Gentilissimi lettori/a frequentanti di questo blog:
avvisiamo che abbiamo perso la lista delle cose da fare.
Abbiamo cercato sulla scrivania, non c'è la lista, abbiamo cercato sotto la scrivania, non c'è la lista. Abbiamo mosso il mouse, non c'è la lista. Ci sarebbero ancora altri posti in cui potremmo cercare ma sarebbe più facile se trovassimo prima di tutto la lista delle cose da fare per poi immediatamente appuntarci sopra il punto importante numero uno: Non perdere la lista delle cose da fare.
Oppure potremmo, effettivamente, inventarci sul momento una lista delle cose da NON fare e appuntarci al numero uno questo avvertimento: perdere la lista delle cose da fare. Per poi accorgerci che la lista delle cose da NON fare non avrebbe comunque valore retroattivo e rimarrebbe persa la lista delle cose da fare.
Dovremmo inoltre stare attenti a non confondere le due liste perché se prendessimo alla lettera i punti, ad esempio, della lista delle cose da NON fare scambiandola con la lista delle cose da fare, potremmo avere dei grossi problemi se, poniamo, sulla lista delle cose da NON fare ci fosse scritto: la cacca sulla tastiera. Finiremmo per far la cacca sulla tastiera per poi accorgerci subito dell'errore, dello scambio di liste.
Sarebbe altrettanto imbarazzante se, continuando sulla stessa linea, prendessimo in mano la lista delle cose da NON fare e provassimo a portare a compimento il primo punto, quello che recita: perdere la lista delle cose da fare. Sarebbe molto complicato impegnarci nel perdere qualcosa; è pressoché impossibile perdere qualcosa se la si vuole perdere. Perché le cose si perdono bene soltanto quando non le si vuole perdere. Dà molta soddisfazione invece perdere apposta le cose per poi ritrovarle, tipo i soldi, abbandonare sbadatamente cinque euro per terra e far finta di ritrovarli, trovare i soldi fa molto piacere, bisogna avere una buona immaginazione per riuscire a convincersi che non siano i propri soldi. E godere del ritrovamento.
Al di là di questo, la redazione di Casa Editrice Gigante al momento è operativa, sì, ma a terra, a cercare la lista delle cose da fare o, perlomeno, a cercare di trovare banconote sparse, dimenticate da qualcuno e forse dalla redazione stessa. Povera redazione.
Distinti saluti,
la Redazione
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