mercoledì 6 febbraio 2019

Certi tipi di Laboratori nelle scuole

Adesso è la seconda volta che mi capita di andare in una scuola a fare l'insegnante di alcune cose e devo dire che mi pare venga bene.
Sono laboratori, sono workshop, sono giochi, sono esperimenti.
Parliamo di parola e di come la parola possa evocare e descrivere e costruire e inventare mondi. Parliamo di come la parola possa aiutarci a riconoscerci e riconoscere le proprie emozioni negli altri. Parliamo di empatia, immedesimazione e ascolto. Parliamo di come anche le parole semplici possano farsi portatrici di profondi significati. Giochiamo con la poetry slam leggendo ad alta voce e responsabilizzandoci nell'ascoltare e dunque valutare un compagno di classe.
Alla fine la parola che più viene nominata, durante questi laboratori, è la parola "parola".
E poi di solito mi piace leggere questa poesia di Alessandra Racca che, guarda caso, parla proprio di "parola" e si intitola: A me piacciono le parole

A me piacciono le parole

Delle parole mi piace tutto:
la buccia e la polpa
il dolce e l’amaro
mangiare parole altrui
cucinare con parole mie:
mi piace gustare parole-frutto.

Delle parole mi piace che son pezzettini
unirle in costruzioni
piccole, medie, grandi o leggere
mischiarle, creare case, città, 
aeroplani di parole:
mi piace giocare con parole-mattoncini.

Delle parole mi piace il rumore
mi piace quando gridano forte
o sussurrano piano,
con le parole puoi addormentare o svegliare
con le parole puoi suonare
le parole respirano:
mi piacciono le parole 
perché vanno a ritmo con il cuore.

Delle parole mi piace che possono dire
le storie di come siamo e di come siamo stati,
di come potremmo essere e di come non saremo mai,
creare mondi, fantasmi, misteri ed eroi:
mi piacciono le parole che sanno raccontare.

Delle parole mi piaci tu:
quando mi racconti e ti dici,
delle parole mi piaccio io:
quando dico il mondo a modo mio,
mi piace la compagnia di ogni nostra parola
che non mi fa sentire sola.

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