tutto ci parla completamente, molto indaffarato è chi conta il tempo tutto ci parla il libro è ovunque continuiamo a leggere il testo ci circonda anche a occhi chiusi ci viene incontro ci dice delle cose noi decidiamo cosa tenere cosa non tenere molto indaffarati applichiamo ragionamenti al ragionamento in corso infiliamo come infiltrazione il nostro pensiero al pensiero generale concentratissimi e anche contemplanti siamo concentratissimi e sbadati contemplanti in introspezione costante faticosissima introspezione al tramonto al sole l'introspezione si fa estenuante unintrospezione che ti viene da dire basta introspezione che avevo delle cose da pensare avevo delle cose che venivano in mente questa mente non fa altro che andarsene altrove e tutto regge se ci si fa caso, se si fa caso al tutto tutto regge
venerdì 28 febbraio 2025
LA CLAQUE POETRY SLAM 1 MARZO GENOVA
Seconda serata de #lapiccolarivoluzione, seconda serata de LaClaque Poetry Slam!
Anche questa volta 6 potentissimə poetə/performer si sfidano sul palco de LaClaque.
Solo due accederanno alla finale del 9 maggio.
◆
Le regole son sempre quelle:
➀ testi propri
➁ solo tre minuti
➂ no basi musicali, né costumi e/o oggetti di scena
☛ Chi vince lo decide il pubblico! ☚
A condurre tutto, con disordine, gli MC di Genova Slam: Filippo Balestra & Andrea Fabiani
In questo round saliranno sul palco:
Studio notarile: Silvia & Stella
DJ: Simone Gridà Cucco
giovedì 27 febbraio 2025
spostare il tramonto il discorso (di un millimetro)
non si può ripetere, non si può in nessun modo ripetere, applichiamo delle variazioni minime millimetriche sulla cosa che non si può ripetere ed è fatta a forma di paesaggio o tramonto o discorso. possiamo spostare millimetricamente il discorso di un millimetro spostarlo anche solo per un attimo sarebbe un gran successo. è un gesto atletico che ci porta a spostare il discorso, ci vuole uno sforzo, ci vogliono dei muscoli per lasciare il segno sul discorso apena spostato delle unghie ci voglio dei piccoli graffi possiamo lasciare sulla parola che riusciamo ada afferrare al volo e spostare anche solo di pochino vedere cosa può succedere se catturiamo se prendiamo se veramente ci facciamo coragggio anche al di là della cosa che sis tava pensando di dire ci vuole coraggio ci vuole un senso di cose assurdo l'assurdità serve a salvare tutto
mercoledì 26 febbraio 2025
involontaria è l'azione
prendere tutti i modelli di riferimenti farli collimare schiacciarli tra loro mescolarli espanderli infrangerli cercare di sovrapporre sbagliando tutto cercando il lato più sbagliato dove niente coincide cercare di accostare parallelamente cercare un punto di fuga di cosa di qualcosa proiettare lontano lontanissimo proiettare i propri modelli di riferimento cercare di dimenticare i modelli di riferimento ciò che si è imparato cercare di non sapere soprattutto molto bene non sapere quel che i ssta facendo sempre involontaria è l'azione astrarre è la cosa da fare tutto in forma di pulviscolo atmosferico anche il pensiero in forma di pulviscolo atmosferico il pensiero è nell'aria e noi lo respiriamo sempre senza pensarci sempre senza sapere cosa stiamo facendo cosa sta facendo il cuore ad esempio
https://www.lyrikline.org/en/poems/empty-cage-7354
martedì 25 febbraio 2025
il discorso e la conseguneza del discorso e la conseguenza della conseguenza
Visto che il discorso è sempre giá iniziato iniziato da non si sa quanto non si sa quando é iniziato il discorso e noi ci stiamo dentro ci infiliamo nel discorso giá iniziato sempre con all'improvviso un intervento un punto di vista una tempesta un'idea di cosa da dire che andrebbe pure bene e qualcosa diciamo e da lí in po comincia la questione delle conseguenze, una dietro l'altra le conseguenza dove vanno non si capisce dove vanno le conseguenze se provi a stare dietro a una conseguenza si vede benissimo poi che queste non fanno altro che provocarne altre ma va anche bene cosí nel senso il discorso é giá iniziato e le conseguenze anche sono giá iniziate se qualcuno vuole risalga pure noi stiamo qui a guardare quella cosa del cadavere del nemico.
Il discorso é una grande sovrastante formula magica lá sopra
(oggi poi Burbank diceva all'inizio uno starnuto)
giovedì 20 febbraio 2025
soltanto tuttaltro
a chi vuole farsi capire noi diciamo fate bene, a chi non vuole farsi capire anche, diciamo noi a chi vuole forse farsi capire diciamo anche complimenti, a chi invece tuttaltro, frequentare ostinatamente e soltanto il tuttaltro, fare finta che non diciamo niente, a chi ha molte cose da dire farsi capire diciamo va bene dai ok, a chi non dice niente guardiamo apprezzando lo sforzo, a volte in generale quasi sempre di solito non guardiamo, e allora non sappiamo cosa diciamo.
Dire no alla ricchezza lessicale è la prima cosa da dire, no alla ricchezza lessicale, siaamo a favore dell'usare pochissime parole e usarle male, tutte inappropriate, tutte inappropriate le parole, tutto proprio tutto inappropriato, tutto ci viene incontro sbandando di lato, quel che abbiamo già pensato non ci interessa piú, la cosa già pensata la sorvoliamo passiamo oltre non ci interessa sorvoliamo e sorvolando pensiamo ad altro.
(ricordarsi poi delle sinestesie, dire no anche alle sinestesie, ma un'altra volta non adesso dai)
mercoledì 19 febbraio 2025
cose così così (un flusso)
nient'altro che un flusso di cose così così, molte delusioni, delusioncine, molti passaggi non necessari, niente di vero da dire, soprattutto niente di vero da dire, nessuna comunicazione utile, nessun senso funzionale alla cosa, solo una questione di parole e cose e idee di parole e cose e delusioncine relative alle parole e alle cose che non si capisce mai alla fine cosa voleva dire l'autore e chi era l'autore nemmeno quello si capiva. L'autore non c'era e non ci teneva, solo la ripetizione aveva un senso ed era un costante modo per aggirare il discorso l'argomento (aggirare il discorso l'argomento l'impero). L'argomento era l'impero schiacciante soverchiante, era forse addirittura l'infosfera era insormontabile l'argomento, riuscire a non parlare dell'argomento non rivolgersi all'argomento era l'unica vera forma di resistenza di libertà di qualcosa ma qualcosa poi in che senso scusate è vero
martedì 18 febbraio 2025
senza conseguenze non si va da nessuna parte
non c'è un messaggio una cosa da dire sono soltanto fantasie, registrazioni di fantasie poco accurate tra l'altro, sfilacciate soprattutto, una specie di inconveniente autoindotto che serve a provocare conseguenze, senza conseguenze non si va da nessuna parte, cominciare dalle conseguen<e, fare in modo che siano sempre di scala minore e maggiore è anche e soprattutto una questione di insiemistica e di altre cose colelgate alle cose una dietro l'altra una forma di catena inarrestabile del senso dell'errore della cosa da dire che qualcuno ha detot all''inizio ed eccoci qua che siamo ancora a parlarne come se ci fosse veramente da parlarne come se ci fosse veramente da arrivare al punto capire qual era la cosa veramente da dire è incredibile
lunedì 17 febbraio 2025
variazioni una dietro l'altr
variazioni una dietrl'altra nient'altro che variazioni, l'argomento il tema centrale l'idea di partenza è sempre la stessa e non cambia mai, talmente sempre la stessa che non la ricnosciamo più, poi applichiamo una serie di variazioni e variazioni infinitesimali quasi impercettibili variazioni sono le uniche che veramente ci interessano quelle impercettibili che devi proprio fermarti a capire se veramente ci sono e mettersi lì passare cinque minuti buoni alcune mezzore a cercare di capire se la variazione c'è stata e se l'idea principale è rimasta la stessa invariata o meno bisogna fermarsi un attimino all'interno del putiferio all'interno del grande movimento delle montagne delle onde di tutto ciò che sta sempre succedendo anche adesso sempre
venerdì 14 febbraio 2025
partire dalla parola chiave
giovedì 13 febbraio 2025
Con Enrico Pastore al Librificio del Borgo (GENOVA)

molti buchi prospettici per favore
se ci si pensa è emozionante, circondato da appigli creava improvvisamente la routine saltando di liana in liana sempre mai la stessa liana sempre musica nuova ascoltava preferiva niente, il niente era costantemente anche il niente era costantemente diverso cambiava sempre il niente ed ecco che passando di lì si costruiva la sua routine appigliato aggrappato stringendo forte il circondario con la mente con le braccia avvinghiato facendo resistenza con e contro ciò che capita di contestuale lì attorno tutto raccoglie il contrario di se stesso e se ci si pensa è emozionante
se ci si pensa è emozionante, sbagliando molto si crea il doppio e se poi si spiega la cosa il funzionamento sembra che tutto abbia senso se si crea una teoria con molti buchi prospettici si rendono infiniti i motivi per stare vicini a vedere cosa potrebbe succedere poi dopo cosa voleva dire l'autore (dove andremo a finire)
mercoledì 12 febbraio 2025
molto più che maiestatis
facendo finta che niente accada, a testa bassa sul foglio, non ci interessano le responsabilità autoriali o l'orgoglio di niente, non abbiamo intenzione, nessuna intenzione, poi questo uso del plurale, nemmeno l'uso del prulare abbiamo, e ovviamente non è maiestatis, non è una caccia al tesoro della cosa da capire alla fine, è solo un modo per vedere cosa succede, sempre a testa bassa, sempre facendo finta che nulla accada, ogni tanto diamo l'impressione che, ma poi niente, ci giriamo dall'altra parte, quando sembrava proprio quasi quasi che invece c'era qualcosa, noi finta di niente ancora di più facciamo, e non c'era qualcosa non c'era è inutile che ci si provi non c'era niente non era plurale non era maiestatis era un uomo e tutto il mondo nello stesso momento
martedì 11 febbraio 2025
inattuale e inadatto
tra gli esempi del materiale di scarto del pensiero noi indietro nel tempo infiliamo il naso grufoliamo senso,
un qualcosa da andare a prendere nel passato del detto possibilmente invece a me viene da dire che abbiamo bisogno di qualcosa di fuori molto vicino all'inattuale e inadatto a tutto che non calza a pennello che non rispetta le forme no si incastra non va nemmeno contro è soltanto fuori dal ragionamento talmente tanto fuori da risultare inaccettabile istintivamente inaccettabile per salvaguardarsi non è fatto per stare al passo coi tempi ma i tempi di chi diceva poi que che sarebbe meglio evitare, come sempre meglio evitare, qualcosa in cui non ci si riconosce nemmeno eppure ci si fa rappresentare da quella cosa non troppo pensata e che non calza proprio per niente, che
lunedì 10 febbraio 2025
questione gravitazionale delle cose da dire
venerdì 7 febbraio 2025
accorpiamoci pensavo
gli ho scritto che sto brancolando nella luce mi son dimenticato di dirgli che mi piace, sì, a tastoni procedere mani avanti che potrei cadere da un momento all'altro senza guardare senza protezioni senza rete sotto se non un materasso dove rifugiarmi gioioso nel dormire, tra il funambolico e il molto comodo, a metà strada tra tutto e tutto il resto, ogni tanto dice qualcosa ogni tanto si impersona si mette nei suoi stessi panni come se mettersi nei propri stessi panni possa significare qualcosa o come se non ci fosse poi bisogno di lavarli questi panni cambiarli trasformarsi a un certo punto per forza, le cellule anche loro neuronali o nervose nei cervelli, perdiamo pezzi e va bene così , ci teniamo insieme con lo scotch accorpiamo le frasi i posti i corpi le idee i paesaggi.
ieri uccio mi ha detto il paesaggio è concetto borghese, come l'inconscio, (parlando di F Farinelli)
giovedì 6 febbraio 2025
il cronometro se ne va
non sono risucito a farne a meno sono andato da alcune persone ho voluto attirare l'attenzione e così adesso sarebbe giusto mi pare ritrarsi, torniamo anche oggi sul discorso del brancolare nella luce, accecante è il guardare, attirare l'attenzione sconsigliabile ci si trasforma dunque in qualcos altro da quel che si era da quel che si è o vorrebbe compreso il progetto, il progetto se ne va scompare non rimane altro che sussistere, meglio che si può, consistere insistere esistere sussistere assistere desistere
tra l'altro, e per davvero, c'è un cronometro da qualche parte che ho azionato e adesso non mi interessa sapere a che punto è arrivato, lui va, sta andando anche adesso, io me ne vado, rimango, sempre a metà tra un grande senso del dovere e quel che in verità vogliamo fare
mercoledì 5 febbraio 2025
sperperare pochissimo l'inesauribile
una cosa alla volta e poi all'ultimo su tutti i fronti contemporaneamente tutto insieme all'improvviso. All'inizio una cosa alla volta poi si sovrappone, una sopra l'altra la cosa, la cosa è la stessa e si sovrappone, bisogna guardare in su, in cima all'altissimo muro, bisogna molto guardare in alto per vedere dove va a finire il muro delle cose da fare che tra l'altro si sovrappone al muro delle cose da non fare ed è anche volendo alto come un tappeto un tappetino uno scendiletto questo muro delle cose da non fare sottile muro quasi impercepibile da scavalcare a volte non ce ne si accorge neanche ma tutto appunto all'ultimo momento - il momento è lo stesso ed è il momento come al solito in cui tutto succede, non esiste momento in cui non succede tutto mi dispiace dirlo così non vorrei insegnare niente ma a volte siamo di fronte a quest'idea di sperperare le cose e ci chiediamo inesauribile dove e ci diciamo sperperiamo l'inesauribile (ma poco, ecco il titolo, sperperare pochissimo)
martedì 4 febbraio 2025
devastazione e sacccheggio come minimo
lunedì 3 febbraio 2025
paradosso come trampolino
per non fare brutta figura è meglio rendersi molto antipatico, mi piaceva l'idea di sprezzatura, essere sprezzaanti sempre, niente va bene mai, solo le cose proprie sono minimamente accettabili pur sempre pensando che facciano schifo, un pochino meglio di tutto il resto, tutto ilr esto non ce la fa, tutto fa schifo a parte il proprio dito che si pulisce l'ombelico e poi si odora dopo il dito e dice mica male, complimenti per il dito per l'ombelico per lo schifo che fa tutto.
adesso vado a vedere cosa avevo scritto sul quaderno oggi che mi sembrava interessante
trovarsi altrove, superare il paradosso, prendere il paradosso renderlo trampolino rampa di lancio
(scriverei tantissimo sempre sempre con una certa sconsideratezza, solo ciò che è scriteriato, appena si percepisce un minimo di senso di ragionamento bisognerebbe andarsene scappare via dalla propria scrittura ma a quanto pare ogni tanto a un certo qualche punto cosa bisogna pensare veramente penso credo mi dicono ma io no)
sabato 1 febbraio 2025
allocazione locuzione etc buongiorno
scanzonato irriverente inconcludente incoerente | scanzonato no irriverente poco incncludente nemmeno incoerente non lo so non me lo chiedo pensavo più che altro oggi alla questione del "mettere a posto" e alla questione del mettere a posto le parole e pensavo allora al fatto cheh in qualche modo sia tutta una questione di logistica, logistica delle parole e allora pensavo all'allocazione, la allocazione delle parole potremmo forse addirittura dire allocazione della locuzione e poi andare a dormire a tutte le ore anche adesso con tutto il giorno intorno che ci porterebbe altrove ma no stiamo qui va bene qui grazie