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"Perché", dissi, "lei che vive la sua saggezza, non scrive le sue memorie, o per lo meno", continuai vedendolo sorridere, "i suoi ricordi di viaggio?"
"Perché non voglio ricordarmeli", rispose. "Se lo facessi, avrei paura di impedire al futuro di avere il suo corso e temerei di far prevalere il passato. Creo la novità di ogni ora dimenticando completamente il momento precedente. Non mi basta mai l'essere stato felice. Non credo alle cose morte e per me il non essere più è come il non essere mai stato"
Da "L'immoralista" di André Gide