domenica 28 febbraio 2010

Le pecore di Vaccari

Un bel pezzetto da Italian Fiction di Michele Vaccari:

"No. Ti spiego. È che prima sono stato frettoloso, e allora... magari... tu pensavi che era una cazzata..."
"Lo penso ancora."
"E fai bene! Perché io non mi sono spiegato bene. Ecco. È logico che tu creda che questa storia delle pecore sia una cazzata, Chiunque lo penserebbe. Cioè, saresti un genio se..."
"Allora? Mi stai facendo sbroccare, diocristo. Che cazzo volevi dire su 'ste stronze pecore?"
"Le pecore sono stronze. Bravo. Proprio stronze. Perché 'ste stronze sono troppo più avanti di noi. Cioè, ascolta: prima io ti avevo detto che le pecore cagano quando camminano. E fino a qui, ok. ma la grande figata sai qual è?"
Guido warrior si è fermato un attimo in una piazzola. Con le mani occupate sul volante non riesce a partirci molto bene su Antonio warrior.
"No no aspetta john! Poi se ho detto una cazzata mi gonfi come una mongolfiera. Ma adesso rispondimi: sai qual è la figata?"
Guido warrior non sbuffa neanche più, guarda Antonio a dire hai trenta secondi. Sbrigati. Poi sei morto.
"Sei pronto?"
"Antonio vaffanculo. Se non mi..."
"La figata è che sono gli unici esseri viventi che cagano mentre camminano, cioè gli unici che mentre camminano non hanno scatti nervosi non fanno sforzi. Cagano. È naturale capisci?"
"Guido rimane immobile. La sua bocca si muove per parlare, ma l'anima è congelata nella rabbia.
"Preferisci nello stomaco o sul labbro?" E se sul labbro, labbro destro o labbro sinistro? Per par condicio, se vuoi, li colpisco entrambi. In effetti è meglio. Fa pendant, non trovi?"
"Guido, la figata è che noi abbiamo fatto l'impero romano, la carta, i trapianti, la guerra in Vietnam, le troie, dio, Music Farm, l'Alitalia, le bustarelle, le pieghe in motorino, la P2, il moulinex, la scuola pubblica, Maurizia Paradiso, Cocciante, le olimpiadi sul ghiaccio, Gioca jouer, cioè cazzo abbiamo fatto praticamente tutto ma non siamo ancora riusciti a cagare camminando. Ti rendi conto? Cagare camminando! Cioè, può sembrarti una minchiata, dici non è niente rispetto alla storia dell'umanità, ma se ci rifletti lo capisci. Ti stai prendendo un inculata colossale. E sai perché? Perché non puoi accettarlo. Non ci riesci. Specie all'inizio, non ci riesci. Anch'io, che questa teoria l'ho formulata, guarda ti sembrerà strano ma anch'io ci ho messo un botto di tempo ad accettarla. E sai come ho fatto ad accettarla? Gridandolo allo specchio ogni mattina prima di andare al cesso: non ci siamo evoluti per niente. E sono diventato tutta un'altra cosa. Più serio, più convinto. Se vuoi stare bene, devi capirlo anche tu. Se no vivrai col rimorso per tutta la vita. Ti crederai sempre meglio di una pecora. E farai un'altra megaputtanata. Ricorda, Guido. È tutto consequenziale. Quando caghiamo, quando ci lasciano le donne, quando litighiamo sul lavoro, quando ci muore l'animale che è cresciuto con noi, ecco, a quel punto dimostriamo di essere inferiori alle pecore. Perchè noi abbiamo sì tutto quel che c'è dopo, ma alla base, alla base ci sta il fatto che è proprio la base che ci manca. Non abbiamo mai superato la fase primordiale. Lo capisci cazzo? Soffriamo e ci sforziamo come pazzi e quando finalmente ci liberiamo, non siamo in grado di gestire questa felicità e viviamo nell'incubo che quell'angoscia ritorni e, quando ritorna, di nuovo: non siamo in grado di capire, evolverci, andare oltre, sconfiggere i cambi dell'anima, della nostra natura, capisci?"

2 commenti:

  1. si gode!
    cara casa editrice vale la pena il libro intero?

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  2. questo è uno dei punti massimi del libro... che è un bel libro

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