venerdì 9 aprile 2021

Uccellino Vs oseleto - Luigi Meneghello, JURA

[...] Un uccellino infatti non fa quel che fa un oseleto, il quale non fa quasi niente. L'uccellino è energico, fattivo: svolazza, loda Dio; si fa ritrarre nei libri di lettura, o in cartolina, e si può copiare a mano; sa sempre il punteggio della partita, e continua a ripeterlo, con la sua vocina astratta; quando viene la Primavera, lui l'annuncia; è utile alla società, anzi pare un po' il servitorello della Primavera, della Maestra... 

Al confronto l'oseleto è un scalzacane. Non sa niente, non sa le poesie a memoria, non entra nei dettati, nei libri, nei pensierini... Non pare che abbia alcuna funzione, non interessa alle persone istruite. Eppure tutti sanno che ha una qualità che all'altro manca: è vivo. Perché l'uccellino, con tutto il suo lustro, ha l'occhio un po' vitreo. E' un aggeggino di smalto e d'oro; sta su un ramo a gemme d'oro, e di lì si dà da fare per stupire le dame e i signori di Bisanzio, o addirittura (dicono) per tenere svegli i soldati ubriachi.

Me lo ha regalato Luca Guzzetti dicendo che mi sarebbe piaciuto. Ha proprio ragione.

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