giovedì 27 maggio 2010

Quel tranquillone di Burroughs

Dopo l'intervista esclusiva a noi rilasciata (vivamente consigliata da Pino Insegno), e il breve commento sui corsi di scrittura creativa, ecco una teoria generale sulla Parola di W.S. Burroughs.

Il libro è questo:










prestatoci da Paolo che ha deciso di dimenticarsene e di lasciarlo alla comunità insieme a quell'altro libro di Herzog, il regista.



"La mia teoria generale fin dal 1971 è stata che la Parola è letteralmente un virus, e che non è riconosciuta come tale solo perché ha raggiunto uno stato di relativamente s
tabile simbiosi con il suo ospite umano; vale a dire, il Virus Parola (l'Altra Metà) si è imposto così saldamente come parte accettata dell'organismo umano da poter sghignazzare dietro ai virus gangster come la varicella e spedirli all'istituto Pasteur. Ma la Parola porta chiaramente l'unica caratteristica di identità del virus: è un organismo senza altra funzione interna che quella di replicare se stesso."

4 commenti:

  1. ti sbagli mio caro John Seymour, non me lo sono dimenticato affatto, affatto per niente.

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  2. Quindi lei non si immola? Queste sono parole tendenziose, come "architrave" o "traveggole".
    Riferiremo a chi di dov'era?

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  3. no in realtà è un oralista per occhiate ma non lo fa apposta

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