Dopo l'intervista esclusiva a noi rilasciata (vivamente consigliata da Pino Insegno), e il breve commento sui corsi di scrittura creativa, ecco una teoria generale sulla Parola di W.S. Burroughs.
Il libro è questo:
prestatoci da Paolo che ha deciso di dimenticarsene e di lasciarlo alla comunità insieme a quell'altro libro di Herzog, il regista.
"La mia teoria generale fin dal 1971 è stata che la Parola è letteralmente un virus, e che non è riconosciuta come tale solo perché ha raggiunto uno stato di relativamente s
tabile simbiosi con il suo ospite umano; vale a dire, il Virus Parola (l'Altra Metà) si è imposto così saldamente come parte accettata dell'organismo umano da poter sghignazzare dietro ai virus gangster come la varicella e spedirli all'istituto Pasteur. Ma la Parola porta chiaramente l'unica caratteristica di identità del virus: è un organismo senza altra funzione interna che quella di replicare se stesso."
ti sbagli mio caro John Seymour, non me lo sono dimenticato affatto, affatto per niente.
RispondiEliminaQuindi lei non si immola? Queste sono parole tendenziose, come "architrave" o "traveggole".
RispondiEliminaRiferiremo a chi di dov'era?
sembri una specie di oculista per orate
RispondiEliminano in realtà è un oralista per occhiate ma non lo fa apposta
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