mercoledì 2 aprile 2025

leggere , è, il pensiero

 la parte più segreta è la lettura, pensavo, e pensavo alla lettura ad alta voce, che invece non è cosa segreta, mentre il leggere a mente, quello sì è segreto, il leggere la mente anche, pensavo, leggere il pensiero proprio, il proprio pensiero leggerlo, non è da tutti, molti pensano e basta, alcuni leggono il pensiero, a mente si leggono il proprio pensiero, e la scrittura è l'attivissima controparte semovente marciscente morta, questo gesto movimento d'azione scenica che va avanti si sposta sempre da qualche parte la scrittura, la scrittura si sposta e si sposta e sposta, a meno che non sia a mente, anche quella a mente sposta, la scrittura a mente è un'altra cosa ancora ma anche quella sposta, e comunque è un prendere appunti sulle cose del mondo intorno, e non ha a che fare per forza con la memoria, le pericolosissime forze della memoria, che insieme a questa cosa di leggere il pensiero sono due una cose devo dire a volte è anche interessante

lunedì 31 marzo 2025

iniziale buongiorno buonasera di base

 qui il discorso deve essere altissimo mentre là può essere bassissimo o medio basso o basso abbastanza da essere insomma considerato basso mentre qui altissimo il discorso ed estemporaneo e altissimo e fatto come se non ci fosse il caso il momento è fuori dal tempo il discorso altissimo anche in quel senso ma anche bassissimo sempre in quel senso
ed estemporaneo
sicuramente deve essere estemporaneo il discorso senza accorgerci di averle dette certe cose non sta alla nostra voce il dire le cose ciò che diciamo non ci appartiene il principio base è il principio della dissociazione: all'associazione preferiamo la dissociazione, all'appartenenza preferiamo l'inappartenenza per non parlare dell'integrarsi: è ormai da anni che all'integrarsi preferiamo il disintegrarsi.
E poi altre cose volevo dire ma adesso vado a scriverle altrove, sempre partendo dal'iniziale inevitabile buongiorno buonasera di base.

venerdì 28 marzo 2025

manifesto |e| interruzione

 ogni poesia è manifesto e adesso ne scriviamo un altro, ogni posto diventa luogo contesto specifico che già contiene ciò che si sta per dire e sarà stato detto, rimbomba da tutte le parti il suono rumore lontano di un ciao che ancora deve arrivare, di un buongiorno, di un salve prego avanti prima lei, l'esplosione è in corso, non volevo farti male, non volevo farti bene, non sapevo che volevo, ogni volta mi viene da chiedermi dov'è che stavamo andando, sempre dopo, se ti viene da chiederti è perché è dopo (quasi quasi poco prima del tardi)
un manifesto al giorno un manifesto al secondo, un manifesto di momento in momento, l'interruzione è più grande di ciò che si sta interrompendo

domenica 23 marzo 2025

discorso di un millimetro

 discorso di un millimetro, piccolissimo discorso impercepibile discorso che dici ehi, è cominciato, ed ecco che è finito, conteneva tutto, il discorso, e conteneva tutto il discorso del mondo, comprese certe storie d'amore e non amore ma soprattutto quel che non si può dire, conteneva il discorso, soprattutto quel che non si può dire perché magari lì davanti c'è qualcuno, ma anche conteneva così tanto che non si poteva capire cosa conteneva questo discorso e a chi era rivolto, a tutte le persone o a una sola? discorso rivolto a un sospiro al fianco di una stazione o cabina telefonica ancora attiva con scambio pareri e situazioni? con scambio di direzioni da prendere tu di qua io di là?

venerdì 21 marzo 2025

indessicale // lessico scientifico poetico

 lessico scientifico poetico lessico contro lessico raccolta dati mettiamoci un grafico ascisse ordinate il rinnovamento è costante c'è una teoria dietro abbastanza corposa abbastanza stabile anche l'idea del lessico indessicale cosa vuol dire indessicale, ricordarsi di non dimenticarsi dell'idea di indessicale, ricordarsi di non dimenticarsi di capire cosa vuol dire indessicale, se è vero che indessicale è ciò che ci viene in mente mentre pensiamo al qui e ora e se è vero che mentre pensiamo al qui e ora viene poi da chiedersi qui e ora sì, ma dove e quando? ci chiediamo emozionandoci portandoci in alto, ciò che ci porta in alto sono i concetti da delineare mentre li stiamo delineando

mercoledì 19 marzo 2025

tutto succede sempre insieme (nello stesso momento)

 quando succede succede sempre, e quando succede succede tutto, sempre tutto in un momento sempre, e succede eccome, eccome se succede, e a volte facciamo succedere e a volte succede e basta, e quando succede e basta si vede bene che ci siamo noi lì in mezzo, siamo in mezzo all'avvenimento, l'accadimento, siamo in mezzo a quel che sta succedendo e tutto succede sempre all'ultimo proprio sempre mentre sta succedendo, e succede sempre tutto insieme, anche questo è importante da dire, che non solo tutto succede, che non solo tutto succede sempre, ma anche, questo è importante, tutto succede sempre insieme, e anche questa è una cosa che abbiamo imparato oggi adesso proprio poco fa mentre ce ne stavamo accorgendo

martedì 18 marzo 2025

programmaticità nemmeno una volta ogni tanto

 nessuna programmaticità mi raccomando per favore, nessun senso di cosa veramente da dire, la forma di sopravvivenza si trasforma ci stupisce, ci pieghiamo alla prima intuizione che ci viene da pensare, leggiamo molti libri senza sapere quale, facciamo dei salti quantici da un posto all'altro ci chiediamo poi dopo dov'è che siamo stati, cos'hai fatto oggi, oggi ci hanno chiesto oggi cos'hai fatto oggi allora ci siam messi fermi a guardare l'orologio con il suo orario, ci siamo subito ricordati accorti resi conto che non avevamo l'orologio, da chissà quanto tempo non avevamo l'orologio, eppur lo sapevamo, nessuna programmaticità mi raccomando per favore ci mancherebbe altro programmaticità nemmeno una volta ogni tanto 

lunedì 17 marzo 2025

Descrizione dell'universo partendo da adesso

senza nemmeno la parola di partenza per cominciare il ragionamento, e il ragionamenton on si sapeva qual era , solo si doveva cominciare, per non fare soltanto finta di niente, o per fare anche finta di niente ma non soltanto finta di niente e comunque fare finta di niente in un altro modo, c'è modo e modo di far finta di niente, adesso invece mi vengono in mente gli spacciatori qua sotto, il prossimo titolo sarà Gli spacciatori qua sotto, quasi tutti sono simpatici gentili aggressivi perché hanno paura, purtroppo si fida solo dei loro piedi solo se indossa scarpe da ginnastica da corsa, ma non era questo l'argomento, l'argomento era la descrizione dell'universo, la descrizione dettagliata dell'universo, molto dettagliata descrizione dell'universo, e l'idea era di cominciare la descrizione qua sotto, adesso

sabato 15 marzo 2025

buonasera direi buonasera

 le parole arrivano da tutte le parti, nascoste dentro l'aria nascoste l'aria tra il corpo fluttuante pulviscolare ecco le parole anche loro arrivano da tutte leparti e sia ppoggiano poi sulle superfici delle cose dei pensieri dei fogli sparsi dei nostri movimenti ci troviamo brancolanti anche attenti a quel che facciamo diciamo con le parole appesi ai posti che frequentiamo dove sono dove siamo e facciamo sempre tutto e il contrrio di tutto nello stesso momento sempre  (perché tutto è il contrario di tutto) e così dobbiamo essere bravi e ascoltare mentre si parla e leggere mentre si scrive e scrivere a mente mentre si legge e prendere appunti raccogliere dati concentrarsi su ciò che non si vede ma adesso buonasera direi buonasera

venerdì 14 marzo 2025

questo io questo noi

 la parola "incombenza", nessuno sa chi l'ha inventata ma ci viene da dire che siamo circondati dalla parola "incombenza", che ci fa fare molte cose tutte attorno alla parola "incombenza". Da lì poi si arriva subito alla parola "parola", anche quella ha un'origine misteriosa, ma noi oggi girovagavamo attorno all'inarrivabile, e all'idea che l'inarrivabile sia spesso vicinissimo, proprio sempre sotto al naso l'inarrivabile, e allora pensavamo al fatto che l'inarrivabile sia di solito quella cosa che ci circonda, come l'incombenza, se è vero che abbiamo un corpo, l'incombenza ci circonda, e l'inarrivabile pure, se è vero che abbiamo un io, di solito oggi stasera mentre dormivo pensavo anche ch eil mio io non è mio e che il mio io più che un io è un noi che però non si sa di chi sia questo io questo noi forse di nessuno direi

mercoledì 12 marzo 2025

martedì 4 marzo 2025

(costante discontinuità) - spiegare il sole

 sempre studiando altro, forse nemmanco studiando, raccoglie dati sparpagliati trovati nascosti arrivati scagliati messi in faccia da tutte le parti dati informazioni raccoglie idee pensieri immagini tutte rivolte c'è sempre un motivo c'è sempre una continuità che salta e ci si porta allora nella costante discontuinità questa discontinuità costante questo saltare di luogo in luogo della mente come se tutto accadesse all'improvviso come se tuto fosse appena accaduto ed eravamo lì davanti ma distratti come se stessimo interpretando tracciando una linea tra i dati raccolti trovando un senso una spiegazione al sole che gira prendere il sole vedere il sole spiegare ilsole mi sembra un po' azzardata eccessiva come ambizione spiegare il sole direi per favore che non c'è niente da spiegare ti prego dai sole almeno tu resto fermo dove sei fai soltatno quel che fai

lunedì 3 marzo 2025

questa è una di quesste?

 il contemporaneo dove sta andando è questo ilproblema è questo il contemporaneo se ti affacci guardi fuori vedi il contemporaneo cosa gli diciamo al contemporaneo da che parte lo potremo affrontar eil contemporaneo codificare il contemporaneo da che parte si passa per poter dire che il contemporaneo è questo e invece no non è questo è quello quante forme di contemporaneo ci possono essere in un momento anche questo stesso momento quante forme id contemporaneo può conteneere forse questa è una di queste? forse questa non lo è? e il canone? canone in che senso? cosa decide chi c'è dentro e chi non c'è dentro? e, visto che il contemporaneo, lo sappiamo, è visibilmente inevitabilmente sovrapposto compresso schiacciato e strutturalmente coinquilino del mondo, compresente, da che parte mettiamo questo momento, quale ruolo ha, nel contemporaneo, l'estemporaneità

domenica 2 marzo 2025

soprattutto infinibile

 inveec di leggere un libro per finire di leggere un libro leggere sempre soltanto tantissimi libri oppure un libro unico infinibile che non finisce mai non si sancisce la fine di un bel niente l'argomento è sopra le cose il tema di cui parlare è parcellizzato sottocutaneo tema si infila particellizzato come alcune sostanze microplastiche si respira il tema la parte più grossa è non parlare del tema della fine del mondo evitare di parlare della fine del mondo mentre la fine del mondo sta accadendo mentre il conto alla rovescia è nell'aria e si sente il ticchettio la battaglia è occupare le case e il tema sovrastante occupare il dibattito spostare altrove l'impero farne uno proprio minimo da tenere in tasca la battagli a è portatile mobile movibile anche con un a seconda certo tipo di sorriso che capita o meno 

sabato 1 marzo 2025

serie di idee una dietro l'altra sempre la stessa

 Semplicemente una serie di idee una dietro l'altra, nient'altro che una serie di idee, poco da dire a proposito di queste idee se non che questa cosa della serie di idee sembrerà di averla già sentita da qualche parte ma non proprio uguale a questa lievemente diversa - ripetizione e differenza - già sentita questa cosa delle idee, che ce ne sia una molto in alto, una grande unica enorme sovrastante idea nell'aria, e una serie di ideee respirare idee, si può, dicono, ma soprattuttouna serie di idee una dietro l'altra che non capisc bene quando finisce una e quando inizua l'altra e ti dici tutto bene state indietro, ti dici, non c'è niente da vedere son soltanto delle idee non c'è niente da vedere

venerdì 28 febbraio 2025

il libroè ovunque

tutto ci parla completamente, molto indaffarato è chi conta il tempo tutto ci parla il libro è ovunque continuiamo a leggere il testo ci circonda anche a occhi chiusi ci viene incontro ci dice delle cose noi decidiamo cosa tenere cosa non tenere molto indaffarati applichiamo ragionamenti al ragionamento in corso infiliamo come infiltrazione il nostro pensiero al pensiero generale concentratissimi e anche contemplanti siamo concentratissimi e  sbadati contemplanti in introspezione costante faticosissima introspezione al tramonto al sole l'introspezione si fa estenuante unintrospezione che ti viene da dire basta introspezione che avevo delle cose da pensare avevo delle cose che venivano in mente questa mente non fa altro che andarsene altrove e tutto regge se ci si fa caso, se si fa caso al tutto tutto regge

LA CLAQUE POETRY SLAM 1 MARZO GENOVA

Uno spettacolo a cui non si può assistere, ma solo prendere parte...
Seconda serata de #lapiccolarivoluzione, seconda serata de LaClaque Poetry Slam!

Anche questa volta 6 potentissimə poetə/performer si sfidano sul palco de LaClaque.
Solo due accederanno alla finale del 9 maggio.


Le regole son sempre quelle:
➀ testi propri
➁ solo tre minuti
➂ no basi musicali, né costumi e/o oggetti di scena

☛ Chi vince lo decide il pubblico! ☚

A condurre tutto, con disordine, gli MC di Genova Slam: Filippo Balestra & Andrea Fabiani

In questo round saliranno sul palco:

✮ Andrea Bonomi
✮ Elena Di Santo
✮ Francesco Michelangelo Dondero
✮ Emanuele Ingrosso
✮ Elena Milano
✮ Gabriele Ratano

Studio notarile: Silvia & Stella
DJ: Simone Gridà Cucco

giovedì 27 febbraio 2025

spostare il tramonto il discorso (di un millimetro)

non si può ripetere, non si può in nessun modo ripetere, applichiamo delle variazioni minime millimetriche sulla cosa che non si può ripetere ed è fatta a forma di paesaggio o tramonto o discorso. possiamo spostare millimetricamente il discorso di un millimetro spostarlo anche solo per un attimo sarebbe un gran successo. è un gesto atletico che ci porta a spostare il discorso, ci vuole uno sforzo, ci vogliono dei muscoli per lasciare il segno sul discorso apena spostato delle unghie ci voglio dei piccoli graffi possiamo lasciare sulla parola che riusciamo ada afferrare al volo e spostare anche solo di pochino vedere cosa può succedere se catturiamo se prendiamo se veramente ci facciamo coragggio anche al di là della cosa che sis tava pensando di dire ci vuole coraggio ci vuole un senso di cose assurdo l'assurdità serve a salvare tutto 

mercoledì 26 febbraio 2025

involontaria è l'azione

 prendere tutti i modelli di riferimenti farli collimare schiacciarli tra loro mescolarli espanderli infrangerli cercare di sovrapporre sbagliando tutto cercando il lato più sbagliato dove niente coincide cercare di accostare parallelamente cercare un punto di fuga di cosa di qualcosa proiettare lontano lontanissimo proiettare i propri modelli di riferimento cercare di dimenticare i modelli di riferimento ciò che si è imparato cercare di non sapere soprattutto molto bene non sapere quel che i ssta facendo sempre involontaria è l'azione astrarre è la cosa da fare tutto in forma di pulviscolo atmosferico anche il pensiero in forma di pulviscolo atmosferico il pensiero è nell'aria e noi lo respiriamo sempre senza pensarci sempre senza sapere cosa stiamo facendo cosa sta facendo il cuore ad esempio


https://www.lyrikline.org/en/poems/empty-cage-7354

martedì 25 febbraio 2025

il discorso e la conseguneza del discorso e la conseguenza della conseguenza

 Visto che il discorso è sempre giá iniziato iniziato da non si sa quanto non si sa quando é iniziato il discorso e noi ci stiamo dentro ci infiliamo nel discorso giá iniziato sempre con all'improvviso un intervento un punto di vista una tempesta un'idea di cosa da dire che andrebbe pure bene e qualcosa diciamo e da lí in po comincia la questione delle conseguenze, una dietro l'altra le conseguenza dove vanno non si capisce dove vanno le conseguenze se provi a stare dietro a una conseguenza si vede benissimo poi che queste non fanno altro che provocarne altre ma va anche bene cosí nel senso il discorso é giá iniziato e le conseguenze anche sono giá iniziate se qualcuno vuole risalga pure noi stiamo qui a guardare quella cosa del cadavere del nemico.
Il discorso é una grande sovrastante formula magica lá sopra 
(oggi poi Burbank diceva all'inizio uno starnuto)

giovedì 20 febbraio 2025

soltanto tuttaltro

 a chi vuole farsi capire noi diciamo fate bene, a chi non vuole farsi capire anche, diciamo noi a chi vuole forse farsi capire diciamo anche complimenti, a chi invece tuttaltro, frequentare ostinatamente e soltanto il tuttaltro, fare finta che non diciamo niente, a chi ha molte cose da dire farsi capire diciamo va bene dai ok, a chi non dice niente guardiamo apprezzando lo sforzo, a volte in generale quasi sempre di solito non guardiamo, e allora non sappiamo cosa diciamo.
Dire no alla ricchezza lessicale è la prima cosa da dire, no alla ricchezza lessicale, siaamo a favore dell'usare pochissime parole e usarle male, tutte inappropriate, tutte inappropriate le parole, tutto proprio tutto inappropriato, tutto ci viene incontro sbandando di lato, quel che abbiamo già pensato non ci interessa piú, la cosa già pensata la sorvoliamo passiamo oltre non ci interessa sorvoliamo e sorvolando pensiamo ad altro.
(ricordarsi poi delle sinestesie, dire no anche alle sinestesie, ma un'altra volta non adesso dai)

mercoledì 19 febbraio 2025

cose così così (un flusso)

 nient'altro che un flusso di cose così così, molte delusioni, delusioncine, molti passaggi non necessari, niente di vero da dire, soprattutto niente di vero da dire, nessuna comunicazione utile, nessun senso funzionale alla cosa, solo una questione di parole e cose e idee di parole e cose e delusioncine relative alle parole e alle cose che non si capisce mai alla fine cosa voleva dire l'autore e chi era l'autore nemmeno quello si capiva. L'autore non c'era e non ci teneva, solo la ripetizione aveva un senso ed era un costante modo per aggirare il discorso l'argomento (aggirare il discorso l'argomento l'impero). L'argomento era l'impero schiacciante soverchiante, era forse addirittura l'infosfera era insormontabile l'argomento, riuscire a non parlare dell'argomento non rivolgersi all'argomento era l'unica vera forma di resistenza di libertà di qualcosa ma qualcosa poi in che senso scusate è vero

martedì 18 febbraio 2025

senza conseguenze non si va da nessuna parte

 non c'è un messaggio una cosa da dire sono soltanto fantasie, registrazioni di fantasie poco accurate tra l'altro, sfilacciate soprattutto, una specie di inconveniente autoindotto che serve a provocare conseguenze, senza conseguenze non si va da nessuna parte, cominciare dalle conseguen<e, fare in modo che siano sempre di scala minore e maggiore è anche e soprattutto una questione di insiemistica e di altre cose colelgate alle cose una dietro l'altra una forma di catena inarrestabile del senso dell'errore della cosa da dire che qualcuno ha detot all''inizio ed eccoci qua che siamo ancora a parlarne come se ci fosse veramente da parlarne come se ci fosse veramente da arrivare al punto capire qual era la cosa veramente da dire è incredibile

lunedì 17 febbraio 2025

variazioni una dietro l'altr

variazioni una dietrl'altra nient'altro che variazioni, l'argomento il tema centrale l'idea di partenza è sempre la stessa e non cambia mai, talmente sempre la stessa che non la ricnosciamo più, poi applichiamo una serie di variazioni e variazioni infinitesimali quasi impercettibili variazioni sono le uniche che veramente ci interessano quelle impercettibili che devi proprio fermarti a capire se veramente ci sono e mettersi lì passare cinque minuti buoni alcune mezzore a cercare di capire se la variazione c'è stata e se l'idea principale è rimasta la stessa invariata o meno bisogna fermarsi un attimino all'interno del putiferio all'interno del grande movimento delle montagne delle onde di tutto ciò che sta sempre succedendo anche adesso sempre

venerdì 14 febbraio 2025

partire dalla parola chiave

partire dalla parola chiave, senza chiedersi troppo, senza chiedersi cosa si voleva dire, oggi pensavo a "imprescindibile" ma anche poi subito dopo è venuta "interruzione", due parole chiave sono troppe, il problema delle parole è che non vanno mai da sole ce ne vorrebeb solo una una parola chiave e girarle intorno vorticosamente ed espandere l'idea di una delle due parole chiave solo una portarsi oltre sempre tenendo come punto di riferimento l'origine il posto il luogo di partenza dov'è statto fatto il primo passo. ma senza stare troppo a ricordare, la memoria sarebbe meglio a un certo punto farne a meno, fare a meno della memoria, della musica e dalle pace nel mondo, ecco quale sarà la nuova sfida di questo periodo storico non da poco, ma non volevamo dire questo all'inizio e neanche adesso volevamo dirlo, non volevamo dire niente volevanmo solo venire qui a farlo

giovedì 13 febbraio 2025

Con Enrico Pastore al Librificio del Borgo (GENOVA)

Questa è una cosa bella di questo che non è un mestiere veramente, dai, non salviamo vite umane (e mi viene da dire che non le salvo io, forse, ma l'arte sì, ma vabbé non è questo, mai, il momento) però insomma l'essere invitati a presentare un libro ti porta a leggerlo, quel libro, e lo sto leggendo adesso, non lo finirò prima della presentazione perché ben corposo, e chissà se lo avrei letto senza il pretesto della presentazione da fare, eppure lo sto leggendo e sono felicemente estremamente contento.
Come ho scritto sul post facebook l'argomento sarebbe quello doppio delle donne nel teatro dell'Ottocento e Novecento (in particolare delle biografie di queste grandi artiste misconosciute: Sada Yacco, Cléo de Mérode, Edith Craig, Valentine de Saint-Point e Emmy Hen­nings), invece gli argomenti sono infiniti e parcellizzati scanditi di paragrafo in paragrafo con grande scrittura agevole e appassionata, e tutto sembra un pretesto per parlare di tutto e portare alla luce alcune dinamiche e le conseguenze di alcune dinamiche che hanno a che fare con il patriarcato sì, ma con il capitalismo, sì, e gli effetti sul mondo del teatro, delle arti e della scienza, e dunque della vita e della società.
Per questo, come il mio femminismo preferito, potremmo definirlo intersezionale, questo libro, ma sono giusto arrivato al primo centinaio di pagine, gli argomenti non esistono, il discorso è esteso al nostro occidentale mondo intero, complimenti Enrico, complimenti per davvero

Consiglio di andare al link di Miraggi edizioni perché si raccontano altre cose interessanti, sul libro e sulle protagoniste, con video da youtube e molti motivi per mettersi a curiosare

molti buchi prospettici per favore

 se ci si pensa è emozionante, circondato da appigli creava improvvisamente la routine saltando di liana in liana sempre mai la stessa liana sempre musica nuova ascoltava preferiva niente, il niente era costantemente anche il niente era costantemente diverso cambiava sempre il niente ed ecco che passando di lì si costruiva la sua routine appigliato aggrappato stringendo forte il circondario con la mente con le braccia avvinghiato facendo resistenza con e contro ciò che capita di contestuale lì attorno tutto raccoglie il contrario  di se stesso e se ci si pensa è emozionante
se ci si pensa è emozionante, sbagliando molto si crea il doppio e se poi si spiega la cosa il funzionamento sembra che tutto abbia senso se si crea una teoria con molti buchi prospettici si rendono infiniti i motivi per stare vicini a vedere cosa potrebbe succedere poi dopo cosa voleva dire l'autore (dove andremo a finire)

mercoledì 12 febbraio 2025

molto più che maiestatis

 facendo finta che niente accada, a testa bassa sul foglio, non ci interessano le responsabilità autoriali o l'orgoglio di niente, non abbiamo intenzione, nessuna intenzione, poi questo uso del plurale, nemmeno l'uso del prulare abbiamo, e ovviamente non è maiestatis, non è una caccia al tesoro della cosa da capire alla fine, è solo un modo per vedere cosa succede, sempre a testa bassa, sempre facendo finta che nulla accada, ogni tanto diamo l'impressione che, ma poi niente, ci giriamo dall'altra parte, quando sembrava proprio quasi quasi che invece c'era qualcosa, noi finta di niente ancora di più facciamo, e non c'era qualcosa non c'era è inutile che ci si provi non c'era niente non era plurale non era maiestatis era un uomo e tutto il mondo nello stesso momento

martedì 11 febbraio 2025

inattuale e inadatto

tra gli esempi del materiale di scarto del pensiero noi indietro nel tempo infiliamo il naso grufoliamo senso,
un qualcosa da andare a prendere nel passato del detto possibilmente invece a me viene da dire che abbiamo bisogno di qualcosa di fuori molto vicino all'inattuale e inadatto a tutto che non calza a pennello che non rispetta le forme no si incastra non va nemmeno contro è soltanto fuori dal ragionamento talmente tanto fuori da risultare inaccettabile istintivamente inaccettabile per salvaguardarsi non è fatto per stare al passo coi tempi ma i tempi di chi diceva poi que  che sarebbe meglio evitare, come sempre meglio evitare, qualcosa in cui non ci si riconosce nemmeno eppure ci si fa rappresentare da quella cosa non troppo pensata  e che non  calza proprio per niente, che 

lunedì 10 febbraio 2025

questione gravitazionale delle cose da dire

la questione gravitazionale delle cose da dire, cosa ti spinge dove, il baricentro adesso dove lo metto dove lo sistemo da dove iniziare, 
il progetto iniziale era iniziare, poi qualcosa è stato fatto ma non il progetto,
abbiamo poggiato spostato lo sguardo su così tanti aspetti del visibile che ci siamo poi dunque confusi, ci siamo dimenticati com'era stare ad occhi chiusi, l'errore è imminente pensavamo l'errore fosse imminente e non lo vedevamo arrivare ci siamo messi in punta di piedi sapendo che era in arrivo l'errore di vedetta ci siamo messi ci siamo visti sempre navigando a vista l'errore a un certo punto ci sarebbe stato ne eravamo sicuri e invece niente, ma l'errore doveva pur essere da qualch eparte, ci dicevamo e siamo riusciti a convincerci che ci stavamo già dentro, da tanto tempo vivere dentro l'errore, qualcuno dice si sta bene io dico ha ragione

venerdì 7 febbraio 2025

accorpiamoci pensavo

 gli ho scritto che sto brancolando nella luce mi son dimenticato di dirgli che mi piace, sì, a tastoni procedere mani avanti che potrei cadere da un momento all'altro senza guardare senza protezioni senza rete sotto se non un materasso dove rifugiarmi gioioso nel dormire, tra il funambolico e il molto comodo, a metà strada tra tutto e tutto il resto, ogni tanto dice qualcosa ogni tanto si impersona si mette nei suoi stessi panni come se mettersi nei propri stessi panni possa significare qualcosa o come se non ci fosse poi bisogno di lavarli questi panni cambiarli trasformarsi a un certo punto per forza, le cellule anche loro neuronali o nervose nei cervelli, perdiamo pezzi e va bene così , ci teniamo insieme con lo scotch accorpiamo le frasi i posti i corpi le idee i paesaggi.
ieri uccio mi ha detto il paesaggio è concetto borghese, come l'inconscio, (parlando di F Farinelli)

giovedì 6 febbraio 2025

il cronometro se ne va

 non sono risucito a farne a meno sono andato da alcune persone ho voluto attirare l'attenzione e così adesso sarebbe giusto mi pare ritrarsi, torniamo anche oggi sul discorso del brancolare nella luce, accecante è il guardare, attirare l'attenzione sconsigliabile ci si trasforma dunque in qualcos altro da quel che si era da quel che si è o vorrebbe compreso il progetto, il progetto se ne va scompare non rimane altro che sussistere, meglio che si può, consistere insistere esistere sussistere assistere desistere 
tra l'altro, e per davvero, c'è un cronometro da qualche parte che ho azionato e adesso non mi interessa sapere a che punto è arrivato, lui va, sta andando anche adesso, io me ne vado, rimango, sempre a metà tra un grande senso del dovere e quel che in verità vogliamo fare

mercoledì 5 febbraio 2025

sperperare pochissimo l'inesauribile

 una cosa alla volta e poi all'ultimo su tutti i fronti contemporaneamente tutto insieme all'improvviso. All'inizio una cosa alla volta poi si sovrappone, una sopra l'altra la cosa, la cosa è la stessa e si sovrappone, bisogna guardare in su, in cima all'altissimo muro, bisogna molto guardare in alto per vedere dove va a finire il muro delle cose da fare che tra l'altro si sovrappone al muro delle cose da non fare ed è anche volendo alto come un tappeto un tappetino uno scendiletto questo muro delle cose da non fare sottile muro quasi impercepibile da scavalcare a volte non ce ne si accorge neanche ma tutto appunto all'ultimo momento - il momento è lo stesso ed è il momento come al solito in cui tutto succede, non esiste momento in cui non succede tutto mi dispiace dirlo così non vorrei insegnare niente ma a volte siamo di fronte a quest'idea di sperperare le cose e ci chiediamo inesauribile dove e ci diciamo sperperiamo l'inesauribile (ma poco, ecco il titolo, sperperare pochissimo)

martedì 4 febbraio 2025

devastazione e sacccheggio come minimo

ma non nel senso vero normativo, devastazione e sacheggio inteso come ruolo come posizionamento come posto dove andare a creare la sovversione delle cose da dire e la legge il fatto che la legge deve essere sempre cambiata la legge non vale mai perché è fatta da parole il linguaggio non sta mai fermo dobbiamo inseguire il linguaggio prenderlo a sprangate lanciare molotov tutte addosso alle parole, bruciare le parole, e i fumogeni e confondere le cose i confini non si capisce più niente e capire che non si capivano nemmeno già più prima le parole guardarle mentre si piegano, fargli cambiare senso, bruciare i significati, ragionare sul significato di ogni significato, cos'hanno in comune i significati cos aci vogliono dire i significati come possiamo essere sicuri che veramente i significati siano veramente così tanto diversi dai significanti tutto cambia per una enne chi ha deciso cosa sono i significati chi ha deciso cosa sono i significanti chi a deciso chi e cosa, cosa ha deciso cosa ha chi deciso chi cosa ha deciso cosa chi deciso poi cosa per chi perché

lunedì 3 febbraio 2025

paradosso come trampolino

per non fare brutta figura è meglio rendersi molto antipatico, mi piaceva l'idea di sprezzatura, essere sprezzaanti sempre, niente va bene mai, solo le cose proprie sono minimamente accettabili pur sempre pensando che facciano schifo, un pochino meglio di tutto il resto, tutto ilr esto non ce la fa, tutto fa schifo a parte il proprio dito che si pulisce l'ombelico e poi si odora dopo il dito e dice mica male, complimenti per il dito per l'ombelico per lo schifo che fa tutto.
adesso vado a vedere cosa avevo scritto sul quaderno oggi che mi sembrava interessante
trovarsi altrove, superare il paradosso, prendere il paradosso renderlo trampolino rampa di lancio

(scriverei tantissimo sempre sempre con una certa sconsideratezza, solo ciò che è scriteriato, appena si percepisce un minimo di senso di ragionamento bisognerebbe andarsene scappare via dalla propria scrittura ma a quanto pare ogni tanto a un certo qualche punto cosa bisogna pensare veramente penso credo mi dicono ma io no)

sabato 1 febbraio 2025

allocazione locuzione etc buongiorno

 scanzonato irriverente inconcludente incoerente | scanzonato no irriverente poco incncludente nemmeno   incoerente non lo so non me lo chiedo pensavo più che altro oggi alla questione del "mettere a posto" e alla questione del mettere a posto le parole e pensavo allora al fatto cheh in qualche modo sia tutta una questione di logistica, logistica delle parole e allora pensavo all'allocazione, la allocazione delle parole potremmo forse addirittura dire allocazione della locuzione e poi andare a dormire a tutte le ore anche adesso con tutto il giorno intorno che ci porterebbe altrove ma no stiamo qui va bene qui grazie

venerdì 31 gennaio 2025

LA CLAQUE POETRY SLAM 2025 febbraio 7 GENOVA POTENTISSIMI

Uno spettacolo a cui non si può assistere, ma solo prendere parte...
Torna #lapiccolarivoluzione, torna il LaClaque Poetry Slam!
In ogni serata 6 potentissimə poetə/performer si sfidano sul palco de LaClaque.
Solo due accederanno alla finale del 9 maggio.



Le regole son sempre quelle:
➀ testi propri
➁ solo tre minuti
➂ no basi musicali, né costumi e/o oggetti di scena
☛ Chi vince lo decide il pubblico! ☚
A condurre tutto, con disordine, gli MC di Genova Slam: Filippo Balestra & Andrea Fabiani

In questo round saliranno sul palco:
✮ Paolo Agrati
✮ Lorenzo Mura
✮ Bruna Pedemonte
✮ Alessandro Ramaglia
✮ Amanta Strata
✮ Mirko Vercelli

Studio notarile: Silvia & Stella
DJ: Simone Gridà Cucco
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Le serate del LaClaque Poetry Slam faranno parte del campionato nazionale 2024/25 della LIPS - Lega Italiana Poetry Slam


IL CALENDARIO COMPLETO
ROUND 1 - 7 Febbraio
ROUND 2 - 1 Marzo
ROUND 3 - 11 Aprile
FINALE - 9 Maggio
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Ingresso: 12 euro.
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supereremo i super errori

 ieri ero contento perché sull'ascensore a un certo punto m'è venuto in mente di pensare "supererò i supereroi" poi m'è venuto da pensare che avrei dovuto espandere questo interessante allineamento di suoni adatti tra loro in una forma di ripetizione che va molto bene, e ci stavo per mettere dei però (supererò i super però) e dei peri (no questa no) e dei pareri (nemmeno questa) andava bene invece l'idea di percorrere l'idea di supereremo invece che l'idea di supererò, supereremo i supereroi, poi gli errori, supereremo i super errori, poi un'altra cosa m'è venuta in mente ma non me la ricordo, non valeva la pena di ricordarsela, la memoria non bisogna mai tenerla in allenamento altrimenti si rischia di ricordarsi e nel ricordarsi ripetersi e nel ripetersi incistirsi, come si può dire, irrigidirsi nel proprio pensiero, chissà, io sono dalla parte dello stupore, più che si può (indagare poi differenza tra stupito e stupido)

mercoledì 29 gennaio 2025

anche la coerenza a volte

 anche un po' di coerenza ogni tanto, non dico sempre, possiamo accettarla, mettere altre parole sempre oltre alle parole che già sappiamo usare, metterne di nuove una ogni tanto, vedere l'effetto che fanno, farlo con coerenza, ci vuole anche ogni tanto un po' di coerenza ci mancherebbe, non di co di no, forse non dico neanche di sì, forse non dico neanche niente, non mi azzarderei mai, la coerenza ogni tanto ci vuole ma io non mi azzarderei mai, voglio vedere cosa succede se gli faccio vedere che io tranquillamente sono anche incoerente, che uso parole nuove come fossero parole che uso da sempre, tra il chissachì e il chicchessia, a volte sento che sto andando in un posto sbagliato e dunque ci vado, mica male

martedì 28 gennaio 2025

tra "e" e "è" (l'antifrasi)

a un certo punto m'è venuto da pensare alla famosa espressione "tutto e il contrario di tutto" e m'è venuto da dire che sarebbe ancora più interessante mettersi finalmente in testa per una buona volta il fatto strabiliante per cui è vero soprattutto il contrario di quel che si dice - e che a volte il contrario è la cosa giusta da dire (l'antifrasi ma l'antifrasi non c'entra adesso) - e cioè è vero e ineluttabile che "tutto è il contrario di tutto", e questo slittamento di accento mi porta a dire che basta veramente poco per ribaltare la situazione, basterebbe, mi viene da dire, la situazione, girarla cambiare prospettiva, cambiare punto di vista guardare il proprio punto di vista (sempre lì si torna poi auncertopun)

giovedì 23 gennaio 2025

entusiasmo poco mi raccomando

 in questa arte della felicità che ci piomba addosso a volte quando non sarebbe propriamente opportuno lo stato di felicità evidente che si vede da fuori bisognerebbe invece abbassare un pochino le aspettative di chi ti vede bisognerebbe fare finta di niente, difficilissimo fare finta di niente bene, sono in tanti che fanno finta di niente ma si vede, son lì con lo sguardo da tutte le parti, e ti viene da vedere subito che stanno facendo finta di niente, com'è fatta la persona che sta facendo finta di niente? non lo so ma si nota, attira l'attenzione, si vede proprio che sta facendo finta di niente, tra uno che dorme e uno che fa finta di niente io mi accorgo subito che quello sta facendo finta di niente, mentre quello che dorme cosa vuoi che gli dica, dormire è la parte più importante del mondo, pensiamo poi al sogno

mercoledì 22 gennaio 2025

Dove eravamo rimasti // via di fuga

 Ragionando sulla via di fuga, e su come evitare di fuggire lungo la via di fuga, trovare un'altra via per un'altra direzione che non sia a forma di fuga, e inseguire qualcosa senza farsi inseguire dall'idea di essere inseguite, andare con calma da tutte le parti (un passo avanti e/è un passo da tutte le parti), ero qui che pensavo al dove eravamo rimasti, ci pensavo così tanto che stavo quasi scomparendo, scomparire è ciò che ci vuole, ogni tanto scomparire è ciò che ci vuole ma senza dirlo a nessuno, facile dirlo a tutti che si sta scomparendo, e poi mettersi lì a contare le persone che si sono accorte della nostra scomparizione, scomparire veramente non se ne deve accorgere nessuno, neanche chi sta scomparendo