo sempre di mangiare nei ristoranti cinesi. Perché? Perché gli Asiatici, quando tacciono e davanti ai bianchi, hanno spesso un'aria sprezzante. Naturalmente quell'aria la conservano servendo! E allora, come godersi il pollo laccato e soprattutto come pensare, guardandoli, che si ha ragione?


   Resti fra noi: la servitù, preferibilmente sorridente, è inevitabile. Ma non dobbiamo ammetterlo. Chi non può fare a meno d'aver schiavi, non è meglio che li chiami uomini liberi? Intanto per principio, e poi per non togliere la speranza. È una compensazione dovuta, non le pare? Così continueranno a sorridere e noi conserveremo la coscienza tranquilla. Altrimenti saremmo costretti a ricrederci su noi stessi, impazziremmo dal dolore, o magari diventeremmo modesti, c'è da temere qualsiasi cosa. Perciò niente insegne, e quella lassù è scandalosa. D'altronde, se tutti confessassero o ostentassero il loro vero mestiere, la loro identità, non si saprebbe più dove battere il capo! Immagini dei biglietti da visita: Dupont, filosofo pauroso, o proprietario cristiano, o umanista adultero, c'è davvero una bella scelta. Ma sarebbe un inferno! Sì, l'inferno dev'essere così: strade con insegne e non c'è modo di dar spiegazioni. Si è classificati una volta per tutte.

Da "La caduta", Albert Camus, 1956
Io ho un Bompiani tradotto da Sergio Morando e regalatomi da Andrea

lunedì 22 dicembre 2014

Il traduttore infingardo di Casa Editrice Gigante

Pronti ad aprirci a nuovi e inesplorati mercati, spalancare le nostre inossidabili porte all'oriente e all'occidente contemporaneamente, abbiamo deciso di affittare gratis un traduttore che potesse tracciare nuove linee, scavalcare nuovi muri, conquistare nuovi continenti.
Affidandoci alle competenze inenarrabili del nostro traduttore, che un curriculum non ce l'ha, ci siamo visti consegnare dei bei plichi di romanzi bellissimi e commoventi e perfettamente tradotti in un perfetto italiano, la nostra lingua principale.
Romanzi di autori provenienti dall'Uzbekistan dal Kirghizistan dal Tagikistan e altri posti così, posti un po' troppo sconosciuti.

- Questi posti sono un po' troppo sconosciuti, non hanno mercato adesso, trovaci romanzi provenienti da altri posti, posti più accattivanti, gli abbiam detto.
- Sì, ha detto lui.

Il giorno dopo è arrivato con gli stessi romanzi del giorno prima ma questa volta erano provenienti dalle isole Hawaii, da Dubai e da una piccola comunità sul monte Sinai.

- Questi romanzi son gli stessi di ieri, gli abbiam detto, non capiamo il tuo modo di operare.
- Questi romanzi me li sono inventati, ci ha risposto.
- Non li hai tradotti? gli abbiam chiesto.
- Non so tradurre, ci ha risposto.

- Va bene, gli abbiam risposto, questi romanzi sono belli, dobbiamo solo stabilire da dove farli arrivare. Tu sei licenziato, gratis, ma continua a inventarne altri. Ok?
- Ok.
- Grazie.
- Grazie a voi.

giovedì 18 dicembre 2014

Agrati, Bravuomo, Sandron. (Catalano no)

Non so se si può parlare di grande stagione, di grande letteratura, di grande cambiamenti, di sprizzanti (nel senso di spritz) novità di un qualche panorama qualsiasi da contemplare.
Qui c'è da leggere ma anche da contemplare.
Qui faccio la pubblicità a delle persone che conosco, è una pubblicità deviata di conoscenze dirette, il solito giro di amichetti e di autoreferenzialità e, a dirla tutta, mi sento fortunato ad averci questi amichetti qui, di potermi permettere questo tipo di autoreferenzialità.
Quindi con gioia consiglio questi tre volumi usciti tutti da poco, tutti bellissimi e lucenti di poesia che finalmente:
Guido Catalano invece non lo consiglio perché c'ha già una potenza addosso, di smuovere tutto, dalle folle alle foglie, volendo, che non ci casco in questa trappola di fargli la pubblicità negativa. Oggigiorno lo sanno tutti che la pubblicità negativa poi funziona al contrario, che se ne parli bene o che se ne parli male, basta che se ne parli. E allora io non parlo di Guido Catalano ma di Sharon Stone, in quella scena di quel film lì, presente?:

venerdì 12 dicembre 2014

poesie normali alla libreria Zaum di Bari


Costola al Flying Circus Smallpress Temporary Bookstore di Bari

A Bari, i ragazzi e le ragazze del Flying Circus Smallpress Temporary Bookstore hanno tirato su una superselezione di editoria di altissima qualità, grandiose illustrazioni, grandiose riviste e fumetti from Italy and dall'estero pure.
Ieri abbiamo presentato la nostra Costola e ne siamo fieri, ne abbiamo anche parlato con i ragazzi di RadioLuogoComune e ne siamo fieri.

Dobbiamo ricordare che purtroppo il Smallpress Bookstore è Temporary, ma rimane aperto ancora per un po', fino a quasi fine dicembre... accorreteci dentro!

mercoledì 3 dicembre 2014

Tre cose Tra poco (Fiorano, Ferrara, Carpi)

Son cose difficili.
Sto cercando di capire come fare con il marketing.
Cosa fare con il marketing?
Lo imparo?
Lo imparo senza accorgermene?
L'ho già imparato e nessuno me l'ha detto?
Metto qui il testo dell'evento Facebook che ho da poco scritto, il testo, dell'evento, ho scritto.
Nel frattempo spero stiate tutti bene.
Io sono stanco, ci pensavo adesso che un giornalista, ad esempio, non potrebbe scrivere nell'articolo da pubblicare la notte stessa nelle fumose redazioni redazionali newyorkesi, ad esempio, un giornalista non potrebbe scrivere nel bel mezzo dell'articolo "sono stanco". Io adesso lo scrivo perché non ho un codice e una deontologia e cose così. Sono contento di non avere quelle cose lì. Cerco di comportarmi bene e basta. Senza chiedermi cosa penserebbero quelli della deontologia.
Però sono stanco.
Vabbé, ho sonno.
Metto qui il testo che dicevo, poi metto altri tre post ma che appariranno sul blog quando io non ci sarò, magicamente loro appaiono fluttuanti come comparizioni magiche. Si dice programmare. Sono post programmati che appaiono quando io non ci sono. Ci metterò le tre locandine degli eventi che ho scritto e ho detto che ho fatto qui sotto dicevo dirò adesso con il potere dell'incolla del copiaincolla

Praticamente vado a trovare degli amici a Bologna e sono contentissimo perché è da un sacco che non li vedevo e sapete voi quant'è bello andare a trovare gli amici che non si vedono da tanto tempo.

Però, visto che ho pure quest'impellenza che mi viene proprio da dentro tipo furore di fuoco etc., sono anche contentissimo perché ne ho approfittato per organizzare dei giri poetici sparsi, come mi piace fare, lo sapete.

Lo sapete?
Sì, ho questa cosa che mi piace fare i giri poetici sparsi.
Leggo le poesie normali.

Ecco, allora vi metto qui le tre date trovate intorno a Bologna.

Domenica 7 dicembre vado a Fiorano Modenese, leggo di sera nella Biblioteca BLA.

Lunedì 8 dicembre a Ferrara, al Centro Sociale La Resistenza Ferrara, appunto.

Mercoledì 10 a Carpi, al Circolo Arci Mattatoyo.


Sono tutti appuntamenti serali, sono tutti più o meno alla stessa ora, sempre intorno alle ore 21.

All'inizio volevo scrivere proprio un comunicato stampa rigoroso ma devo ancora leggere il manuale per scrivere bene i comunicati stampa e poi è così bello sentirsi tutti amici qui dentro, tutti amici tutti belli tutti bravi e sorridenti e anche a volte no, con tutte le nostre passioni sfrenate e indignazioni e altre volte sì, con tutte le nostre cose belle private e belle sbandierate, mi piace, i like, ad esempio adesso scrivo qui, molto sbandierato, che tra poco (appena finito di invitare tutti a questo evento) vado a mangiare, non vi dico cosa per lasciare il mistero, se venite alle serate indicate qui sopra vi dico cosa sto per mangiare adesso questa sera che attualmente è il 2 dicembre.

Ecco.
Scrivo troppo ma mi piace

molti saluti abbondanti
con sincero affetto e stima reciproca
sempre vostro
con gaudio
malizia
un pizzico di pizzicorii
tarantelle
altre cose
cose belle
etc
etc
etc
ciao
pippo

martedì 25 novembre 2014

Intanto, da qualche parte nello spazio... Gorilla Sapiens Edizioni

Gorilla Sapiens, prima di essere il nome di una casa editrice, è stato il titolo italiano di un libro di fantascienza degli scrittori L. Sprague de Camp e Peter Schuyler Miller. Per celebrare questo legame, involontario ma gradito, proponiamo una selezione di racconti di fantascienza.
A volte facciamo lunghi viaggi spaziali per trovare un posto familiare.
A volte facciamo lunghi giri di parole per parlare di noi.
Gli autori (in ordine di apparizione): Alessandro SestoCarlo Sperduti, Massimo Eternauta, Andrea PaolucciLeonardo Battisti, Filippo Balestra, Pee Gee Daniel, Cristina Caloni, Marco Montozzi, Luigi Lorusso, Alessandro Dezi, Alberto Rafael Colombo Pastran,Davide Predosin, Paolo De Caro, Carlo Zambotti.

mercoledì 19 novembre 2014

I vicini di casa di Casa Editrice Gigante

Essendo Casa Editrice Gigante una casa editrice inesistente, anche i vicini di casa di Casa Editrice Gigante sono vicini inesistenti.
Per questo i vicini di casa di Casa Editrice Gigante si possono soltanto immaginare: gli schiamazzi alle ore notturne, le lettere minatorie infilate sotto alla porta, i problemi con la grondaia, le infiltrazioni dal piano di sopra, le infiltrazioni dal piano di sotto, le riunioni condominiali, il cane, i peli del cane, la pipì del cane, la popò, tutte cose che si possono solo immaginare.
Avevamo quindi deciso di sporgere denuncia verso ignoti, ci sembrava la denuncia più appropriata da sporgere (vietato sporgersi), la denuncia perfetta in questo caso, ma l'impalpabilità di Casa Editrice Gigante è tale che non si può far poi molto, si possono stampare dei moduli compilabili, si può impugnare la penna per compilare i moduli compilabili ma poi ci si rende conto, si materializza, diciamo, l'ignoto.
L'ignoto è talmente ignoto che la denuncia verso ignoti diverrebbe una denuncia ignota.
E infatti alla fine poi non denunciamo nessuno: i vicini di casa di Casa Editrice Gigante sono degli ottimi vicini di casa.

venerdì 14 novembre 2014

Inutile #57

Da poco è novembre... inutile è uscito a ottobre. Va bene così. Va bene così?


venerdì 7 novembre 2014

Carlo Molinaro - Ma se noi


MA SE NOI

Ma se noi
facciamo un giro con la Vespa
quando la scrocco a mio figlio
e facciamo i lavoretti
per pagare le bollette
e ti preparo colazione
con il burro di soia
e troviamo le cose per terra
e ci baciamo
e guardiamo accendersi il campanile
e ceniamo a un’ora qualsiasi
con mozzarella e pomodoro e basilico
ma se noi
parliamo di tutte le cose del mondo
e ci buttiamo sul letto
a un’ora qualsiasi
e facciamo l’amore
e andiamo la sera nei posti
dove si sente la musica gratis
e la poesia
e ci mandiamo gli esse emme esse
se appena un giorno restiamo lontani
e ci diciamo gli odori
e ci diciamo gli altri amori
ma se noi
la casa è piena di scatoloni
e lo yogurt del discount da un euro al chilo
a un’ora qualsiasi
facciamo l’amore
e ci addormentiamo nudi
e ci stupiamo che sia passato il tempo
ma pazienza lui passa
noi per mano
noi
tu
tu come puoi pensare
che ci manchi qualcosa?

martedì 4 novembre 2014

Abbiamo perso la lista delle cose da fare

Gentilissimi lettori/a frequentanti di questo blog:

avvisiamo che abbiamo perso la lista delle cose da fare.
Abbiamo cercato sulla scrivania, non c'è la lista, abbiamo cercato sotto la scrivania, non c'è la lista. Abbiamo mosso il mouse, non c'è la lista. Ci sarebbero ancora altri posti in cui potremmo cercare ma sarebbe più facile se trovassimo prima di tutto la lista delle cose da fare per poi immediatamente appuntarci sopra il punto importante numero uno: Non perdere la lista delle cose da fare
Oppure potremmo, effettivamente, inventarci sul momento una lista delle cose da NON fare e appuntarci al numero uno questo avvertimento: perdere la lista delle cose da fare. Per poi accorgerci che la lista delle cose da NON fare non avrebbe comunque valore retroattivo e rimarrebbe persa la lista delle cose da fare.
Dovremmo inoltre stare attenti a non confondere le due liste perché se prendessimo alla lettera i punti, ad esempio, della lista delle cose da NON fare scambiandola con la lista delle cose da fare, potremmo avere dei grossi problemi se, poniamo, sulla lista delle cose da NON fare ci fosse scritto: la cacca sulla tastiera. Finiremmo per far la cacca sulla tastiera per poi accorgerci subito dell'errore, dello scambio di liste.
Sarebbe altrettanto imbarazzante se, continuando sulla stessa linea, prendessimo in mano la lista delle cose da NON fare e provassimo a portare a compimento il primo punto, quello che recita: perdere la lista delle cose da fare. Sarebbe molto complicato impegnarci nel perdere qualcosa; è pressoché impossibile perdere qualcosa se la si vuole perdere. Perché le cose si perdono bene soltanto quando non le si vuole perdere. Dà molta soddisfazione invece perdere apposta le cose per poi ritrovarle, tipo i soldi, abbandonare sbadatamente cinque euro per terra e far finta di ritrovarli, trovare i soldi fa molto piacere, bisogna avere una buona immaginazione per riuscire a convincersi che non siano i propri soldi. E godere del ritrovamento.

Al di là di questo, la redazione di Casa Editrice Gigante al momento è operativa, sì, ma a terra, a cercare la lista delle cose da fare o, perlomeno, a cercare di trovare banconote sparse, dimenticate da qualcuno e forse dalla redazione stessa. Povera redazione.

Distinti saluti,
la Redazione

sabato 1 novembre 2014

TRITTICO DI POETI INCROCIATI al Bar Picchio!

Questa sera signori e signori e signorie!
Soltanto questa sera pazzesco trittico di poeti incrociati si sfidano fanno le cose son poeti sono incrociati speriamo bene.
Mc della serata Scarty Doc.
Pazzesco.
Ce la faranno.
Ce la faremo.
Ce la faremo?

martedì 21 ottobre 2014

Senti che Muscoli SP - Slam Poetry a La Spezia

Tutti a La Spezia.
A quanto ho capito questo poetry slam l'hanno organizzato proprio bene bene. Molto importante è organizzare bene le cose affinché vengano bene. Ad esempio per la marmellata ci voglio i vasetti e tutto. Non crediate che certe cose si possano fare senza certi vasetti.
Insomma:
24 OTTOBRE
Loggia dé Banchi
ore 19:30
1° Poetry Slam Spezzino
MCs Filippo Lubrano & Alfonso Pierro

- Andrea Fabiani
- Filippo Balestra
- Andrea Bonomi
- Francesco Terzago
- Danilo Manganelli
- Cecilia De Angelis
- Valentina Di Fatta
- Carlotta Bongiorni


Riepilogavo Facebook


RIEPILOGO DI COSE FUTURE E IMMINENTI E POETICHE PURE:
Faccio qui un riepilogo che metto in bella mostra in questo post... un appunto perché ho paura che mi sfugga qualcosa di questa pianificazione futura che non ci sto capendo niente e però vorrei far vedere a tutti/e voi/e tipo invito ma che potrebbe poi servir anche a me tipo promemoria che metto online in modo da potermi poi un giorno rispondere alla domanda 'chi sono io'? Chi sono gli altri? Da quanti anni ho quasi 32 anni? Anche domani avrò quasi 32 anni?
24 maggio - Poetry Slam a La Spezia e ci sono Alfonso Pierro e Filippo Lubrano che fanno da mcs (Torneo LIPS - Lega Italiana Poetry Slam)
25 maggio - Arriva a Milano Alfonso Maria Petrosino e andiamo a Torino alla Libreria Trebisonda a leggere il più possibile
26 maggio - Sempre Torino sempre con Petrosino, andiamo al balconcino a vedere
27 maggio - Pavia: pomeriggio Osteria letteraria sottovento e poi di sera Radio Aut
28 maggio - Genova, riposiamo perché saremo stanchi
29 maggio - Genova, sempre stanchissimi
30 maggio - da Jalapeño, Genova, mostra delle stampe di Little Pointscon specie di slam poetico a 2 (Balestra vs Petrosino).
1 maggio - Milano, al Bar Picchio da Paolo, arriva anche Paolo Agrati e facciamo qualcosa tipo anche lì una sfida poetica a tre con il migliore che vinca
Poi tutti i giorni dopo, i giorni a venire, riposiamo comodi su un sofà che potrebbe essere il vostro sofà. Attenzione.
E adesso bisogna sostituire la parola 'maggio' con la parola 'ottobre' finché a un certo punto diventa 'novembre'. è un gioco fatto per far interagire il lettore tipo libro game. Solo uno di quei 'maggio' non è 'ottobre' ma 'novembre'.
Sta a voi definire quale
Approfitto dell'occasione per salutare il mio amico Dario Massone che non c'entra niente qui adesso ma è in scozia e mi ha appena scritto 'Uuuuuîiiiiiii' in chat quindi mi sembrava giusto.
Il mio amico Enrico Massone invece è in Brasile. Saluto anche lui.
Non sono fratelli
Quanto ho scritto?
Troppo...
Vabbé, segnatevi le cose che ritenete importanti, io non ne posso più, è tutto il giorno che son su facebook e invece stavo leggendo un libro che forse è bello ma son sempre su facebook
Ciao
Grazie
Prego
Etc
Pippo

domenica 19 ottobre 2014

FAME - una rivista che parla di cibo

Buongiorno, è domenica e, si sa, di domenica potreste avere fame:
Sempre per il giro delle autoproduzioni sciccose (da "chic"), vi facciamo qui vedere la fanzine FAME. Usiamo le foto prese dal loro tumblr, molto comodo da parte nostra, dentro ci sono disegni bellissimi e concetti aggraziati confezionati con cura in una rivista spillettata e combat ma con pregiata copertina serigrafata e posterone interno a colori. Tipo.
(FAME is an idea of Irene Rinaldi and Alessandra De Cristofaro with the collaboration of Camilla Pistacchi, Jessica De Maio, Gina Gendel, Katunk, Mauro Lenci, Livia&Paolo, Misstendo, Daniela Tieni, Marco About, Irene Rinaldi, Alessandra De Cristofaro, Little Points, Panessa, Sara Bonessio, Matz e Panél and Beat Soup). cover illustration by Marco About _


venerdì 17 ottobre 2014

Il bestiario del lavoro di Alessandro Ripane - Ed.Bradiponauta

È uscito un po' di tempo fa... a maggio, cos'era(?), fine aprile(?)... è uscito giusto in tempo per Gelati, il festival di microeditoria e illustrazione di Genova. E adesso qui ci mettiamo le foto di chi ha fatto le foto:
Tutto spillato da un lato, è un bel libretto che contiene 16 animali lavoratori disegnati da Alessandro Ripane e 16 storielle scritte da 16 diversi lavoratori della parola, se si può dire...
Edito da Bradiponauta...
E poi?
Non so...

giovedì 16 ottobre 2014

RIVISTA LETTERARIA al Bar Picchio

Ad esempio oggi, se andate a Milano, se siete a Milano, se andate al Bar Picchio di Via Melzo, a Milano, se siete al Bar Picchio di Via Melzo, sempre a Milano, vedrete festeggiare la nascita di Rivista Letteraria, una nuovissima rivista letteraria al suo numero 0.
Immagino ad esempio che, se andate lì, oltre che veder festeggiare potrete festeggiare sulla vostra propria pelle.
Non dovrebbero esserci problemi.
Quindi festeggiate o andate, insomma

Lettera alla redazione scritta dalla redazione (che non esiste)

Pubblichiamo qui di seguito una lettera ricevuta dalla redazione e inviata dalla redazione alla redazione stessa.
--- --- --- --- ---
Gentilissima redazione tutta,

è bello lavorare per voi e, contemporaneamente, essere voi. Non ci sono dubbi. Dobbiamo però lamentarci di alcuni disservizi causati, a parer nostro, e con  nostro intendiamo "di noi", dalla sempre più invadente presenza di post dedicati alle poesie normali di Filippo Balestra.

All'inizio di questa importante avventura editoriale, gli intenti del blog della casa editrice gigante erano quelli di sondare l'italico territorio ai fini di segnalare le più interessanti attività in quel vasto campo nebulosamente definito piccola editoria o editoria indipendente, autoproduzioni o riviste letterarie underground.
Invece ultimamente non si fa altro che parlare di poesie non interessanti.

Con questa lettera scritta dalla redazione chiediamo alla redazione, da parte della redazione stessa, di tornare alle direttive editoriali inizialmente stabilite, e di tornare quindi a parlare di cose che non siano necessariamente legate a Filippo Balestra e che non ruotino intorno a Filippo Balestra etcetc.

Saluti distinti
La redazione
--- --- --- --- ---
Sembra quindi che, nascoste dietro a velatissime minacce, alcune forze esterne e interne, stiano intimando un cambio di direzione alle scelte redazionali della casa editrice gigante, importante realtà della blogsfera. Questa è l'ennesima prova di quanto in questo paese la libertà d'impresa non sia mai veramente libera e che ingerenze politiche modifichino il naturale corso evolutivo di alcune iniziative che vorrebbero mantenersi svincolate da ogni tipo di influenza. Dicendo che vorremmo accontentare coloro che richiedono i soliti contenuti di questo sito, ci proveremo, torneremo a segnalare, sempre sul pezzo, richiestissimi, torneremo a darci da fare e a farci dare da fare.
Ciononostante non possiamo garantire, per correttezza, che riusciremo a tenere Filippo Balestra lontano da questo blog.

lunedì 29 settembre 2014

POESIE NORMALI AL KLAMM (Giovedì 2 ottobre)

Ciao lettori e lettrici di questo blog assiduo

Metto qui la locandina bellissima di una serata di lettura delle poesie normali; è il 2 ottobre lì al Klamm, zona Pigneto. Mentre scrivevo questo post mi è venuto in mente che Pigneto potrebbe essere preso come cosa che spigne, che sai che a Roma una cosa che spigne è una cosa bella. Volevo metterci uno slogan accattivante da copywriter tipo: il Pigneto Spigne, cose così. Ma non mi è venuto niente di buono.

Quindi metto la locandina e me ne sto:

locandina di littlepoints...

mercoledì 24 settembre 2014

Liber @ M^C^O

Ciao,
segnaliamo questa che è veramente una bella festa, festone, salone; noi non ci saremo perché purtroppo frequentiamo le tipografie industriali, lì invece trovate un sacco di libri e libercoli e quaderni e fogli appiccicati e spillettati e assemblati riciclati tutti fatti tutti fatti a mano.
Insomma, se fossi lì ci andrei di sicuro. Presente?


27-28 Settembre
M^C^O

lunedì 22 settembre 2014

Anni di Atti impuri #8

"Proprio in questi giorni – ce ne accorgiamo fra leggerezza e sgomento, vittime di certe nostre connaturate, forse patologiche, idiosincrasie col Tempo – cade il quarto anniversario dalla nascita di Atti impuri. Quattro anni e otto numeri: non sono cifre da capogiro, eppure a noi la testa gira lo stesso. Sarà perché in questi diversamente rapidi quarantotto mesi abbiamo assistito al continuo mutare di orizzonti fuori e dentro di noi, sarà perché la quantità di voci, volti e scritture mirabili incontrate lungo il cammino ci fa sentire molto più in forma rispetto a chi non ha avuto accesso a fortune del genere. Oppure la ragione di tanto sbalordimento va cercata ancora altrove, magari nella stessa convinzione che ci ha portati a resistere fin qui, l’idea cioè di dover sovrastare con tutte le forze quella malsana e diffusa diceria secondo cui le battaglie perse in partenza non dovrebbero mai essere combattute. Ma se – come sostiene Tommaso Ottonieri in un passo della lunga intervista che ci ha regalato per questo numero – uno dei compiti della letteratura è quello di opporsi alla rapidità liquefacente della comunicazione in cui tutto sembra dissiparsi, se il senso dello scrivere sta, oggi più che mai, nell’attivare velocità discordi in attrito col mondo, allora la strada ci sembra ancora quella giusta, perché i ritmi e gli immaginari dissonanti che abbiamo voluto sempre ospitare nel nostro minuscolo luogo paiono proprio procedere in questa direzione, obliquamente impura; una traiettoria, va da sé, per niente estranea ai testi presentati nelle pagine che state per sfogliare. Ibride, stralunate e guerriere, le voci dei loro autori non potrebbero essere più diverse fra loro: ..." continua eventualmente su http://www.attimpuri.it/presentazioni/

martedì 16 settembre 2014

littlepoints... "mini solo show" + Costola all'ARCI Fuorirotta di Treviglio

Ciao a tutti e tutte etc..., in questo recente passato siamo stati bellamente impegnati ma ve lo spieghiamo poi in un altro post. Questo post invece guarda avanti, guarda al futuro imminente che si presenta in forma di data, in forma di Giovedì 18 settembre, con messo poi lì vicino uno spazio, ed è il Fuorirotta di Treviglio (BG). Quindi ditelo a tutti quelli che vi capitano vicino e magari vanno vicino a Bergamo insomma.
Ci sarà l'inaugurazione della mostra di littlepoints... e piccola presentazione di Costola, che se capiti su questo blog dovresti conoscere, e insomma, leggiamo racconti ad alta voce con tutti i quadretti belli intorno.
Che bello!

Poi se vai su facebook trovi il link all'evento qui (anche se non ho capito se 'sta cosa funziona... funziona? se clicchi ci vai veramente?) 

martedì 26 agosto 2014

Henry Miller III (sull'artista)

Non osavo pensare ad altro che ai "fatti". Per andar oltre ai fatti, avrei dovuto essere un artista, e non si diventa artisti dalla sera alla mattina. Prima devi farti schiacciare, devono essere annullate le tue opinioni contraddittorie. Devi farti spazzar via in quanto essere umano per rinascere come individuo. Devi farti carbonizzare e mineralizzare per lavorare poi verso l'alto, sulla base del comun denominatore dell'io. Devi andar oltre la pietà per sentire dalle radici del tuo essere. Non puoi fare un cielo nuovo, una terra nuova, coi "fatti". Non ci sono "fatti" - c'è solo il fatto che l'uomo, ogni uomo in ogni parte del mondo si investe a suo modo di una missione. Alcuni prendono la via lunga, altri la breve. Ogni uomo elabora il proprio destino e nessuno può aiutare, se non con la sua gentilezza, generosità, pazienza.

Da Tropico del Capricorno, traduzione di Luciano Bianciardi

Però ormai ho messo questa, mi dispiace

lunedì 25 agosto 2014

Henry Miller II (sullo scrittore)

Quando venne il tempo di prendermi le vacanze - non ne avevo fatto un giorno in tre anni tanta era l'ansia di contribuire al successo della società! - mi presi tre settimane anziché due e scrissi il libro sui dodici piccoli uomini. Lo scrissi di volata, cinque, sette, a volte ottomila parole al giorno. Pensavo che un uomo, per essere scrittore, deve scrivere almeno cinquemila parole al giorno. Pensavo che deve dire tutto quanto in una volta - in un libro solo - e poi crollare. Non sapevo nulla, dello scrivere. Avevo una paura da cacarmi addosso. Ma ero deciso a spazzar via Horatio Alger dalla coscienza Nordamericana. Immagino che sia stato il peggior libro mai scritto al mondo. Era un tomo colossale e sbagliato dal principio alla fine. Ma fu il mio primo libro ed io ne ero già innamorato. Se avessi avuto i soldi, come li aveva Gide, lo avrei pubblicato a mie spese. Se avessi avuto il coraggio che aveva Whitman, sarei andato a venderlo di porta in porta. Tutti quelli a cui lo feci vedere mi dissero che era tremendo. Mi sollecitavano ad abbandonare questa idea di scrivere. Avrei imparato, come Balzac, che bisogna scrivere parecchi volumi prima di firmarne uno colo proprio nome. Dovevo imparare, e feci presto, che bisogna scrivere e scrivere e scrivere, anche se tutti al mondo ti sconsigliano, anche se nessuno ti crede. Forse si fa proprio perché nessuno ci crede. Forse il vero segreto sta nel far credere il prossimo. Quel libro era sproporzionato, sbagliato, cattivo, tremendo, come mi dissero, ma questo è naturale. Io, principiante, tentavo un'impresa a cui un uomo di genio si sarebbe accinto solo alla fine. Volevo dire l'ultima parola fin dal principio. Era assurdo e patetico. Fu una sconfitta schiacciante ma mi mise ferro nella schiena e zolfo nel sangue. Almeno sapevo cosa significa fallire. Sapevo cosa significa tentare una cosa grossa. Oggi, se ripenso alle circostanze in cui scrissi quel libro, quando ripenso al materiale straripante che cercavo di mettere in forma, quando ripenso quanto avevo cercato di abbracciare, mi dò una pacca sulla schiena, mi dò dieci e lode. sono orgoglioso che sia stato un così totale fallimento; se fosse andato bene  io sarei stato un mostro. A volte, se sfoglio i miei taccuini, anche solo a rileggere i nomi di quelli su cui volevo scrivere, mi prendono le vertigini. Ciascuno veniva a me con un modo suo; veniva a me e me lo scaricava sul tavolo; voleva che lo prendessi, che me l'accollassi. Non avevo il tempo di creare un mondo tutto mio: dovevo star saldo come Atlante, pur essendo in piedi sulla grotta dell'elefante e l'elefante in groppa alla tartaruga. A chiedersi su cosa poggiasse la tartaruga ci sarebbe da impazzire.

Da Tropico del Capricorno, traduzione di Luciano Bianciardi

Dovrei mettere quella del Capricorno

domenica 24 agosto 2014

Henry Miller I (sull'uomo bianco)

Quando ripenso a certi persiani, indù, arabi che conobbi, quando ripenso al carattere che rivelavano, alla grazia, alla tenerezza, all'intelligenza, alla santità, io sputo addosso ai conquistatori bianchi del mondo, ai britanni degenerati, ai tedeschi zucconi, ai francesi saccenti e vanitosi. La terra è un solo grande essere senziente, un pianeta saturo di uomini, un pianeta vivo che si esprime a balbettii; non è la casa della razza bianca o della razza nera o della razza gialla o della perduta razza azzurra, ma la casa dell'uomo e tutti gli uomini sono eguali di fronte a Dio ed avranno la loro occasione, se non ora fra un milione di anni. I piccoli fratelli bruni delle Filippine rifioriranno un giorno e gli indiani massacrati del Nord e del Sudamerica rivivranno un giorno per galoppar nelle pianure dove ora le grandi città eruttano fuoco e pestilenza. A chi l'ultima parola? All'uomo. La terra è sua perché egli è la terra, il fuoco, l'acqua, l'aria, la materia vegetale e minerale, il suo spirito che è cosmico, che è imperituro, che è lo spirito di tutti i pianeti, che si trasforma traverso di lui, traverso infinite manifestazioni. Aspettate voi, merde cosmococcotelegrafiche, demoni di pezzi grossi che attendete la riparazione delle tubature, aspettate sporchi conquistatori bianchi che avete insozzato la terra con i vostri piedi forcuti, i vostri strumenti, le armi, i germi infettivi, aspettate, tutti voi che ve ne state caldi a contare i vostri spiccioli, non è la fine. L'ultimo degli uomini avrà da dire la sua prima che sia finita. Fino all'ultima molecola senziente, giustizia dev'essere fatta e sarà fatta! Nessuno ne sortirà senza aver avuto la sua, nemmeno le merde cosmococciche del Nordamerica.

Da Tropico del Capricorno, traduzione di Luciano Bianciardi

Sì, la copertina non è quella giusta

lunedì 18 agosto 2014

Per molti euro in più - Alberto Nikakis

Autoproduzioni svariate e cose belle in generale: questo blog si occupa forse di troppa roba?
Avevamo una linea editoriale?
Dov'è finita la linea editoriale?
Se vi capita d'incontrare la nostra linea editoriale siete pregati di segnalarci il luogo dell'avvistamento e noi provvederemo a muoverci il più rapidamente possibile per cercare di riprendercela. Oppure ci teniamo la linea editoriale storta che abbiamo adesso, cioè, facciam quel che ci pare. Faccio:
https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/u/0/?ui=2&ik=bb3bcf5a50&view=att&th=13aad6337372cc44&attid=0.1&disp=inline&realattid=f_h8vt8xg50&safe=1&zw&saduie=AG9B_P-mg5QlrWzeTLfzDTyCBeMe&sadet=1351532809890&sads=XCeWnvr8OXjmuj-aIurTDV9X0T8&sadssc=1
Volevo farvi vedere questo film, Per molti euro in più, di Alberto Nikakis.
Un film prodotto dal L.S.O.A. Buridda e Monleone Films, è uscito ormai un paio di anni fa e da poco è stato proiettato dai ragazzi del Buridda a Genova, in Piazza Caricamento, hanno organizzato una cena (hanno cucinato e offerto la buridda, la zuppa di pesce alla genovese che praticamente è il caciucco, che è una roba livornese/turca ed è sicuramente qualcosa di simile a qualcosa che si prepara, con altri nomi, anche a Barcellona o Tangeri o Marsiglia o Sidone, tipo) han preso il proiettore, hanno appeso un telo bianco sotto alla sopraelevata e hanno proiettato. Bellissimo, cinema in piazza e basta, pochi giorni dopo l'inaspettatissimo sgombero e dopo la conseguente occupazione di un paio altri edifici vuoti di Genova.

Ma quel che volevo dire veramente è che:

da poco il film è proprio online, vi metto qui lo schermetto di youtube ma conviene sempre allargarselo per benino, lo sapete. Quindi, appunto, buona visione:

mercoledì 30 luglio 2014

TEATRO NEL BICCHIERE 2014 (Scansano)

Ecco, l'1, 2 e 3 agosto siamo a Scansano (GR), dove fanno il Morellino di Scansano e dove fanno anche il Teatro nel Bicchiere (qui FaceB e qui sito), presente? Ecco, ci saranno anche lì un sacco di eventi e momenti per cui stare dietro a tutto quel che succede.
Tra tutti questi momenti ci saranno pure le mie poesie normali che porto in giro con amore e clamore normale.
A Scansano si sta bene, quindi consiglio a chi passa di lì di andare proprio lì, al Teatro nel Bicchiere. E in questo senso spero di essere stato chiaro.
Il disegno in locandina è di quella bella littlepoints...

sabato 19 luglio 2014

Bravi ma non si impegnano - Balestra/Petrosino Nord Ovest Tour


E invece poi ci sarà il grande tour del nord ovest con Alfonso Maria Petrosino, abbiamo deciso di chiamarlo "bravi ma non s'impegnano" perché eravamo decisi sull'essere bravi ma non avevamo voglia di decidere e stabilire un vero bel nome del tour, qui sotto metto tutto... abbiamo anche preparato un libretto per l'occasione, un libretto che si puo' leggere al contrario e al contrario ancora.
Sono un sacco di date in un sacco di posti diversi, ci sfideremo per dimostrare a noi stessi che il più bravo è l'altro e l'altro ancora... sarà, mi sa, bellissimo:
https://www.facebook.com/events/734154829980229/?ref=51&source=1
Uno si tende come l'arco di Ulisse, l'altro si struscia contro l'asta del microfono.
Si sfidano in un'itinerante tenzone: al pubblico spetterà di volta in volta giudicarli.
I due poeti affrontano diversi temi anche inattuali (il buco dell'ozono, la monogamia, i panda). Sarà il pubblico a stabilire quale dei due meriterà la vittoria conclamata, chi potrà finalmente innalzarsi al ruolo di "migliore dell'altro".
Ricordandoci poi alla fine che il migliore è sempre l'altro.
23/07 Diretta su Radio Milan Inter dalle 14 alle 16
23/07 sera a Torino si dividono:
Petrosino alla Scuola Holden
Balestra + Chiara Barcia al Circolo Arci Oltrepo
24/07 Lerici (SP) a La Baracchetta sul molo
25/07 18h Pavia all'Osteria letteraria Sottovento
25/07 21h30 Tortona (AL) al Dazibao CircoloArci
26/07 Torino al Lombroso16
27/07 Torino domenica pomeriggio ospiti del Balconcino di Daria e Maksim in via Mercanti 3.