giovedì 2 giugno 2011

In ascensore

Casa Editrice Gigante si è dovuta spostare in ascensore. Andatelo a chiedere al direttore, perché?, lui ti dice che non ne può più di sentirsi continuamente accusato di inamovibilità dalla sua posizione di potere. Andate a chiederglielo, lui ti dice che da oggi si fa carriera, in ascensore, si può salire di livello molto rapidamente e scendere di livello molto rapidamente. Abbiamo quindi portato tutti i nostri computer piccolini in ascensore, le sedie e le scrivanie le lasciamo fuori, poi quando arriviamo al piano c'è il direttore, fuori pure lui, come le sedie e le scrivanie, che dice, allora? come vanno le cose? c'è sana competizione fra di voi? e la nuova segretaria? avete visto che Bomba Sexy? tenetemi la porta aperta. Il ghost writer si mette lì e col dito sul tasto tiene la porta aperta. Il direttore entra un attimo, ci stringiamo per far spazio, siamo in 11 dentro, come una squadra di calcio, però in un ascensore piccolo. Ci dice, mi raccomando, non m'interessa la letteratura, voglio un romanzo che descriva per benino le strade di almeno una città; se sono due città, una dev'essere città Europea, non Parigi però, meglio Stoccolma. Poi preme un tasto a caso e prima che chiudano le porte ritorna al piano con la segretaria Bomba Sexy, l'ascensore parte e sentiamo lui che dice, hai sentito che odore là dentro? sono 11, come una squadra di calcio.

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