domenica 5 luglio 2020

Usare il blog come fosse diario praticamente vero #99

Sempre inciampo nel tutt'altro.
E infatti poi all'improvviso, non era previsto, mi sono messo a leggere un romanzo che più che altro, ero convinto, ero convinto avesse a che fare con il tutt'altro, ero convinto, ero convinto che non c'entrasse niente e mi ci sono buttato con il fare di chi è soltanto curioso e vuole soltanto sentire il rumore o l'odore iniziale di questo romanzo, di Satantango, di László Krasznahorkai. Satantango, di László Krasznahorkai ce l'ho a casa perché Alfonso se l'è fatto arrivare via libreria qui di Genova, la Falso Demetrio, e così mi sono trovato il romanzo a casa ma senza l'idea di leggerlo fino a quando a un certo punto ho deciso che mi pareva invece il caso, per questioni che non sto a dire, e mi sono imbattuto in questi passaggi in cui mi dicevo vedi che ho fatto bene?

"e d'improvviso su un unico ramoscello d'acacia vide passare la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno, e gli sembrò di percepire la totalità del tempo come un inganno farsesco nella sfera immobile dell'eternità, che attraversa la discontinuità del caos creando la satanica finzione di un percorso rettilineo, spacciando tramite una falsa prospettiva l'assurdo per necessità"

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