martedì 17 novembre 2009

Una Lezione di Ionesco


Professore: Proseguiamo signorina
Allieva: Sì professore
Professore: ... In virtù della quale, in quindici minuti, lei potrà acquistare le nozioni fondamentali della filologia linguistica e comparata delle lingue neospagnole.
Allieva: Oh sì professore (e batte le mani)

Professore (con autorità): Silenzio. Chi ha mai visto.
Allieva: Scusi, professore (lentamente rimette le mani sul tavolo)
Professore: Silenzio. (Si alza passeggia per la stanza, le mani dietro la schiena; di tanto in tanto si ferma in mezzo alla stanza o accanto all'allieva e accompagna le parole con un gesto della mano; egli conciona senza troppo accalorarsi)

L'allieva lo segue con gli occhi ed incontra, a tratti, una certa difficoltà a seguirlo, in quanto essa deve voltare molto la testa; una o due volte, non di più, essa si volta completamente.

Bisogna dunque sapere, signorina che lo spagnolo è la lingua madre da cui sono nate tutte le lingue neospagnole, fra cui lo spagnolo, il latino, l'italiano, il francese, il portoghese, il rumeno, il sardo o sardanapalo, lo spagnolo e il neospagnolo, e anche, per certi aspetti, il turco stesso, benchè più vicino al greco, fatto d'altronde perfettamente logico, in quanto la Turchia è vicina ala Grecia e la Grecia è più prossima alla Turchia di quanto non lo siamo noi due: questa non è altro che la dimostrazione di una legge linguistica molto importante, secondo la quale. geografia e filologia sono sorelle gemelle. Può prendere appunti signorina.


Allieva (con voce spenta): Sì, professore.
Professore: Ciò che distingue le lingue neospagnole tra loro e i loro idiomi dagli altri gruppi linguistici, come i gruppi di lingue austriache e neoaustriache o asburgiche, come pure dai gruppi esperantista, elvetico, monegasco, svizzero, andorrano, oppure ancora i gruppi di lingue diplomatiche e tecniche, ciò che le distingue, dico, è la loro rassomiglianza impressionante, la quale fa sì che a mala pena possano essere distinte l'una dall'altra, parlo delle lingue neospagnole tra loro, le quali ad ogni modo si può pervenire a distinguere mercè i loro caratteri distintivi, prova assolutamente irrefutabile della strada della straordinaria rassomiglianza che rende incontestabile la loro origine comune, e che, al contempo, le differenzia profondamente, in virtù di quei tratti distintivi di cui ho parlato.

Allieva: Oooh. Sì professore.
Professore: Non indugiamo però sui concetti generali...
Allieva (dispiaciuta e sedotta): Oh, professore.
Professore: Queste cose han l'aria d'interessarla. Tanto meglio, tanto meglio.
Allieva: Oh, sì professore
Professore: Non si preoccupi, Signorina. Ci ritorneremo più tardi. A meno che non ci si torni mai più. Chi potrebbe dirlo?
Allieva: Oh, sì professore

Nessun commento:

Posta un commento