mercoledì 17 aprile 2024

tutto cambia cambia tutto

c'era quel periodo in cui mi costringevo a pensare che sarei riuscito a pensare che sarei riuscito a pensare una cosa intelligente al giorno, una cosa intelligente al giorno se tutta l'umanità ci si applicasse potrebbe cambiare il volto dell'umanità, poi ovviamente ci sarebbe da pensare a "intelligente", in che senso, dice uno, intelligente in che senso, chissà cosa vuol dire, comunque mi sono trovato oggi a vedere la priavera, che era veramente arrivata, bisogna fare caso alle stagioni, e m'è venuta in mente l'espressione "tutto cambia" e m'è venuto in mente di rovesciare quelle parole, l'ordine delle parole "tutto cambia", viene fuori "cambia tutto" e in effetti mi sembra che cambiando l'ordine degli addendi cambi poi veramente tutto, che è quel che dice questa stessa frasetta rovesciandosi e passando dall'essere una constatazione all'essere un'esortazione.
E allora lasciamo che tutto ci cambi mentre cambiamo tutto, non so se era questo il punto, l'importante è che a un certo punto uno poi vada a dormire pensando di aver pensato qualcosa, un qualcosina, diciamo, buonanotte
(poi l'altro giorno con Fabiani parlavamo di Nuovo Ordine Alfabetico, pazzesco se ci penso)

domenica 14 aprile 2024

questa la leggo ad alta voce un giorno

 mi son detto che potrei un giorno cominciare a leggerle ad alta voce queste estemporanee, davanti a un pubblico ridotto, come al solito, con quell'intimità che si crea poi a un certo punto davanti a questo pubblico ridotto e gli direi innanzitutto che non era pensata questa per essere letta ad alta voce davanti a un pubblico anche se ridotto, questa era estemporanea veramente, dirò, ovviamente, estemporanea, quasi non pensata, pensata mentre si stava facendo altro, tra un pensiero e l'altra l'ho scritta ma non l'ho pensata, praticamente lo giuro, non l'ho pensata veramente, estemporanea davanti a questo folto pubblico di persone che finalmente riconosceranno l'importanza di questa spontaneità estemporanea dell'opera d'arte che fuoriesce senza pudore ne moralità alcuna è proprio scevra, un'opera d'arte scevra - poi sono andato a vedere in che senso scevra, sul dizionario, sono andato a vedere cosa volesse dire scevra, e dice esente, e mi veniva da andare a vedere in che senso esente, e mi son detto mi fermo qui 

il pubblico dell'altro giorno al Minimo, Buridda

mercoledì 10 aprile 2024

CONFERENZA SULLA CONFERENZA A ROMA, SPAZIO OFF DI TIC, TRASTEVERE, SAN COSIMATO PIAZZA

12 aprile alle ore 20,
Non aggiungo altro, per ora, ma poi dopo aggiungo, ah se aggiungo, aggiungo sempre, poi, dopo, di solito, e sono sicuro che anche questa volta, dopo, aggiungo, ah se aggiungo, poi, dopo, aggiungo, aggiungo eccome, dopo

lunedì 8 aprile 2024

una nuova immodestia per favore ti prego ma poco

buttarsi giù da queste scale a chiocciola che non sono spigolose ma possono fare male anche rotondamente, sicuramente,
il senso delle cose da dire al mondo l'altro giorno è un senso perduto, non so più cosa volevo dire, e il dire e il non dire coesistono soprattutto nel momento in cui si dice, però volevo parlare anche di immodestia, del saperla coltivare questa immodestia, non è questo il caso di continuare il post di questo blog che stava andando così bene finché poi è arrivata l'immodestia, non è questo il caso, piuttosto vediamo un pochino di tornare dove eravamo prima, che era un posto interessante di cui non ricordo più niente, la lotta è ogni giorno più faticosa, le energie del focalizzarsi si riducono a niente, tutto è polverizzato, stiamo cominciando a pensare di aver capito qualcosa, ogni gionro di più stiamo cominciando a pensare di accontentarci e fermarci lì di fronte alla cosa capita, di essere quasi quasi sicuri sicuri, ma sicuri di cosa? 

venerdì 5 aprile 2024

sempre tra parentesi (una grande coincidenza)

 sempre tra parentesi, dicevo, tra una parentesi e l'altra, di frangente in frangente sempre tra parentesi, e non è questione di quadra tonda graffa, o graffa quadra tonda, o, no, è semplicemente una questione di vivere tra parentesi, sempre tra una parentesi e l'altra e non si capisce dove finisce una parentesi e dove finisce l'altra parentesi e anche dove iniziano non si capisce, soprattutto dove iniziano non si capisce le parentesi e si parla quindi dunque sempre anche tanto della grande coincidenza, una grandissima coincidenza che ci fa incontrare, tra una parentesi e l'altra, e ce ne andiamo in giro portandoci ognuno la sua, ogni tanto una parentesi combacia con quella di un'altra persona lì vicina, e diciamo che è una coincidenza, e ci vienne da sospettare che sia una grande coincidenza, e non ci accorgiamo invec eche è una grandissima coincidenza sovrastante una coincidenza costante attenzione non fatta da tante coincidenze ma da una sola che però è molto molto grande

martedì 2 aprile 2024

MINIMO (nuovamente) Buridda - Genova

 C'è stato un periodo che al vecchio Buridda si faceva il Minimo e poi c'è stato un periodo che al nuovo Buridda si faceva il Minimo e il Minimo era uno spettacolo di arti varie, soprattutto circensi, ma con le circensi spalancanti arti poteva succedere di tutto compresa il manifestarsi di un poeta - diventato poi dopo Il poeta del minimo - che diceva alcune delle sue poesie come fosse veramente poeta, e al poeta piaceva moltissimo leggere le sue poesie, che erano poi poesie normali, ed era anche molto bello insomma sentire la grande sovrareazione del pubblico, una grande risposta fatta di respiro silenzio attesa risata e in questo caso era un respiro fatto da centinaia di persone, che al minimo ci si va sempre in tantissss
Anche questo 6 aprile andrò a leggere alcune delle mie cose, sempre le stesse, sempre diverse, sempre con più paura di prima, sempre che di più non vedo l'ora

C'era una volta tanto tempo fa uno spettacolo di arti varie che si chiamava MINIMO. Si svolgeva dentro un grande laboratorio sociale occupato e autogestito. C'erano musica, fuoco, teatro, magia, circo, danza e stile. Tutto era fatto il meglio possibile con il minimo indispensabile, non mancava proprio niente. Era davvero uno spettacolo da favola.

giovedì 28 marzo 2024

una cosa che riguarda una cosa che riguarda l'inesorabile

 non so in che occasione, per fortuna, non m'interessa la memoria a tal punto da volermi ricordare in che occasione, l'altro giorno, un'occasione che non ricordo quale, ma insomma l'altro giorno in una qualche occasione m'è venuta fuori la parola "inesorabile" e sis ente il fuoco che avanza da questa parola viene fuori tutto ciò che non può fare altro che fuoriuscire o anche entrare dentro come una lama anch'essa inesorabile e non ricordo adesso in che occasione m'è scappata questa parola, relativa a cosa, in che momento l'ho detta, ma sonon sicuro adesso che è soprattutto all'inesorabile che dovremmo pensare più spesso, viverci dentro, svegliarsi e l'inesorabile è già lì, appena poco fuori al respiro del nostro naso, e lo salutiamo, grazie inesorabile, prego, prima tu

sabato 23 marzo 2024

RADIO AUT, Pavia, EDITORIA FEROCE



💥 FIERA DEL LIBRO ED EDITORIA INDIPENDENTE
Sab 23.03 - H.15:00-23:00
Dom 24.03 - H.12:00-20:00
📌 Ecco il programma della due giorni:

| Sabato |

• 15:30 Inaugurazione della mostra "Preporno: erotismo queer tra fine XIX secolo e il 1969" con @wom_edizioni

• 17:00 Laboratorio di Graphic Journalism con @beccogiallo [max 10 persone: prenotazioni su WhatsApp al 0382 172 7973]

• 18:30 Laboratorio a partire dal libro "Tecnologie conviviali" di Carlo Milani, edito da @eleuthera_libriliberi

• 20:00 Presentazione di "La Boheme", uno studio sulla figura umana e la sua iconografia, edito da @cavie_project

• 21:30 Presentazione del libro "Ucraina" di @nonmipiaci, edito da @meltemieditore

| Domenica |

• 13:00 PRANZO POPOLARE

• 15:00 Presentazione e lettura ad alta voce per bambinə, con @spaziogiocopv, del libro "Una damigella NON in pericolo!" di Bethan Stevens, tradotto da Laura Fontanella ed edito da @settenove_ed

• 16:30 Presentazione del progetto @cronacheribelli

• 18:00 Poetry Slam

📚 Case editrici:

@beccogiallo
@blonkeditore
@erisedizioni
@eleuthera_libriliberi
@wom_edizioni
• Stella*nera
@quaderni_di_paola
@cronacheribelli
@zeroincondotta_edizioni
@cavie_project
@inchiostro.unipv
@birdmen.magazine

🎨 Illustratorə:

@wagyu_kun
@_sereno.variabile

La Claque Poetry Slam 3°rounds

Luca Bernardini
Camilla Cenni
Giampaolo Marcolin
Bruna Pedemonte
Marco Serra
Tommaso Virga

DUE LOCANDINE DEL READUEING

 Cosa ci siamo permessi di fare, con Miladinovic, tutto dato per scontato, anche l'implausibile
sono rimasti dei segni per terra,
qui metto solo le terrificanti locandine da me disegnate

giovedì 14 marzo 2024

La realtà, Christophe Tarkos da Anacronismo, Tic Edizioni, trad. Michele Zaffarano

 La realtà non inventa niente, sono io che invento tutto, sono io che mi devo inventare tutto, lei non sa fare niente, sono io che devo fare tutto per lei, lei è moscia, faccio tutto io, mi devo far carico io di lei, di quello che sa fare, lei non fa niente, non sa fare niente, si lascia andare, sono obbligato io a farla riemergere, a riprenderla, a riempirla, a rimetterla in piedi, a inventare, a scoprire le sue leggi, a creare le sue leggi di sana pianta, lei non è nemmeno capace di mettere la sua firma sulla più insignificante delle sue leggi, non è capace di crearsi da sola il più insignificante aspetto, il più insignificante rilievo, il minimo suono, sono obbligato io di articolarla tutta, lei è completamente inarticolata, moscia, invertebrata, scivolosa, stupida, non ha inventiva, sono obbligato io a fare collegamenti, lei non collega, rimane ebete, e moscia, e stupida, mette il segno, ma non sa mettere il segno, sono obbligato io a mettere il segno su tutto, lei non produce niente, scivola, non si mette a parlare, non sa parlare di niente, mi metto io a parlare di tutto, mi metto io a ripetere, a formare, a costruire, a dire, a modulare, a farla piegare, lei non si piega, non inventa, non ha inventiva, non è estranea, non sa cosa sia l'estraneità, tocca dirle tutto, mi metto io a dirle tutto, io a fare tutto, a farla riemergere, a riempirla, a ripeterla, la realtà non sa da che parte andare.

lunedì 11 marzo 2024

READUEING Balestra/Miladinovic (19/03 Lugano, 20/03 Milano, 21/03 Genova)

Sono felicissimo di fare insieme a Marko Miladinovic (che ha appena pubblicato, dopo lunga gestazione, il suo Libro Massimo di Poesia per Agenzia X)
sono felicissimo di fare un piccolo tour de READUEING,
il READUEING (parola che forse sappiamo come si pronuncia forse non sappiamo come si pronuncia e nemmeno cosa voglia dire, tra l'altro, sappiamo, anche se due o tre idee ce le avremmo pure, tra il ridurre e il rifare, dicevo, dicevamo, il READUEING, chiusa parentesi,) è qualcosa di non soltanto estemporaneo, nato al Circolo Gagarin di Busto Arsizio, voluto e rievoluto dalla BUG di Genova, grazie ad Alberto Nocerino, lo riproporremo un po' rielaborato e abbastanza consolidato in questi tre giorni futuri scritti su nel titolo del post ma anche qui 

- 19 marzo Spazio L'ove, Lugano
- 20 marzo Corte dei Miracoli, Milano
- 21 marzo Spazio Lomellini, Genova, feat Tommaso Rolando

Perché vengo qui a scriverlo? Per portarci avanti con i tempi, e mettere questa locandina senza data e senza luoghi, che è anche in parte una nostra potenziale e inesauribile scaletta, in parte è una locandina, volendo, in parte probabilmente ne dovremo fare un'altra, ma non è detto, a me questa piace molto, con foto fatta mentre pensavamo ad altro, sui gradini de San Lorenzo, qui a Genova, ciao

giovedì 7 marzo 2024

Al TIQU di ieri (e l'appartenenza e l'inappartenenza)

Mi veniva da fare un grande discorso sull'appartenenza, sul sentirsi di Genova, e in particolare della Maddalena, ma anche sul sentirmi di Camogli, e in particolare della Pissorella, e di come sembri incredibile il fatto che spesso ci si possa proiettare altrove, ad esempio nelle parole, parole senza segno ma giusto un filino di senso di cosa che viene fuori da dire, e mi piace anche così, senza bandiere, nella più totale inappartenenza in uno spazio bianco non semantico.
Esagero, volevo soltanto mettere le foto dell'altro giorno e dire di come a un certo punto mi sono sentito veramente DI un posto,
Grazie all'associazione AMA, della Maddalena, e al Teatro TIQU, sempre per questa doppia presentazione che con Carlo Martello (FF), è diventata anche tripla e quadrupla ben oltre al Diario Involontario e al Troppo, s'è parlato anche di tutto e di tutt'altro, giustamente, pure, metto le foto fatte da Luisa Stagi, per non perderle, 


mercoledì 6 marzo 2024

Gli appunti di oggi per stasera (minimi e non condivisibili)

Un'operazione evoluzione che deriva sempre dal concetto di 
CONVERSAZIONE COME SPORT ESTREMO
per poi dunque spostarsi muoversi verso una nuova direzione e cioè
LO SPORT ESTREMO DEL PENSIERO, praticarlo
quindi vivere sui bordi, sui limiti esterni estremi del pensiero
(CONOSCO I MIEI LIMITI MA NON SO COSA C'è DENTRO)

PRATICARE IL FUORIPISTA DEL PENSIERO CERCARE IL FUORIPISTA
quindi DISCESA LIBERA
quindi CADUTA LIBERA
quindi SFRACELLARSI e RICOMPORSI
SFRACELLARSI e RICOMPORSI
si diventa altro rimanendo // SEMPRE DIVERSI
TENERE A SE STESSI SENZA ATTENERSI
COERENTI, Sì, MA DOPO

VERTICALITà
(estenuarsi, perdere le forze, scrivere con le vertigini mentre si sta per svenire)
buttare via tutto
buttarsi a capofitto in quel che non si sa che si sta per scrivere/dire
MA
ORIZZONTALITà, 
(per lo spazio del pensiero che si indaga)(pensiero unidirezionale ma che proviene e va tutte le parti)

lunedì 4 marzo 2024

DOPPIA PRESENTAZIONE AL TEATRO TiQu della Maddalena qui in Genova

✦ Mercoledì 6 marzo, Ore 19.30

Doppia presentazione dei libri
DIARIO INVOLONTARIO + TROPPO
Per l’occasione l’autore sarà presente in dialogo con Carlo Martello della rivista letteraria Malgrado le mosche
✦ Evento gratuito
A cura di Associazione AMA – Abitanti della Maddalena in collaborazione con TIQU Teatro Internazionale di Quartiere e Sarabanda Circumnavigando
👉 TUTTE LE INFO > https://shorturl.at/agELO