mercoledì 29 gennaio 2014

Daniil Charms + Teun Hocks

Cari Tamara Aleksandrovna,
Leonid Savel’evič, Jakov Semënovič e Valentina Efimovna.
Saluti da parte mia a Leonid Savel’evič, Valentina Efimovna e Jakov Semënovič.
Come va, Tamara Aleksandrovna, Valentina Efimovna, Leonid Savel’evič e Jakov Semënovič? Che fa di bello Valentina Efimovna? Non manchi, Tamara Aleksandrovna, di scrivermi come stanno Jakov Semënovič e Leonid Savel’evič.
Sento molto la Sua mancanza, Tamara Aleksandrovna, e anche di Valentina Efimovna, e di Leonid Savel’evič e di Jakov Semënovič. Leonid Savel’evič è ancora in villeggiatura o è già tornato? Se è tornato gli faccia i miei saluti. E anche a Valentina Efimovna, a Jakov Semënovič e a Tamara Aleksandrovna.
Vi ricordo sempre tutti così bene che a volte dubito di riuscire a dimenticarvi.
Valentina Efimovna mi sta davanti agli occhi come in carne e ossa, e anche Leonid Savel’evič come in carne e ossa. Jakov Semënovič è per me come un fratello e una sorella, e anche Lei è per me come una sorella, o al massimo una cugina. Leonid Savel’evič per me è come un cognato, e anche Valentina Efimovna è come se mi fosse parente.
Mi ricordo di Voi in ogni momento, ora dell’uno, ora dell’altro, e sempre in modo così vivo e nitido da far paura. Però non sogno mai nessuno di Voi, e me ne stupisco proprio. Perché se sognassi Leonid Savel’evič sarebbe una cosa, se invece sognassi Jakov Semënovič sarebbe già una cosa diversa. Non si può non convenirne. E anche se sognassi lei sarebbe diverso che se in sogno vi facessero vedere Valentina Efimovna. Ah, cos’è successo giorni fa! Figuratevi che dovevo andare non so dove e avevo preso in mano il cappello per mettermelo, e a un tratto vedo che il cappello non si capisce se è il mio o no, sembra proprio che non sia il mio. Perbacco, penso, che storia è mai questa? È mio o non è mio il cappello? E intanto provo a mettermelo lo stesso in testa. Mi metto il cappello e mi guardo allo specchio, mi sembra che il cappello sia il mio. Però penso: e se poi non è mio? Benché d’altra parte possa anche essere il mio. Be’, risultò che il cappello era davvero il mio. E, dal canto suo Vvedenskij, nuotando nel fiume, è andato a finire in una rete da pescatori e si è rattristato a tal punto che non appena è riuscito a liberarsi è andato subito a casa e si è messo a gracchiare. Mi scriva anche Lei di Voi tutti. Come sta Leonid Savel’evič, è in villeggiatura o è già tornato?
Daniil Charms
Kursk,
1° agosto 1932 
Teun Hocks

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