martedì 18 febbraio 2025

senza conseguenze non si va da nessuna parte

 non c'è un messaggio una cosa da dire sono soltanto fantasie, registrazioni di fantasie poco accurate tra l'altro, sfilacciate soprattutto, una specie di inconveniente autoindotto che serve a provocare conseguenze, senza conseguenze non si va da nessuna parte, cominciare dalle conseguen<e, fare in modo che siano sempre di scala minore e maggiore è anche e soprattutto una questione di insiemistica e di altre cose colelgate alle cose una dietro l'altra una forma di catena inarrestabile del senso dell'errore della cosa da dire che qualcuno ha detot all''inizio ed eccoci qua che siamo ancora a parlarne come se ci fosse veramente da parlarne come se ci fosse veramente da arrivare al punto capire qual era la cosa veramente da dire è incredibile

lunedì 17 febbraio 2025

variazioni una dietro l'altr

variazioni una dietrl'altra nient'altro che variazioni, l'argomento il tema centrale l'idea di partenza è sempre la stessa e non cambia mai, talmente sempre la stessa che non la ricnosciamo più, poi applichiamo una serie di variazioni e variazioni infinitesimali quasi impercettibili variazioni sono le uniche che veramente ci interessano quelle impercettibili che devi proprio fermarti a capire se veramente ci sono e mettersi lì passare cinque minuti buoni alcune mezzore a cercare di capire se la variazione c'è stata e se l'idea principale è rimasta la stessa invariata o meno bisogna fermarsi un attimino all'interno del putiferio all'interno del grande movimento delle montagne delle onde di tutto ciò che sta sempre succedendo anche adesso sempre

venerdì 14 febbraio 2025

partire dalla parola chiave

partire dalla parola chiave, senza chiedersi troppo, senza chiedersi cosa si voleva dire, oggi pensavo a "imprescindibile" ma anche poi subito dopo è venuta "interruzione", due parole chiave sono troppe, il problema delle parole è che non vanno mai da sole ce ne vorrebeb solo una una parola chiave e girarle intorno vorticosamente ed espandere l'idea di una delle due parole chiave solo una portarsi oltre sempre tenendo come punto di riferimento l'origine il posto il luogo di partenza dov'è statto fatto il primo passo. ma senza stare troppo a ricordare, la memoria sarebbe meglio a un certo punto farne a meno, fare a meno della memoria, della musica e dalle pace nel mondo, ecco quale sarà la nuova sfida di questo periodo storico non da poco, ma non volevamo dire questo all'inizio e neanche adesso volevamo dirlo, non volevamo dire niente volevanmo solo venire qui a farlo

giovedì 13 febbraio 2025

Con Enrico Pastore al Librificio del Borgo (GENOVA)

Questa è una cosa bella di questo che non è un mestiere veramente, dai, non salviamo vite umane (e mi viene da dire che non le salvo io, forse, ma l'arte sì, ma vabbé non è questo, mai, il momento) però insomma l'essere invitati a presentare un libro ti porta a leggerlo, quel libro, e lo sto leggendo adesso, non lo finirò prima della presentazione perché ben corposo, e chissà se lo avrei letto senza il pretesto della presentazione da fare, eppure lo sto leggendo e sono felicemente estremamente contento.
Come ho scritto sul post facebook l'argomento sarebbe quello doppio delle donne nel teatro dell'Ottocento e Novecento (in particolare delle biografie di queste grandi artiste misconosciute: Sada Yacco, Cléo de Mérode, Edith Craig, Valentine de Saint-Point e Emmy Hen­nings), invece gli argomenti sono infiniti e parcellizzati scanditi di paragrafo in paragrafo con grande scrittura agevole e appassionata, e tutto sembra un pretesto per parlare di tutto e portare alla luce alcune dinamiche e le conseguenze di alcune dinamiche che hanno a che fare con il patriarcato sì, ma con il capitalismo, sì, e gli effetti sul mondo del teatro, delle arti e della scienza, e dunque della vita e della società.
Per questo, come il mio femminismo preferito, potremmo definirlo intersezionale, questo libro, ma sono giusto arrivato al primo centinaio di pagine, gli argomenti non esistono, il discorso è esteso al nostro occidentale mondo intero, complimenti Enrico, complimenti per davvero

Consiglio di andare al link di Miraggi edizioni perché si raccontano altre cose interessanti, sul libro e sulle protagoniste, con video da youtube e molti motivi per mettersi a curiosare

molti buchi prospettici per favore

 se ci si pensa è emozionante, circondato da appigli creava improvvisamente la routine saltando di liana in liana sempre mai la stessa liana sempre musica nuova ascoltava preferiva niente, il niente era costantemente anche il niente era costantemente diverso cambiava sempre il niente ed ecco che passando di lì si costruiva la sua routine appigliato aggrappato stringendo forte il circondario con la mente con le braccia avvinghiato facendo resistenza con e contro ciò che capita di contestuale lì attorno tutto raccoglie il contrario  di se stesso e se ci si pensa è emozionante
se ci si pensa è emozionante, sbagliando molto si crea il doppio e se poi si spiega la cosa il funzionamento sembra che tutto abbia senso se si crea una teoria con molti buchi prospettici si rendono infiniti i motivi per stare vicini a vedere cosa potrebbe succedere poi dopo cosa voleva dire l'autore (dove andremo a finire)

mercoledì 12 febbraio 2025

molto più che maiestatis

 facendo finta che niente accada, a testa bassa sul foglio, non ci interessano le responsabilità autoriali o l'orgoglio di niente, non abbiamo intenzione, nessuna intenzione, poi questo uso del plurale, nemmeno l'uso del prulare abbiamo, e ovviamente non è maiestatis, non è una caccia al tesoro della cosa da capire alla fine, è solo un modo per vedere cosa succede, sempre a testa bassa, sempre facendo finta che nulla accada, ogni tanto diamo l'impressione che, ma poi niente, ci giriamo dall'altra parte, quando sembrava proprio quasi quasi che invece c'era qualcosa, noi finta di niente ancora di più facciamo, e non c'era qualcosa non c'era è inutile che ci si provi non c'era niente non era plurale non era maiestatis era un uomo e tutto il mondo nello stesso momento

martedì 11 febbraio 2025

inattuale e inadatto

tra gli esempi del materiale di scarto del pensiero noi indietro nel tempo infiliamo il naso grufoliamo senso,
un qualcosa da andare a prendere nel passato del detto possibilmente invece a me viene da dire che abbiamo bisogno di qualcosa di fuori molto vicino all'inattuale e inadatto a tutto che non calza a pennello che non rispetta le forme no si incastra non va nemmeno contro è soltanto fuori dal ragionamento talmente tanto fuori da risultare inaccettabile istintivamente inaccettabile per salvaguardarsi non è fatto per stare al passo coi tempi ma i tempi di chi diceva poi que  che sarebbe meglio evitare, come sempre meglio evitare, qualcosa in cui non ci si riconosce nemmeno eppure ci si fa rappresentare da quella cosa non troppo pensata  e che non  calza proprio per niente, che 

lunedì 10 febbraio 2025

questione gravitazionale delle cose da dire

la questione gravitazionale delle cose da dire, cosa ti spinge dove, il baricentro adesso dove lo metto dove lo sistemo da dove iniziare, 
il progetto iniziale era iniziare, poi qualcosa è stato fatto ma non il progetto,
abbiamo poggiato spostato lo sguardo su così tanti aspetti del visibile che ci siamo poi dunque confusi, ci siamo dimenticati com'era stare ad occhi chiusi, l'errore è imminente pensavamo l'errore fosse imminente e non lo vedevamo arrivare ci siamo messi in punta di piedi sapendo che era in arrivo l'errore di vedetta ci siamo messi ci siamo visti sempre navigando a vista l'errore a un certo punto ci sarebbe stato ne eravamo sicuri e invece niente, ma l'errore doveva pur essere da qualch eparte, ci dicevamo e siamo riusciti a convincerci che ci stavamo già dentro, da tanto tempo vivere dentro l'errore, qualcuno dice si sta bene io dico ha ragione

venerdì 7 febbraio 2025

accorpiamoci pensavo

 gli ho scritto che sto brancolando nella luce mi son dimenticato di dirgli che mi piace, sì, a tastoni procedere mani avanti che potrei cadere da un momento all'altro senza guardare senza protezioni senza rete sotto se non un materasso dove rifugiarmi gioioso nel dormire, tra il funambolico e il molto comodo, a metà strada tra tutto e tutto il resto, ogni tanto dice qualcosa ogni tanto si impersona si mette nei suoi stessi panni come se mettersi nei propri stessi panni possa significare qualcosa o come se non ci fosse poi bisogno di lavarli questi panni cambiarli trasformarsi a un certo punto per forza, le cellule anche loro neuronali o nervose nei cervelli, perdiamo pezzi e va bene così , ci teniamo insieme con lo scotch accorpiamo le frasi i posti i corpi le idee i paesaggi.
ieri uccio mi ha detto il paesaggio è concetto borghese, come l'inconscio, (parlando di F Farinelli)

giovedì 6 febbraio 2025

il cronometro se ne va

 non sono risucito a farne a meno sono andato da alcune persone ho voluto attirare l'attenzione e così adesso sarebbe giusto mi pare ritrarsi, torniamo anche oggi sul discorso del brancolare nella luce, accecante è il guardare, attirare l'attenzione sconsigliabile ci si trasforma dunque in qualcos altro da quel che si era da quel che si è o vorrebbe compreso il progetto, il progetto se ne va scompare non rimane altro che sussistere, meglio che si può, consistere insistere esistere sussistere assistere desistere 
tra l'altro, e per davvero, c'è un cronometro da qualche parte che ho azionato e adesso non mi interessa sapere a che punto è arrivato, lui va, sta andando anche adesso, io me ne vado, rimango, sempre a metà tra un grande senso del dovere e quel che in verità vogliamo fare

mercoledì 5 febbraio 2025

sperperare pochissimo l'inesauribile

 una cosa alla volta e poi all'ultimo su tutti i fronti contemporaneamente tutto insieme all'improvviso. All'inizio una cosa alla volta poi si sovrappone, una sopra l'altra la cosa, la cosa è la stessa e si sovrappone, bisogna guardare in su, in cima all'altissimo muro, bisogna molto guardare in alto per vedere dove va a finire il muro delle cose da fare che tra l'altro si sovrappone al muro delle cose da non fare ed è anche volendo alto come un tappeto un tappetino uno scendiletto questo muro delle cose da non fare sottile muro quasi impercepibile da scavalcare a volte non ce ne si accorge neanche ma tutto appunto all'ultimo momento - il momento è lo stesso ed è il momento come al solito in cui tutto succede, non esiste momento in cui non succede tutto mi dispiace dirlo così non vorrei insegnare niente ma a volte siamo di fronte a quest'idea di sperperare le cose e ci chiediamo inesauribile dove e ci diciamo sperperiamo l'inesauribile (ma poco, ecco il titolo, sperperare pochissimo)

martedì 4 febbraio 2025

devastazione e sacccheggio come minimo

ma non nel senso vero normativo, devastazione e sacheggio inteso come ruolo come posizionamento come posto dove andare a creare la sovversione delle cose da dire e la legge il fatto che la legge deve essere sempre cambiata la legge non vale mai perché è fatta da parole il linguaggio non sta mai fermo dobbiamo inseguire il linguaggio prenderlo a sprangate lanciare molotov tutte addosso alle parole, bruciare le parole, e i fumogeni e confondere le cose i confini non si capisce più niente e capire che non si capivano nemmeno già più prima le parole guardarle mentre si piegano, fargli cambiare senso, bruciare i significati, ragionare sul significato di ogni significato, cos'hanno in comune i significati cos aci vogliono dire i significati come possiamo essere sicuri che veramente i significati siano veramente così tanto diversi dai significanti tutto cambia per una enne chi ha deciso cosa sono i significati chi ha deciso cosa sono i significanti chi a deciso chi e cosa, cosa ha deciso cosa ha chi deciso chi cosa ha deciso cosa chi deciso poi cosa per chi perché

lunedì 3 febbraio 2025

paradosso come trampolino

per non fare brutta figura è meglio rendersi molto antipatico, mi piaceva l'idea di sprezzatura, essere sprezzaanti sempre, niente va bene mai, solo le cose proprie sono minimamente accettabili pur sempre pensando che facciano schifo, un pochino meglio di tutto il resto, tutto ilr esto non ce la fa, tutto fa schifo a parte il proprio dito che si pulisce l'ombelico e poi si odora dopo il dito e dice mica male, complimenti per il dito per l'ombelico per lo schifo che fa tutto.
adesso vado a vedere cosa avevo scritto sul quaderno oggi che mi sembrava interessante
trovarsi altrove, superare il paradosso, prendere il paradosso renderlo trampolino rampa di lancio

(scriverei tantissimo sempre sempre con una certa sconsideratezza, solo ciò che è scriteriato, appena si percepisce un minimo di senso di ragionamento bisognerebbe andarsene scappare via dalla propria scrittura ma a quanto pare ogni tanto a un certo qualche punto cosa bisogna pensare veramente penso credo mi dicono ma io no)

sabato 1 febbraio 2025

allocazione locuzione etc buongiorno

 scanzonato irriverente inconcludente incoerente | scanzonato no irriverente poco incncludente nemmeno   incoerente non lo so non me lo chiedo pensavo più che altro oggi alla questione del "mettere a posto" e alla questione del mettere a posto le parole e pensavo allora al fatto cheh in qualche modo sia tutta una questione di logistica, logistica delle parole e allora pensavo all'allocazione, la allocazione delle parole potremmo forse addirittura dire allocazione della locuzione e poi andare a dormire a tutte le ore anche adesso con tutto il giorno intorno che ci porterebbe altrove ma no stiamo qui va bene qui grazie

venerdì 31 gennaio 2025

LA CLAQUE POETRY SLAM 2025 febbraio 7 GENOVA POTENTISSIMI

Uno spettacolo a cui non si può assistere, ma solo prendere parte...
Torna #lapiccolarivoluzione, torna il LaClaque Poetry Slam!
In ogni serata 6 potentissimə poetə/performer si sfidano sul palco de LaClaque.
Solo due accederanno alla finale del 9 maggio.



Le regole son sempre quelle:
➀ testi propri
➁ solo tre minuti
➂ no basi musicali, né costumi e/o oggetti di scena
☛ Chi vince lo decide il pubblico! ☚
A condurre tutto, con disordine, gli MC di Genova Slam: Filippo Balestra & Andrea Fabiani

In questo round saliranno sul palco:
✮ Paolo Agrati
✮ Lorenzo Mura
✮ Bruna Pedemonte
✮ Alessandro Ramaglia
✮ Amanta Strata
✮ Mirko Vercelli

Studio notarile: Silvia & Stella
DJ: Simone Gridà Cucco
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Le serate del LaClaque Poetry Slam faranno parte del campionato nazionale 2024/25 della LIPS - Lega Italiana Poetry Slam


IL CALENDARIO COMPLETO
ROUND 1 - 7 Febbraio
ROUND 2 - 1 Marzo
ROUND 3 - 11 Aprile
FINALE - 9 Maggio
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Ingresso: 12 euro.
BIGLIETTI QUI