venerdì 2 ottobre 2009

Pezzi di Nacci (Jacopo)



La foto della copertina (illustrata da Alessandro Baronciani) è piccola ma ce n'è una gigante come la nostra casa editrice qua (in realtà c'è quasi tutto il libro).

Jacopo Nacci
Ho una copia di "Tutti Carini" edito da Donzelli. L'ho comprato da poco a Ultra, il nuovissimissimo festival della letteratura di Firenze. Sono molto contento perchè è una prima edizione e credo che abbia pure preso dell'umidità in qualcuno di quei magazzini dell'oblio dove gli scaffali hanno i nomi come le vie delle città. Inoltre è un bel libro veramente, a parte l'umidità.

Nacci si fa prendere da diversi stili quindi è difficile scegliere un brano che possa dirsi rappresentativo. Qui uno bello, tra i tanti altri che avrei potuto proporre:

"Quelli che ce la fanno, siamo. Si urla qua, la sera, tra noi, da una Parete all'altra del ghetto; per chiamarci e risponderci, per sentire se ci siamo, noi che ne stiamo fuori e non apponiamo crocette. Si urla tra noi per darci coraggio, latrando come cagnacci privi di catena da una Parete all'altra del ghetto, ci si scambia messaggi in codice e poesie d'amore e peana guerrieri. La popolazione ignara a letto, dopo giornate di lavoro, e fantasmi ognuno i suoi, e mai due terzi del giorno per sé come noi, sente gli ululati, ogni notte, diffida di un linguaggio che non sa cogliere. Un buon oratore non parla mai per tutti. La casta degli oziosi recita incomprensibili sermoni. Ma poi il silenzio torna, improvviso: noi smettiamo di gracidare. Magari aspettando un'altra notte."

Bello vero?

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