lunedì 21 febbraio 2011

Libri a colori

Ormai da mesi negli uffici più alti della Casa Editrice Gigante si discute con grande progettualità per questi possibili libri colorati che s'ambisce di produrre. Il problema però starebbe nella questione politica: non si vuole in nessun modo, per motivi dirigenziali, che i libri possano essere associati a dei partiti politici o a movimenti con tendenze etiche quantomeno civili.
Qui di seguito la lista dei grandi esclusi:

Libro Rosso: no perché ci sono i comunisti.
Libro Nero: no perché ci sono i fascisti o comunque fanno poi la lista nera e ci vengono a picchiare.
Libro Verde: no perché ci sono quelli che si sono inventati la padania o ancor peggio gli ecologisti.
Libro Giallo: no perché ci sono i cinesi.
Libro Viola: no perché ci sono quelli del popolo viola.
Libro Azzurro: no perché poi ci mettono di mezzo la libertà, così, a caso.
Libro Fuxia: no perché ci sono i gay.
Libro Bianco: no perché poi chissà cosa ci scrivono sopra.

Insomma, ci hanno preso tutti i colori, rimarrebbe il marrone ma poi ricorda la cacca anche se lo chiami terra di siena naturale o bruciata, come la gioventù.
Rimarrebbe anche il Libro Blu, ma il blu ci ricorda il mare e il mare, almeno lui, vorremmo lasciarlo stare.
Difficile fare la CasaEditriceGigante oggigiorno

3 commenti:

  1. non credevo che i cinesi facessero parte di partiti politici o movimenti con tendenze etiche quantomeno civili.

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  2. Casa Editrice Gigante sembra pavida ma non lo è: pare che i cinesi si stiano organizzando per rimuovere tutte le strisce pedonali dalle nostre città. Quindi, purtroppo, no libro giallo.

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