martedì 29 novembre 2011

Simeone Direttore

Stanco dei suoi discepoli e proseliti il grande direttore editoriale delle grandi collane editoriali ha deciso: sto in ufficio ma faccio come San Simeone e levatevi di torno.
Prima di tutto gli imbiancano le pareti senza che fosse utile farlo.
Noi sub-redattori ci preoccupiamo quando vediamo arrivare questi che consegnano il pacco: una colonna di marmo impacchettata e alta non si sa quanti metri perfettamente standard.
Arrivano questi e gliela lasciano sulla scrivania come fosse un portachiavi. Poi se ne vanno.
Il direttore si affaccia dal suo ufficio e convince i migliori sub-redattori del reparto a sistemare la colonna enorme per benino in verticale a fianco della sua scrivania.
"Squadra 1! Squadra 2!", dice energicamente il direttore, e le squadre, 1! e 2!,  si costituiscono all'improvviso. All'improvviso ci sono veramente e con entusiasmo si impegnano a innalzare la colonna.
Non si può. La colonna è troppo alta, oltre il soffitto. 
Il Direttore Editoriale Gigante ricorda che al piano di sotto ci sono le celle dei correttori di bozze.
"Verticalizzeremo grazie a un traforo".
Oggi, quando con il sudore sugli occhi entriamo in ufficio del reverendissimo, possiamo trovarlo seduto gambe incrociate sulla sua colonna di marmo a pochi pochi centimetri dal suolo. Avvicinandoci possiamo vedere attraverso il buco al pavimento: là sotto ci sono, immobili sulla carta, le crape de correttori di bozze che ingoiano virgole e, come al solito, nonostante a quest'ora il direttore abbia già finito la digestione, lo sgomento ci calcifica le arterie.

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