mercoledì 19 giugno 2024

non so cosa ho scritto ieri (la parola "improvvisazione" non mi va bene)

a parte le foto da mettere ad qualche parte, non so nemmeno cosa ho scritto ieri, la perdita di tempo si fa plateale, tutti a guardare la perdita di tempo mentre avanza in forma spesso di scomparizione, la scomparizione è una mia recente ossessione, da quando sono nato è una mia recente ossessione la scomparizione, e la contraddizione, e l'insensatezza, che non so più cosa significa, prima sapevo cosa voleva dire insensatezza e adesso non più, più ci penso meno lo so, e l'abitudine, la forza dell'abitudine che si contrappone all'improvvisazione, coesistono i due elementi, come al solito, il dicotomico si sbriciola in mille pezzetti polverosi sovrapposti, abitudine e improvvisazione fanno parte della stessa cosa adesso metto qui un video di Alessandro Bertinetto, me ne ha parlato Roberto Castello, sono felicissimo di ascoltarlo più volte e capire ogni volta una cosa diversa, applicare variazioni sulla stessa medesima comprensione:

martedì 18 giugno 2024

di nuovo le foto di ieri non le ho

 di nuovo non ho le foto di ieri, e poi questo ieri è diventato enorme non so come decidere dove inizia lo ieri e l'oggi ok l'oggi lo so che è questo e potrei in effetti fare una foto all'oggi.
una bella foto all'oggi con me che provo a distruggere con tutte le mie forze un moscerino e quasi ci riesco mi guardo poi bene nelle mani con questo grande schiaffo energico appena tirato e invece niente, il moscerino se n'è andato, non penso stia ridendo di me ma se ne è andato un po' più in là con meno pensieri di me che penso allo ieri e alle foto da mettere da qualche aprte e invece niente.
ma sono contento, questa è la cosa che volevo dire, e poi mi piace anche questa cosa che pensavo e che dice:
è da quando sono nato che sto per dire una cosa, poi dico altro

lunedì 17 giugno 2024

Conferenza sulla conferenza: un articolo su paneacquaculture.it, da Renzo Francabandera

All'inizio ero preoccupato perché l'articolo l'ho cominciato dove Renzo Francabandera dice che sono come un cantuccio inzuppato nel liquorino, poi mi è sembrato che andasse bene, come immagine di questo Balestra immerso in questa conferenza sulla conferenza immersa in retrogusti dada e assurdi e surreali.
Poi dice conferenziere cazzaro, e va bene, poi dice che so assumere la postura dell'intellettuale (e qui non mi esprimo sulla questione della postura dello stare dritti con la schiena).
Ma insomma accolgo con piena felicità una bella scrittura su questa conferenza che tendenzialmente sfugge, ma scrivendone qualcosa si riesce a farla stare un pochino ferma, inquadrarla. https://www.paneacquaculture.net/2024/06/15/fra-surreale-e-dada-lastrazione-ricorsiva-nella-conferenza-sulla-conferenza-di-filippo-balestra/


Evviva!

Prima la Littlepoints in Piazza Valoria, poi il Balestra in Piazza San Giorgio (lì dietro)

Allora oggi qui a Genova Stella Littlepoints Venturo è con The Genoeser per THE GENOESER Visual Days in piazza valoria da Bookowski a disegnare, davanti a tutte, è un live painting, alcune delle copertine dei suoi libri preferiti.
E io sarò lì con Olivia poi verso le 18 vado lì vicinissimo, in piazza san giorgio, con Luciano Neri e Massimo Palazzi facciamo una specie di presentazione dei nostri libri sarà chissà un discorso chissà cosa diciamo all' Archivio Leonardi V-idea.

martedì 11 giugno 2024

CONFERENZA SULLA CONFERENZA A BOLOGNA per InsOrti 2024

Anche qui sono felicissimo, per l'occasione la conferenza si trasformerà un pochino, mi concentrerò probabilmente su un fiore, a caso, e un filo d'erba, ogni tanto, un filo d'erba che passa di lì.
Cercare di essere poetici è meglio di cercare di essere poeti.
Poi quel che si diventa e che si è non lo sa nessuno.
INOLTRE:
bisogna andare su questo link e prenotare il posto a sedere per comodità
QUESTO LINK
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 “Conferenza sulla conferenza” di Pippo Balestra fa parte della programmazione di 𝗜𝗻𝘀𝗢𝗿𝘁𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟰, il 𝗙𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 𝗱’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗶𝘁𝗲-𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰 che ha luogo Ai 300 Scalini!
“La conferenza sulla conferenza è un esperimento letterario di sola parola e qualche poesia. Un atto di sperimentazione linguistica e poetica in cui l'argomento principale è la mancanza d'argomento, o si parla piuttosto della conferenza stessa e in particolare del momento in cui la si sta tenendo.”
Dopo essere stata felicemente accolta dal Teatro della Tosse di Genova, passando da Torino, Milano, Roma, Padova, Firenze, ospitata dal PoeTrento, festival di poesia di Trento, e recentemente ospite della rassegna SPAM, di Porcari, alla sua innumerevole replica “La conferenza sulla conferenza” si conferma irreplicabile non essendo mai uguale a se stessa.
Non si parla dellE conferenzE, si parla dellA conferenzA, di quella conferenza lì che si sta tenendo in quel momento lì, appunto, e nel parlare sempre della stessa cosa ci sorprenderemo nel constatare che la stessa cosa la si può capire cento volte, ci troveremo a ragionare attorno al concetto di "conversazione come sport estremo", e allenarci per riconoscere le frasi fatte, e a queste prepararci a contrapporre le frasi da fare e da rifare e da rifare ancora sempre nuove.
“un flusso in tempo reale di intelligenza per l’intelligenza senza altro fine che la produzione di intelligenza.”

lunedì 10 giugno 2024

fingersi tutto

e allora recentemente si parla molto della sindrome dell'impostore, tra me e me se ne parla molto, con l'idea di fingersi molte cose contemporaneamente, anche intelligente e piuttosto sciocco, contemporaneamente intelligente e piuttosto sciocco, sicuramente stupidotto, fingersi tutto e non essere all'altezza di niente, fingersi attore anche s enon lo si è, fingersi poeta anche se non lo si è, fingersi gelataio perché mangio il gelato e viaggiatore perché prendo ili treno, mi fingo tutto ma non c'entra quella cosa di pessoa adesso cosa c'entra pessoa adesso, non c'entra nient epessoa. Anche se pessoa c'entra sempre adesso pessoa non c'entra niente, sto leggendo tutt'altro, come al solito, sempre tutt'altro tutt'altro è la cosa giusta da fare

giovedì 6 giugno 2024

piccolo museo del pensiero

 è molto piccolo questo museo, per fortuna, molto piccolo talmente piccolo che non ci sta nessuno dentro, e po tra l'altro è chiuso, la porta è chiusa, dunque il museo è inaccessible oltre che piccolo, per fortuna, e così ci troviamo a guardarlo da fuori a volte questo museo e ci chiediamo chissà cosa c'è dentro e sappiamo che probabilmente qualcuno ci sarà pur entrato ma non ce ne facciamo niente del probabilmente, passiamo lì davanti e non riusciamo a entrarci e ci diciamo che prima o poi, chissà,  einfatti poi niente, il museo rimane chiuso, ma non volevo dire questo, non sono venuto qui per questo, sono venuto qui per dire che mi vergognerei, per fortuna, se sapessi che in molti entrassero qui a leggere le cose scritte dentro a questo musoe del pensiero di chissàchi, e così visto che so che ogni tanto qualcun entra mi vergogno, e il senso del pudore mi frena mi fa dire certe cose invece che altre, chissà quali sono le certe, chissà quali le altre

mercoledì 5 giugno 2024

non tradirsi mai

 volevo venire qui con delle cose da dire, ma sarebbe stato tradirsi, veramente, l'immportante le cose è farsele venire addossoo all'ultimo momento poco prima del dire, pensare al poco prima del dire e dire le cose che vengono in un attimo subito dopo forse proprio soltanto mentre le si sta pensando sovrapposto il pensiero al prepensiero al parlare per davvero ecco venire qui a collezionare tentativi sbagliati tutti arrotolati stravolti tentativi direzioni di vie di fuga ben congegnate vie di fuga da tutte le parti ma da cosa si scappa poi non si sa meno male però che si corre perché la corsa fa sempre bene a qualcosa se però ci si ricorda di dormire molto ben ooltre alle otto ore ben oltre all'idea delle ore dormire molto sempre