se ci si pensa è emozionante, circondato da appigli creava improvvisamente la routine saltando di liana in liana sempre mai la stessa liana sempre musica nuova ascoltava preferiva niente, il niente era costantemente anche il niente era costantemente diverso cambiava sempre il niente ed ecco che passando di lì si costruiva la sua routine appigliato aggrappato stringendo forte il circondario con la mente con le braccia avvinghiato facendo resistenza con e contro ciò che capita di contestuale lì attorno tutto raccoglie il contrario di se stesso e se ci si pensa è emozionante
se ci si pensa è emozionante, sbagliando molto si crea il doppio e se poi si spiega la cosa il funzionamento sembra che tutto abbia senso se si crea una teoria con molti buchi prospettici si rendono infiniti i motivi per stare vicini a vedere cosa potrebbe succedere poi dopo cosa voleva dire l'autore (dove andremo a finire)
giovedì 13 febbraio 2025
molti buchi prospettici per favore
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